Cima di Cagnói

Gita SEV con il bravo M.M. come monitore/organizzatore.

Prendendo in prestito le parole del libro del Brenna - Alpi Ticinesi 2:
" Elevazione al culmine di alti dirupi, ma emergente appena dalla cresta spartiacque… …al centro di un immenso anfiteatro di monti, tanto da essere un osservatorio esclusivo. Due blocchi sovrapposti, in prossimità della cima, danno origine a una curiosa costruzione geometrica… …l’Alpe di Cagnói attualmente ancora caricato d’estate da un pastore con un gregge di capre. "

Partendo da queste frasi del Brenna, posso fare alcune considerazioni:
- L'alpe di Cagnói, nonostante tutti questi anni da quando è stato scritto il libro, è ancora caricata, ma vista la non più giovane età di chi se ne occupa, posso ipotizzare che purtroppo lo sarà ancora per pochi anni.
- La vetta è uno stupendo e perfetto anfiteatro per la visione di tutte le vette principali della regione Verzasca e dintorni. Il panorama a 360° è decisamente notevole e bellissimo. Molto utile anche per rivedere e ricordare le gite passate nel salire quelle vette.
- i 2 blocchi sovrapposti citati in prossimità dell'omino di vetta, sono effettivamente molto particolari e curiosi da vedere, e si prestano alla scalata solo per i più abili e coraggiosi.
- nonostante molto bella, questa vetta è (a mio avviso inspiegabilmente) poco battuta e ripetuta. Ideale per chi cerca solitudine e posti poco frequentati.

Descrizione della gita:
Ritrovo ore 07:00 a Gordola per raggruppare le auto, e si sale a Sonogno.
Lasciamo le auto nel grande posteggio all'entrata del paese, e alle 07:45 siamo in 15 in marcia in direzione della nostra meta di oggi: la Cima di Cagnói!
Il ritmo iniziale è abbastanza spinto, e alla prima pausa, il mio smartwacht dopo 1ora e 15min segnerà 720metri di dislivello già effettuati!
All'alpe di Cagnói facciamo la seconda pausa, e ci ricarichiamo di acqua (giornata caldissima, senza una nuvola, e zero termico a 4700m!); ne approfittiamo anche per fare due chiacchiere con l'abitante di questa alpe. Persona di altri tempi, i cui racconti possono decisamente affascinare ed intrattenere a lungo.
Due partecipanti nel frattempo decidono che non avrebbero raggiunto la vetta, e che ci avrebbero aspettato qua.
Dall'alpe, abbandoniamo i comodi e tracciati sentieri, per seguire le varie tracce delle capre che inizialmente puntano verso nord, per poi piegare a nord-ovest. Il percorso non è mai tecnicamente difficile, ma la pendenza aumenta e quindi si inizia a fare decisamente fatica. Ogni tanto le tracce di capre spariscono, ma alzando lo sguardo si riesce sempre a capire da che parte bisogna passare. In questo tratto il gruppo inizia a spezzettarsi un po', ed ognuno sale con il ritmo che riesce e predilige.
Chi un po' prima, chi un po' dopo, arriviamo in vetta e a mezzogiorno siamo tutti e 13 riuniti a fare pranzo accanto all'omino di vetta. Un temerario effettuerà anche la salita ai 2 blocchi di roccia sovrapposti.
Dopo una meritata pausa pranzo e le classiche foto di rito, alle 12:50 iniziamo la discesa. Arrivati a ~2370m, si decide per scendere da un versante diverso da quello della salita, per rimanete all'ombra della parete rocciosa, ed avere un po' più di fresco… visto che il sole picchia veramente con violenza la nostra testa!  Questo versante più roccioso e meno erboso di quello scelto per salire, ma anche da questa parte la difficoltà è un T4.
Ritornati all'alpe, ritroviamo i nostri 2 membri del gruppo che ci aspettavano, e dopo una lunga pausa per dissetarsi, ripartiamo in direzione di una meritatissima birra a Sonogno.
Orario di arrivo al bar 15:45, quindi un totale di 8ore, ma con diverse lunghe pause.

E con questa sono a 375 vette ticinesi salite... continua la mia collezione! :-)