Anello Rifugi Riva e Bogani passando dal Canale Zapel.
|
||||||||||||||||||
Oggi escursione solitaria, perché mio figlio con sintomi da sindrome influenzale è risultato positivo al Covid e io, pur non avendo malesseri, ho preferito limitare le frequentazioni, comprese quelle dei miei compagni di montagna.
Per l’uscita ho valutato una zona delle Grigne dove non ero mai stato, scegliendo di salire dal Canale Zapel da Primaluna per poi scendere dalla Valle dei Molini.
La mia vecchia guida delle Grigne, scritta da Giancarlo Mauri, definisce il tratto dal Rifugio Riva al Bogani come impegnativo attrezzato e lo descrive come itinerario alquanto faticoso, in un ambiente desolato, comunque meritevole di una visita; dopo averlo percorso concordo con ritenere molto faticosa la risalita del canale, ma invece l’ambiente mi è piaciuto molto, vuoi per le sue caratteristiche di variabilità di paesaggi e di flora e vuoi per l’ambiente selvaggio e solitario in cui si svolge l’itinerario.
Dividerei la salita nei seguenti tratti:
Alla fine né è risultata un’escursione veramente impegnativa, sia per la lunghezza (più di 21 km) che per il dislivello complessivo pari a 1.850 m, che ho superato in 7 ore di cammino effettivo, ma anche per l’attenzione che ho dovuto mantenere alta su gran parte del percorso.
L’ambiente delle Grigne è comunque sempre unico, regalando emozioni e panorami davvero unici; su tutto il percorso non ho trovato nessuno, ad eccezione di quando sono passato dal Rifugio Bogani dove ho visto sei persone.
Minifilmato (Relive) dell’uscita su https://www.relive.cc/view/vevYQgpV7Jv
Per l’uscita ho valutato una zona delle Grigne dove non ero mai stato, scegliendo di salire dal Canale Zapel da Primaluna per poi scendere dalla Valle dei Molini.
La mia vecchia guida delle Grigne, scritta da Giancarlo Mauri, definisce il tratto dal Rifugio Riva al Bogani come impegnativo attrezzato e lo descrive come itinerario alquanto faticoso, in un ambiente desolato, comunque meritevole di una visita; dopo averlo percorso concordo con ritenere molto faticosa la risalita del canale, ma invece l’ambiente mi è piaciuto molto, vuoi per le sue caratteristiche di variabilità di paesaggi e di flora e vuoi per l’ambiente selvaggio e solitario in cui si svolge l’itinerario.
Dividerei la salita nei seguenti tratti:
1) Salita da Primaluna al Rifugio Riva: difficoltà elementare perché si segue la stradina cementata (con pendenze tranquille) che con diversi e lunghi zig zag conduce al Rifugi Riva (dislivello m 560 che ho percorso in circa un’ora)
2) Traverso dal Rifugio Riva all’inizio del Canale Zapel: percorso prevalentemente nel bosco ripido con un po’ di su e giù e qualche attraversamento di canalini detritici, da fare con un po’ di attenzione perché in alcuni punti il sentiero è piuttosto esiguo
3) Risalita del Canale Zapel: il tratto più impegnativo di tutta l’escursione, vuoi per le severe pendenze e vuoi per i tratti attrezzati che si incontrano nella prima parte che, in alcuni tratti ricordano una ferrata, sia per l’esposizione che per l’impegno fisico. Oggi c’era anche da considerare che le rocce nella parte bassa erano molto umide e quindi ogni passaggio sui tratti attrezzati andava ben ponderato. La parte finale si svolge su pietraia piuttosto instabile e alla fine dei circa 700 m di dislivello molto ripidi del canale, sono arrivato al passo piuttosto provato, cosa che mi ha fatto subito archiviare la mezza idea che avevo di salire anche sul Grignone.
4) Tratto da Passo Zapel all’Alpe Moncodeno: è il tratto più panoramico e bucolico dell’escursione, svolgendosi tra boschi di larici e pascoli, con grande vista sulle cime circostanti
5) Discesa per la Valle dei Molini: percorso molto lungo ed articolato dove si perdono più di 1100 m di quota, che si svolge in prevalenza in sconfinati boschi di faggio, molto ripidi e su sentieri quasi sempre coperti di foglie secche, da fare quindi la giusta attenzione (mai distrarsi)
Altri dettagli dell’escursione sono riportati nelle didascalie delle foto.Alla fine né è risultata un’escursione veramente impegnativa, sia per la lunghezza (più di 21 km) che per il dislivello complessivo pari a 1.850 m, che ho superato in 7 ore di cammino effettivo, ma anche per l’attenzione che ho dovuto mantenere alta su gran parte del percorso.
L’ambiente delle Grigne è comunque sempre unico, regalando emozioni e panorami davvero unici; su tutto il percorso non ho trovato nessuno, ad eccezione di quando sono passato dal Rifugio Bogani dove ho visto sei persone.
Minifilmato (Relive) dell’uscita su https://www.relive.cc/view/vevYQgpV7Jv
Tourengänger:
imerio
Communities: Hikr in italiano
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare (4)