Pizzo della Valletta, Cima Sud (2758 m) - Skitour
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Dopo uno stop di 35 giorni riprendo gli sci per un’escursione nella regione del Passo del San Gottardo, a sei giorni dalla riapertura (mercoledì 17 maggio). Il tempo incerto e soprattutto il pericolo marcato di valanghe mi hanno costretto ad una lunga pausa forzata, che ha compromesso il discreto allenamento che avevo acquisito. I medici sportivi delle discipline aerobiche individuali sostengono che già dopo una sosta di un mese bisogna ripartire quasi da zero.
Inizio dell’escursione: ore 5.45
Fine dell’escursione: ore 9.12
Velocità media del vento: 5 km/h
Pressione atmosferica, ore 6.00: 1016 hPa
Temperatura alla partenza: 6°C
Isoterma di 0°C, ore 6.00: 3200 m
Temperatura al rientro: 15,5°C
Sorgere del sole: 5.43
Tramonto del sole: 21.02
Sveglia alle 2:55, partenza da casa alle 3:58, arrivo al Passo del San Gottardo alle 5:25, dopo 116,6 km d’auto.
Sono il primo automobilista ad arrivare al posteggio sotto il traliccio dell’alta tensione, di fronte al Lago di San Carlo (2106 m).
Mi stupisco per la quantità di neve, ben superiore a quella dell’anno scorso per gli stessi giorni. Due “muraglioni” di neve fiancheggiano la strada del passo. Quest’anno, gli operai addetti allo sgombero hanno avuto la buona idea di creare un varco nel muraglione.
Parto alle 5:45 lungo il classico itinerario, dapprima ai bordi delle rocce montonate, poi nella Valletta di San Gottardo.
La temperatura già elevata per l’ora e per la quota ha reso la neve bagnata e pesante. Poco male, presumo che più in alto la qualità dovrebbe migliorare. I rotori eolici girano molto lentamente; dopo pochi minuti posso già alleggerirmi.
In 50 minuti arrivo ai Laghi della Valletta (2386 m), in concomitanza con la levata del sole. La meta da raggiungere troneggia là in alto, stagliandosi nell’azzurro di un cielo con nuvole a pecorelle.
Mi raggiungono altri sciatori partiti poco dopo: vogliono conquistare il Pizzo Lucendro.
Arrivato al terrazzo a circa 2450 m di quota svolto a sinistra nella valletta e a 2530 m affronto la traversa, che oggi non pone problemi in quanto la neve è molle.
A 2650 m il paesaggio si apre e concede una bellissima veduta sull’altopiano che precede la Fibbia. Il sole velato non basta per guastarmi la festa; il paesaggio, come sempre, è grandioso.
Non ci sono tracce, da qui via devo faticare un po’ di più. Scelgo un itinerario diverso rispetto alle altre volte; percorro dapprima la conca valliva, quindi mi porto sul fianco settentrionale della dorsale che collega il Pizzo della Valletta alla Fibbia. Anche a questa quota la neve molle sul ripido fianco non mi crea dei problemi; il discorso sarà diverso per la discesa.
Alle 7:47 raggiungo il Passo della Valletta Sud (2720 m). È un luogo magico: meno severo dell’omonimo passo nord e più godibile. Da questa sella il colpo d’occhio sul Pizzo Lucendro è impareggiabile.
Pizzo della Valletta, Cima Sud (2758 m)
Le condizioni d’innevamento di quest’ultima cima, forse la più bella e più frequentata dagli scialpinisti in Ticino, attualmente mi sembra poco tranquilla. Degli enormi cornicioni di neve incombono, infatti, sul versante di salita. Per altro, non vedo nemmeno l’abituale traccia a zig zag che sale fino al deposito sci.
La cresta sommitale della Cima Sud del Pizzo della Valletta (2758 m) oggi si lascia risalire molto facilmente; c’è molta più neve rispetto all’anno scorso e non è ghiacciata.
Senza faticare, in sei minuti mi ritrovo sul terrazzino che precede la vetta, dove posso togliere gli sci con calma. È una cima meravigliosa, alla quale l’Istituto topografico svizzero non assegna, incomprensibilmente, un nome ufficiale.
Dopo una sosta di venti minuti inizio la discesa. Questa volta, purtroppo, la neve cartonata non mi concede una piacevole discesa, almeno fino ai laghetti. Più in basso la neve bagnata e pesante è comunque sciabile e permette pure di curvare senza doversi fermare.
Dopo un’ora di prudente discesa “conservativa”, torno al Lago di San Carlo, dove sorseggio un calice di spumante per suggellare la ventunesima escursione scialpinistica della stagione.
Interessante itinerario, meno impegnativo della classicissima Lucendro-Fibbia (dislivello di 1246 m), che richiede poco più di due ore di salita e un dislivello pari alla metà (652 m).
Tempo totale: 3 h 27 min
Tempo di salita: 2 h 15 min
Tempi parziali
Lago di San Carlo – Laghetti della Valletta: 50 min
Laghetti della Valletta – Passo della Valletta Sud: 1 h 13 min
Passo della Valletta Sud – Pizzo della Valletta Sud: 6 min
Pizzo della Valletta Sud – Lago di San Carlo: 1 h
Dislivello in salita: 652 m
Sviluppo complessivo: 7,3 km
Difficoltà: PD
Pericolo di valanghe: valutazione personale, dalle ore 5.30 alle 9.30, debole.
Coordinate Pizzo della Valletta, Cima Sud: 685.490 / 155.421
Libro di vetta: no
Copertura della rete cellulare: Swisscom, qualche zona d’ombra nella Valletta di San Gottardo.

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