Guglie del Lebendun m. 2940

Andiamo in Val Formazza e dopo aver lasciato l'auto nei posteggi a pagamento  della Diga del Morasco, ci incamminiamo sulla strada che sale alla Diga,  costeggiamo il lago fino a raggiungere i segnavia che ci immettono sul sentiero G39 che sale al Lago dei Sabbioni.  Il sentiero è subito ripido, ma non esposto, si sale in mezzo alle rocce e si supera il Rio del Sabbione,  poi con una lunga salita, che supera l'Alpe del Sabbione si giunge al Lago omonimo  e alla Diga dell'Enel,  da qui saliamo al Rifugio Somma Lombardo,  che è situato in un'angolo su uno sperone di roccia che domina il lago,  a Q m.2561.  Facciamo tappa al Rifugio Cai Somma L., il tempo è freddo e spira un forte vento e viste le condizioni meteo ci fermiamo anche a dormire. Il Rifugio è una bella struttura, riconoscibile anche da lontano perchè è di colore bianco con le persiane rosse, è stato costruito nel 1950 ed è stato inaugurato nel 1959 e recentemente riammodernato, ha delle buone camere ed una vista impagabile sul Lago e sui ghiacciaio del Sabbione e dell'Arbola, è gestito da volontari del Cai di Somma che sono molto attenti nella gestione e sempre disponibili nei rapporti con gli escursionisti, non ultimo si mangia bene e si possono gustare delle buone torte.
Il giorno dopo riprendiamo la nostra via,  che inizia a lato del Rifugio Somma L.,  il sentiero è il G 37 che dal Rifugio sale fino a Q. 2670,  a tratti esposto, per poi ridiscendere fino al lago di Ban occidentale m. 2618. Da qui inizia la pietraia che sale regolare fino alla base del Pizzo del Costone Q. 2900, seguire con  particolare attenzione i segni bianco/rossi   presenti numerosi lungo tutta la via ,  si attraversa una lingua di neve e poi tra rocce e sfasciumi si arriva a Q. 2900. Da questo punto,  si svolta a destra e si sale un sentiero ripido e aereo  che porta alla Q. 2930 del Pizzo del Costone, raggiunta una palina bianco rossa,  da dove si possono già vedere le "Guglie bianche del Lebendum",  si ridiscende su roccette e sfasciumi e,  sempre seguendo il G37 si arriva alle Guglie, da qui in poi il bianco domina su tutto il percorso fino alle Guglie Q. 2903. Il colpo d'occhio sulle guglie lascia stupiti ed  estasiati ad ammirare queste bianche formazioni calcaree, la vista spazia sul Lago dei Sabbioni  da un lato e,  dall'altro sul ghiacciaio dei Sabbioni e la Punta D'Arbola. Il paesaggio intorno è  maestoso e dominato da Montagne imponenti,  l'occhio corre fino a vedere sotto di noi i Laghi Sruer-Vannino ed in lontananza il Lago Busin, poi da qui il G37 prosegue la sua strada fino al Passo del Vannino per poi passare davanti al lago Sruer e  scendere al Rifugio Margaroli, per terminare la sua corsa.  Noi ci fermiamo alle Guglie bianche del Lebendun e dopo le solito foto e la pausa pranzo riprendiamo il sentiero e scendiamo al Rifugio Somma L. Successivamente per scendere al posteggio presso il lago di Morasco, attraversiamo la Diga del Lago del Sabbione e percorriamo il sentiero G41 che  ci porta al Pian dei Camosci Q. 2480 ed al Rifugio  Città di  Busto, seguendo sempre il G41 scendiamo all'Alpe dei Camosci ed alla piana dell'Alpe Bettelmatt, poi con il sentiero G00 ritorniamo al posteggio a Morasco.
Bella gita, bei panorami, cime imponenti, ma un grazie particolare va al CAI di Somma L. che ha collegato il sentiero  G37,  che dalle Guglie giunge fino al Lago Vannino,  permettendo cosi di percorrere un bell'anello in un'ambiente meraviglioso e severo.
Alla prossima, ciao!!