Giro del Monte Calamita – EMTB
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Dopo la lunga trasferta dalla Svizzera all’Isola d’Elba, durata oltre sette ore, decido di compiere la prima escursione di questo soggiorno primaverile, sui sempre piacevoli percorsi del Monte Calamita.
Inizio dell’escursione: ore 15.45
Fine dell’escursione: ore 17.35
Temperatura alla partenza: 26°C
Alle 15:45 inforco la bici e inizio la pedalata dalla spiaggia di Naregno in direzione di Capoliveri. È una salita di un paio di km, con 160 m di dislivello, che affronto con ancora la pizza sul gozzo. Avverto una forte sensazione di sete, dovuta forse alla cottura inadeguata dell’impasto.
Dalla Piazza del Cavatore (164 m) di Capoliveri continuo la pedalata d’ambientamento lungo la strada delle miniere di ferro, che offre dei panorami pazzeschi. I fiori dominanti in questa stagione sono le ginestre, la Ginestra dei Carbonai (Cytisus scoparius) e la Ginestra di Spagna (Spartium junceum), il cui giallo oro e il generoso profumo dolce sono inebrianti.
Al Museo della Vecchia Officina mi concedo una sosta per scoprire eventuali novità. L’esposizione di minerali oggi non è visitabile. All’esterno, sul piazzale, hanno allestito un bar-spaccio, molto frequentato.
Un veicolo fuoristrada è pronto per i “Safari in miniera”, un mix fra cultura e divertimento, per conoscere la storia e la ricca geologia dell’Isola d’Elba, sia all’aperto che sottoterra.
Ripresa la bici, pedalo in leggera salita, su un’ampia sterrata polverosa che offre degli scorci sulle cale del Cannello, di Punta Rossa e di Remaiolo. In un quarto d’ora arrivo alla prestigiosa Tenuta delle Ripalte, una fattoria, al cui centro sorge la villa ottocentesca, un tempo dimora dei nobili Tobler Theodoli Quintavalle, circondata da numerosi casali che, grazie ad un recupero rispettoso della tipologia delle case della Maremma Toscana, sono stati trasformati in strutture ideali per una vacanza relax. Su richiesta è possibile visitare i vigneti e degustare i vini prodotti dall’azienda. Osservo con ammirazione i viali, i campi da tennis, il centro per l’apnea, gli appartamenti in affitto, le scuderie, il centro ippico, il Bike Center, il ristorante e il bar, punto d’incontro per gli escursionisti con la mountain bike.
All’altezza del maneggio seguo la via a destra, in discesa, di fianco ai vigneti di vermentino. Mi trovo ora sul versante orientale del Monte Calamita, dal quale si scorge all’orizzonte il “continente”, fino al Promontorio dell’Argentario.

Veduta sul Tirreno durante la pedalata odierna
Ammiro alcune spiagge poco più che selvagge: Buzzancone, Malpasso, Istia, Ferrato, Calanova, Calagrande, nonché l’isolotto di Liscoli.
Il tratto successivo del percorso è ricco di saliscendi, ma sempre su strade asfaltate, che toccano abitazioni primarie e di vacanza. L’ultimo strappo impegnativo, in località Castagni, ha una pendenza rilevante. Raggiunta la sede del Comune di Capoliveri mi immetto sul Viale Australia, per la picchiata finale fino alla spiaggia di Naregno.
Prima pedalata distensiva del soggiorno elbano, dopo sette ore di viaggio.
Il Monte Calamita (410 m) offre diversi itinerari per gli utenti della mtb, da quelli adatti anche ai principianti, fino a quelli utilizzati per i campionati del mondo.
Tempo totale: 1 h 50 min
Quota minima: 4 m
Quota massima: 219 m
Dislivello in salita: 450 m
Sviluppo complessivo: 25,63 km
Pendenza media: 6,5%
Pendenza massima: 18%
Consumo della batteria da 500 Wh: 36%
Difficoltà: F
Copertura della rete cellulare: buona.

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