Monte Gardena Mt. 2117
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...solita indecisione su dove e quando andare….ma una cosa è certa… si iniziano le ciaspolate .. e visto che è previsto bel tempo in val di Scalve...perché non iniziare proprio da lì.....
Lo scorso anno siamo saliti al Monte Campioncino e quest’anno ci rimane la cima Gardena, che a detta delle descrizioni non dovrebbe presentare problemi… sicuramente è una meta meno gettonata, infatti non abbiamo incontrato nessuno sul nostro percorso.
Dal paese di Schilpario si prosegue sulla strada per il passo di Vivione percorribile fino ai Fondi, qui si parcheggia.
Oltrepassato il caratteristico borgo rurale si segue la strada per bosco fino al rifugio Cimone della Bagozza, tutto in piano e questo porta via un bel po’ di tempo.
Superato il rifugio si prosegue nell’ampia e soleggiata conca dei Campelli, anche qui sempre in piano.
Nella conca incontriamo un po’ di gente, ma evidentemente nessuno diretto al Gardena… magari al Passo Campelli e al Rifugio Campione....
Davanti a noi il Monte Campione e Campioncino e alla nostra destra avremo sempre in primo piano le Dolomiti Scalvine con l’elegante Cimone della Bagozza.
La neve non è tanta.....Campione Campioncino sono ben innevati.. il Gardena un po’ meno....
Alla nostra sinistra la cima di giornata…..giunti poco oltre, in prossimità di un bivio che verso destra conduce alla Malga Campelli di Sotto, andiamo a sinistra.
Da qui cominciano i nostri problemi… individuiamo un sentiero largo e battuto, un tempo utilizzato per accedere alla miniere e iniziamo a percorrerlo, poi però vediamo una traccia che risale direttamente il pendio in moderata pendenza e puntiamo ad una croce lignea ben visibile già dal basso.
Seguendo la traccia arriviamo a dover affrontare degli infidi traversi e ci accorgiamo che ci stiamo spostando troppo lontano dalla cima, anzi stiamo andando verso il passo della Glaiola.
Capiamo che se vogliamo raggiungere la cima dobbiamo tornare un po’ indietro e proseguire lungo un tracciato che dobbiamo crearci liberamente….si va dritto per dritto, ma cercando anche di creare qualche bella curva…
E detto fatto, dopo una ripida salita, dove sarebbe stato meglio avere i ramponi anziché le nostre padelle ai piedi eccoci sulla dorsale dove ritroveremo una traccia che però si è fermata senza affrontare la salita sul pendio finale, proseguiamo fino alla cima con il caratteristico monumento di un Cristo.
Il panorama oltre che sulle Dolomiti Scalvine spazia fino alla cima dell’Adamello.
Un po’ di foto in vetta e iniziamo a scendere cercando un posto riparato al sole dove mangiare.....ci aspettano un giro a Schilpario e ovviamente la Latteria Sociale Montana di Scalve a Vilminore….!!!!
Lo scorso anno siamo saliti al Monte Campioncino e quest’anno ci rimane la cima Gardena, che a detta delle descrizioni non dovrebbe presentare problemi… sicuramente è una meta meno gettonata, infatti non abbiamo incontrato nessuno sul nostro percorso.
Dal paese di Schilpario si prosegue sulla strada per il passo di Vivione percorribile fino ai Fondi, qui si parcheggia.
Oltrepassato il caratteristico borgo rurale si segue la strada per bosco fino al rifugio Cimone della Bagozza, tutto in piano e questo porta via un bel po’ di tempo.
Superato il rifugio si prosegue nell’ampia e soleggiata conca dei Campelli, anche qui sempre in piano.
Nella conca incontriamo un po’ di gente, ma evidentemente nessuno diretto al Gardena… magari al Passo Campelli e al Rifugio Campione....
Davanti a noi il Monte Campione e Campioncino e alla nostra destra avremo sempre in primo piano le Dolomiti Scalvine con l’elegante Cimone della Bagozza.
La neve non è tanta.....Campione Campioncino sono ben innevati.. il Gardena un po’ meno....
Alla nostra sinistra la cima di giornata…..giunti poco oltre, in prossimità di un bivio che verso destra conduce alla Malga Campelli di Sotto, andiamo a sinistra.
Da qui cominciano i nostri problemi… individuiamo un sentiero largo e battuto, un tempo utilizzato per accedere alla miniere e iniziamo a percorrerlo, poi però vediamo una traccia che risale direttamente il pendio in moderata pendenza e puntiamo ad una croce lignea ben visibile già dal basso.
Seguendo la traccia arriviamo a dover affrontare degli infidi traversi e ci accorgiamo che ci stiamo spostando troppo lontano dalla cima, anzi stiamo andando verso il passo della Glaiola.
Capiamo che se vogliamo raggiungere la cima dobbiamo tornare un po’ indietro e proseguire lungo un tracciato che dobbiamo crearci liberamente….si va dritto per dritto, ma cercando anche di creare qualche bella curva…
E detto fatto, dopo una ripida salita, dove sarebbe stato meglio avere i ramponi anziché le nostre padelle ai piedi eccoci sulla dorsale dove ritroveremo una traccia che però si è fermata senza affrontare la salita sul pendio finale, proseguiamo fino alla cima con il caratteristico monumento di un Cristo.
Il panorama oltre che sulle Dolomiti Scalvine spazia fino alla cima dell’Adamello.
Un po’ di foto in vetta e iniziamo a scendere cercando un posto riparato al sole dove mangiare.....ci aspettano un giro a Schilpario e ovviamente la Latteria Sociale Montana di Scalve a Vilminore….!!!!
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ralphmalph
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