Misteri e misfatti sulle pendici del Pizzo Scalino


Publiziert von Gabrio , 30. Oktober 2023 um 08:43. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:17 Oktober 2023
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Aufstieg: 1955 m
Strecke:28,800 km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Carnale. Ridotte possibilità di parcheggio.

Se vi sembra che mi stia per ripetere ebbene, non vi sforzate perchè è così!
Ogni volta che qualcosa non va, mi attacco alla vecchia diceria delle pessime
amicizie e chi, se non FrancescoR, può essere tirato in causa? Appunto: solo lui!
"Volevo proporti il Pizzo Scalino" aveva esordito in un recente messaggio W.A.
"Ci sono tre varianti di salita: la prima con partenza da Arquino facendo 2900 m di
dislivello. La seconda da Spriana, per poi entrare in Val di Togno e la terza da Carnale".
Alla prima proposta avevo risposto con un insulto (anche se virtuale), quella da Spriana vi
era annesso un "NO" neanche tanto velato, da Carnale ci si poteva pensare.
"Duemilacentometrididislivello non sono poi tanti, anche per il mio pessimo
allenamento"
mi ero detto. Con le sembianze di un "SI"  che non lo era per niente, avevo preso tempo.
Salire un tremila in questa stagione, con poche ore di luce da un lungo itinerario, non era il
massimo delle idee. Ben sapendo che il sabato non posso più tornare tardi, ci eravamo
dati appuntamento per la settimana successiva, ma per miei impegni improvvisi, la cosa era
saltata. Nel frattempo le giornate si sarebbero accorciate ancora di più....
"Potremmo andare martedì"  aveva esordito la domenica dopo "non so se riuscirò a farcela,
in questi giorni non sto molto bene, mi sento anche molto fiacco!"
Cosa volete che pensi? Uno che si permette di dire certe cose, dopo aver fatto il Gaggio e la
Cima dell'Uomo, in giornata da Monte Carasso (2800m di dislivello e svariati km di
sviluppo), non può aspettarsi credibilità, e così era stato!


Alle 7:30 di martedi ero nell'auto (al mini-posteggio di Carnale), di temperatura
all'esterno, tentando di trovare il coraggio per uscire dall'abitacolo.
"Non ci posso credere!!" mi ero infatti detto "ma era davvero il caso?"
Con il solito sospirone avevo messo il naso fuori dall'auto. Il freddo mi era entrato subito
dalle narici, che altro potevo fare se non pensare al bel calduccio, sotto le coperte insieme
alla mia girl, abbandonato per ritrovarmi qui?
In tutte le maniere avevo tentato di schivare 'sta uscita, ma niente! Tutto andato in malora!
Per qualche giorno mi ero illuso che il presunto malessere di Francesco avrebbe portato
all'annullamento della gita (come solo LUI ha il coraggio di chiamarle), ma vatti a fidare!
Sulla Pioggia, amica/nemica di tante escursioni, avevo riposto molte speranze, ma poi LEI
come vendetta postuma (per le innumerevoli volte in cui avevo osato sfidarla) era evaporata.
Alle pessime previsioni dei giorni prima, si erano sostituite le nuove che parlavano solo di bel
tempo, col brutto a slittare di un paio di giorni.
Pensavo di avere altri assi nella manica, ma me li ero giocati uno ad uno.
I Grandimaghi erano in pensione da secoli, le fate della Val d'Arbola (che non lavorano su
commissione) e che avevo conosciuto anni fa, non ne volevano sapere di abbandonare
la Svizzera nè tantomeno la loro bella valle per aiutare me. Anche Poncione (a cui avevo
chiesto di venire) si era eclissato, forse grazie al suo aiuto avremmo convinto Francesco a
cambiare mèta.
Messe le scarpe, al cospetto del terzo sospirone di giornata, stavo per cominciare la lunga
camminata quando Francesco, stranamente taciturno, era tornato nel mondo reale facendo
sentire la sua voce:
"Non mi sento troppo bene" aveva infatti detto.
"Come no!" avevo pensato.
Senza curarmi più di lui, ero partito. Il cielo era nuvoloso (alla faccia del bel tempo), quanto ci
avrebbe messo il sole per farsi vedere?
"Tanto!" avrei dovuto rispondermi, ma ancora non lo sapevo.
Incontrato un indigeno, e scambiate due parole, gli avevamo spiegato qual'era il nostro
obiettivo. L'attimo dopo, rigido e bloccato, aveva strabuzzato gli occhi guardandoci come due
alieni atterrati sui suoi piedi (scalzi). Senza neanche salutarci se ne era andato, mentre
Francesco (bocca aperta ma muta) stava per raccontargli del suo malore.
"Ho mal di Pancia!!" gli aveva comunque urlato dietro, più per frustrazione, che per un
effettivo bisogno di comunicare!
Voi dovete sapere che "il mio socio" odia non essere ascoltato, vedere un suo interlocutore
allontanarsi così, l'aveva irritato più del malessere a cui stava facendo fronte.
Richiamati a sè i cani, lo strano individuo, si era precipitosamente allontanato (avendo cura
che i quadrupedi lo seguissero, neanche potessimo contagiarli).
Muto ed immobile, avevo seguito la scena senza capirne il senso.
"Non sto bene!" aveva ripetuto Franci guardandomi, sperava forse maggior conforto da me,
evidentemente. Fatte spallucce, lo avevo ignorato proseguendo il cammino.
Avevo altro a cui pensare, la reazione avuta dall'ambiguo personaggio appena incontrato,
per esempio, mi stava preoccupando molto di più. Cosa aveva voluto farci capire? Che
eravamo dei pazzi nel voler salire da lì il Pizzo Scalino? Forse, ma ancora non ne ero certo.
"Ora dovremmo perdere circa cento metri di quota" aveva detto poco dopo "il socio" sperando
gli dessi retta. Così era stato! Con sguardo truce l'avevo squadrato di sghimbescio.
"Proprio come un assicuratore o un banchiere!" avevo pensato. Bisogna sempre guardare
le istruzioni scritte (moooolto) in piccolo, ma poi ti fregano comunque!!!
Dopo un'ora e mezza di cammino (in discesa, anche se non continua) eravamo all'imbocco
della Val di Togno. A Ca' Baldin, dove avrebbe dovuto esserci un rifugio, l'Uomo dello
Scalino era diventato quello del Malessere.
"Sta a vedere che non sta bene davvero" mi ero detto distrattamente.
In effetti capivo che non era lui. Quelle poche volte che aveva parlato, l'aveva fatto solo per
lamentarsi. Camminava lentamente con titubanza, vittima di chissà quali dolori.
Fatta una breve sosta, eravamo ripartiti (si fa per dire) ma lamentele e lentezza l'avevano
fatta da padrona. Neanche a dirlo, mi ero reso conto di quanto fosse lunga la valle. Fidandomi
di Francesco, non ero stato a guardare dove mi voleva portare, me ne stavo accorgendo ora.
Per giunta, avevo dimenticato a casa l'orologio (altimetro), non sapere nè l'ora nè la quota mi
stava mettendo a disagio.
Alla fine, mi ero dovuto arrendere all'evidenza: il socio non stava fingendo!
Francesco arrancava pochi metri alla volta (di questo passo, al Pizzo Scalino ci saremmo
arrivati in compagnia di Babbo Natale) quando gli avevo posto la domanda!
"Ma non stai bene?" avevo incautamente osato chiedergli.
Il suo sguardo fulminante (rumoroso più di un tuono) era stata la più eloquente delle risposte.
"Vabbè! Pensavo stessi scherzando!" avevo bofonchiato.
Più felice che mai, sapevo che presto saremmo tornati indietro, a tal proposito avevo mandato
un messaggio alla Lella.
"Francesco non sta bene, fra poco facciamo dietro-front!!" non stavo più nella pelle!
Erano le undici ed eravamo a circa 1900m di quota.

Passo degli Ometti 2800m (più o meno) h 13:30:

"Fra poco torniamo dove?" era la domanda che continuavo a ripetermi da un po'.....
Come era potuto succedere che uno zombie, tutto ad un tratto si fosse trasformato nel solito
FrancescoR? Al culmine del suo malore, sguardo sofferente con fiatone annesso, aveva
gettato il "pulitisssssimo" zainetto giallo. Vederlo lanciare nel vuoto un suo oggetto (di cui
ha sempre una cura maniacale), era l'indice del suo malore. Mille volte si era fermato, nel
lungo calvario odierno, altrettante era ripartito, con io che lo distanziavo subito. Com'era
possibile, dunque, che adesso eravamo qui dove mi trovo ora?
"Devo arrivare al sole!" erano state le sue ultime parole, prima di raggiungerlo veramente.
Pensavo non ne avrei sentite altre, perchè con l'arrivo dell'elicottero del Soccorso Alpino,
il silenzio sarebbe tornato a regnare sovrano in valle.
Invece, grazie al tepore dei raggi solari, la presunta congestione era sparita in un attimo.
"Ormai il Pizzo ce lo siamo giocati" aveva detto "arriviamo almeno fino al Rifugio
De Dosso
".
Ma quando, raggiuntolo e superatolo, aveva proseguito il cammino (cantando e parlando),
avevo capito che lui di tornare indietro non ne aveva proprio più voglia.
Ocsecnarf era tornato Francesco, io invece (al suo cospetto) la chiavica di sempre!
Sarà per questo, oppure la mia mancanza di allenamento (da più di un mese non facevo
che raccogliere funghi e poco dislivello), saranno state le continue soste, oppure la
convinzione mentale che l'escursione fosse finita, che aveva fatto andare in rosso me!
Trascinandomi su per il pendio, senza più sentiero e con Francesco lontano a camminare
spedito, avevo maledetto il mio "SI" a questa escursione.
Più volte ero stato sul punto di mollare per ridiscendere a valle. Ma anch'io (come i tonni)
vado sempre dritto: i pendii erbosi prima o poi trovano le creste, io avevo raggiunta la mia
ma lo sforzo supremo l'avevo pagato a duro prezzo!
Mentre il mio "ex socio" faceva l'elenco delle cime vicine e lontane, avevo visto la luce del
sole sfuocarsi e i suoni ovattarsi fastidiosamente: c'era da chiedersi in che modo sarei
tornato all'auto.
"Non come Ocsecnarf, spero!" mi ero detto.






Considerazioni finali:
così come era stato concepito (da FrancescoR), la salita al Pizzo Scalino dalla Val di
Togno
,
prevedeva il passaggio dal Passo degli Ometti, e da lì proseguire per il sentiero
segnalato di cresta, fino ad entrare nel canale che sale al Passo dello Scalino.
Ma vista la parte finale del fianco DX orografico della Val di Togno, pieno di zone sorgive
(con prati ripidi zuppi d'acqua) e ormai privo di sentiero, conviene stare nel fondovalle.
Per chi volesse raggiungere la cima (Io e Francesco
l'anno prossimo, TEMO) giunti al
Rifugio De Dosso,
conviene che segua il sentiero per il Passo Forame, e abbandonatolo
nei pressi della pietraia, la risalga fino a intersecare quello proveniente dal Passo degli
Ometti
.


 



Tourengänger: FrancescoR, Gabrio
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (10)


Kommentar hinzufügen

Gesendet am 30. Oktober 2023 um 13:56
Era meglio, Rifugio Cristina, pietraia fino al passo, e poi canalone, ed arrivi a metà crinale che sale dalla val di Togno, e sei in Vetta
sarà l'anno prossimo
Ciao

FrancescoR hat gesagt: RE:
Gesendet am 30. Oktober 2023 um 15:10
Lo scopo della passeggiata era precisamente ascendere alla vetta partendo dalla Val di Togno, percorrendo interamente la stessa.
Per chi desideri banalmente raggiungere la vetta (salita la prima volta 48 anni fa pel ghiacciajo), si consiglia senz'altro il comodo sentierello della Val Fontana, più tosto che l'immane pietraja che adduce agli Ometti da Prabello e il successivo canale "dal fondo mobile e terroso".

Gabrio hat gesagt: RE:
Gesendet am 30. Oktober 2023 um 17:25
Io sapevo che le "passeggiate" fossero quelle che si fanno
"mano nella mano" con le fanciulle nei parchi di città!!

Non è che ti sei confuso?

Alla prima occasione ti invito a farne una:
ma tranquillo, le mani me le tengo in tasca....!!!!!


Ciao!!

FrancescoR hat gesagt: RE:
Gesendet am 3. November 2023 um 00:17
Ma infatti ai tempi c'era una ragazzetta di nome Caterina (non l'eponima della famosa cresta della N-End) che definiva "passeggiata" una qualsiasi attività motoria montana: un giro al sacro Monte di Varese come la Cresta di Peuterey, la Silence come la normale al Palanzone, e così via...

Gabrio hat gesagt: RE:
Gesendet am 30. Oktober 2023 um 17:09
Proprio come ha detto Francesco, lui voleva proprio farmi DISPERARE, salendo dalla Val di Togno.
Mi ha pure illuso facendomi credere che non stesse bene,
per rifilarmi la mazzata finale!!!

L'anno prossimo ci riproverà, chissà se sarò così fesso da abboccare!
:-)))))

Ciao!

Antonio59 ! hat gesagt:
Gesendet am 30. Oktober 2023 um 14:48
Al Passo degli Ometti ci sono arrivato anch'io ma con molto meno gloria, dal rifugio Cristina :-)
Ma altri 45 m+ per fare cifra tonda ?
Ciao
Antonio

Gabrio hat gesagt: RE:
Gesendet am 30. Oktober 2023 um 17:20
Facciamo così, l'anno prossimo vieni anche tu, poi arrivati in vetta,
ti chiederò di ridiscendere insieme per quarantacinque metri...
poi risalire in cima.
Così, giusto per soffrire un altro po'!!!

Sadico!!! :-)))))


Grazie per il cattivo commento!!!
:-))))

Ciao!!

Prose hat gesagt:
Gesendet am 30. Oktober 2023 um 19:36
Finalmente un report nello stile che più ti si addice: spiritoso e simpatico! Complimenti per il romanzesco racconto e per l'ardua avventura, vissuta con tanti dubbi, che poi alla fine si è conclusa alla grande.
Un premio speciale al povero Francesco che ha sofferto senza mollare!

Gabrio hat gesagt: RE:
Gesendet am 31. Oktober 2023 um 09:20
Ma siamo davvero sicuri che "povero" sia davvero (e solo) Francesco?
Quale premio dovrebbero dare a me che gli do pure retta?

:-)))))


Grazie per i complimenti ed il commento!

Ciao!!!!

FrancescoR hat gesagt: RE:
Gesendet am 2. November 2023 um 23:54
Grazie! Ho sofferto un poco ma la passione per la montagna e la nostalgia di quei luoghi hanno infine prevalso :-)


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