Bivacco Ca’ Bianca (m 2583) anello per Valle della Sancia e Valle dei Buoi


Publiziert von Alberto C. , 1. Oktober 2023 um 23:16.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 7 September 2023
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Balniscio-Forcola   I 
Zeitbedarf: 7:15
Aufstieg: 1050 m
Abstieg: 1050 m
Strecke:Percorso ad anello in senso orario; salita per la Valle della Sancia e discesa per il Piano dei Cavalli e la Valle dei Buoi: km 14.
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Percorrendo la Strada statale n. 36 si raggiunge Chiavenna e si prosegue in direzione del Passo dello Spluga. Si attraversano: San Giacomo Filippo, Gallivaggio, Lirone, Cimaganda, e si arriva a Campodolcino. All’uscita dall’abitato si svolta a sinistra seguendo le indicazioni per la funicolare, Isola e Starleggia. Appena superato l’ingresso alla funicolare, si incontra, sulla sinistra, la deviazione per Starleggia. Possibilità di parcheggio all’inizio dell’abitato.

       Un ampio anello sopra Starleggia che ci porta a percorrere vari ambienti dell’alta montagna: il bosco di conifere, alpeggi, pietraie, laghetti e la sconfinata dorsale del Piano dei Cavalli. Luoghi oggi un po’ trascurati, ma già frequentati fin dalla preistoria; ritrovamenti testimoniano presenza umana fin da 10.000 anni fa.
 
 



LOCALITA' DI PARTENZA.  Starleggia (m 1575).
 
 
ATTREZZATURA.  
      Quella standard da escursionismo.
 
DIFFICOLTÀ.    
     T3 (EE, per la classificazione CAI). Le difficoltà sono tutte concentrate nella parte alta del percorso, in particolare nel tratto che collega il bivacco al Passo di Barna, e il tratto immediatamente sotto il bivacco. Non si tratta di nulla di particolare, ma occorre risalire un tratto detritico poco agevole. Invece, la traccia che collega il bivacco al Passo di Barna attraversa grandi blocchi di pietra in prossimità della cresta, con un paio di passaggi in lievissima esposizione. Questo tratto è tracciato, anche se si trova in territorio italiano, con bandierine svizzere bianco/azzurro, a segnalare la crescente difficoltà.
      Per il resto si percorrono normali sentieri; in generale ben marcati, tranne i tratti che attraversano praterie, dove bisogna prestare attenzione per seguire la giusta traccia.
      La segnaletica è in alcuni tratti carente; andrebbe decisamente migliorata, in particolare agli incroci.
 
SALITA:     m 1050.
 
DISCESA:  m 1050.
 
QUOTA MASSIMA:  m 2583, al Bivacco Ca’ Bianca.
 
QUOTA MINIMA:  m 1575, a Starleggia.
 
SVILUPPO:  km 14.
 
TEMPO EFFETTIVO DI MARCIA: ore 07:15.         
 
TEMPI PARZIALI:
     
da Starleggia a Morone: 40 minuti;
da Morone a Alpe Formal: 20 minuti;
da Alpe Formal a opera di presa idraulica: 30 minuti;
da opera di presa idraulica a Bivacco Ca’ Bianca: ore 02:00
da Bivacco Ca’ Bianca a Passo di Barna: 40 minuti;
da Passo di Barna a Lago Bianco: 60 minuti;
da Lago Bianco a Toiana: ore 01:05;
da Toiana a San Sisto: 30 minuti;
da Sisto a Starleggia: 30 minuti.
 
TEMPO DI SALITA:  ore 03:30;
 
TEMPO DI DISCESAore 03:45.      
 
 
DESCRIZIONE PERCORSO.
      Dal parcheggio posto all’inizio del villaggio, ci si alza fra le case fino ad incrociare il sentiero che proviene da San Sisto, e lo si percorre in direzione sud (a sinistra) fino a sbucare sulla strada sterrata in corrispondenza di un tornate. Si segue la strada superando l’Alpe Bocci e fino ad incontrare la deviazione sulla sinistra per Morone (m 1807), che ci lasciamo a monte per continuare fino ad arrivare al ponticello sul torrente, che non si attraversa, ma si svolta a sinistra seguendo risalendo la sponda destra (orografica) del corso d’acqua, fino ad arrivare alle baite dell’Alpe Fornal (m 1862). Seguendo la traccia non segnalata che taglia il pascolo, si punta all’evidente traccia di sentiero che taglia il pendio più a monte; raggiuntala, la si percorre prendendo quota con una serie di ampi tornanti e, aggirando il promontorio, si sbuca nella Valle della Sancia in corrispondenza di un’opera di presa sul torrente (m 2013). Seguendo le indicazioni per il Passo di Barna e il Bivacco Ca’ Bianca riportate su di un masso, si prende a salire la traccia (contrassegnata da bandierine bianco/rosso), con pendenza abbastanza sostenuta, si risalgono alcuni dossi erbosi fino a portarsi nella vallone che separa le valli di Sancia e di Starleggia, al termine del quali si arriva a un bel pianoro acquitrinoso con alcune pozze d’acqua e bovini al pascolo (m 2245). Alzando lo sguardo verso la cresta, ora si scorge evidente la sagoma del bivacco.
     Da qui, su traccia più flebile (bisogna affidarsi ai segnavia), si prosegue risalendo dapprima alcuni dossi erbosi, quindi, con pendenza sempre più ripida, risalendo una pietraia fino a raggiungere, poco sotto la cresta, il terrazzo con il bivacco Ca’ Bianca (m 2583). Il bivacco è una piccola costruzione in pietra originariamente adibita a ricovero per gli operai dell’adiacente cava di beole (attorno al bivacco si notano ancora i resti dell’attività).
     Dopo una sosta, si riprende il cammino mantenendosi poco sotto la linea cresta sul versante italiano, anche se si seguono dei segnavia svizzeri bianco/azzurro, tra grossi blocchi di roccia senza una traccia ben definita. Dopo un tratto pressoché pianeggiante, si scende dolcemente al Passo di Barna (m 2548). Nell’ultimo tratto ricompare la segnaletica italiana che, volgendo lo sguardo all’indietro, sembra provenire dal versante svizzero (?!).
       Dal Passo di Barna si prosegue in direzione Nord-Est in leggera discesa seguendo le bandierine bianco/rosso e alcuni ometti, completando l’anfiteatro di testa della Val Fioretta fino ad arrivare al colletto che la separa dall’alta Val Febbraro. Dal colletto si inizia la discesa che porta al Lago Bianco (m 2323). Dal lago si continua la discesa seguendo la traccia indicata per San Sisto (iscrizione con freccio su di un masso) scendendo al Piano dei Cavalli: un vasto altopiano prativo utilizzato per il pascolo. Stando sul lato destro, ad un certo punto si incontra una deviazione a destra, la si ignora, e si prosegue diritto portandosi in prossimità della sponda del torrente emissario dal Lago Bianco, e lo si segue, prima lungo la sponda destra, poi lungo la sponda sinistra, puntando ad aggirare alla base il promontorio del Monte Tignoso percorrendo la Valle dei Buoi. Raggiunta una fontana (m 2054), si trascura il sentiero che scende verso l’Alpe Zocana, e si prende la traccia che piega a destra e che porta in una ventina di minuti all’Alpe Toiana. Da questa, seguendo un ampio sentiero di recente realizzazione (ideale per le mountainbike) con una serie di regolari tornanti scende al villaggio di San Sisto (m 1780) e alla caratteristica torre campanaria che sorge a poca distanza, a est, insieme ad una cappelletta che, però, non ha nulla in comune con il più antico campanile. Infatti, questo, è quello della chiesa del villaggio, che sorge a più di duecento metri di distanza. La ragione di questa stravagante collocazione è che in questo modo, il suono della sua campana, poteva essere sentito anche a Starleggia.  
      Dalla torre/campanile, seguendo il bel sentiero si fa ritorno a Starleggia, chiudendo l’anello.
   
 
METEO. 
      Cielo sereno, solo qualche nube da condensa in dissolvimento. Vento assente. Temperatura alla partenza 24°, al bivacco 20°, al termine 19°.
 
 
FREQUENTAZIONE
      Scarsa. Solo qualche escursionista in lontananza.
 
COMPAGNI:  Andrea, Paolo Cingolani, Paolo.
 
 
 

Note bibliografiche:

  • Sergio Papucci e Piero Gritti, I PIU’ BEI SENTIERI DELLA LOMBARDIA CENTRALE – 55 itinerari in montagna; Blu Edizioni 2014.
 
Note sitografiche:
 

Tourengänger: Alberto C.
Communities: Hikr in italiano


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