Alpi Apuane- Monte Grondilice 1809 per il Sentiero dei Pradacetti
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Saliti in auto da Massa a Forno per poi proseguire fino al termine della strada asfaltata fino a Biforco 376 m.
Su strada asfaltata, ma con qualche buca.
Nel parcheggio facciamo conoscenza con un personaggio eccentrico: Evaristo. Che sembra un allevatore di cani. infatti siamo subito accerchiati dai suoi numerosi quattrozampe, di ogni specie e colore, tra cui 2 bianchi pastori maremmani. Invece dopo 4 chiacchiere, appuriamo che è un pastore di pecore e capre e non di cani. Si vedono infatti sul costone un bel pò di ovo-caprini, 45 dice lui. Ma 9 cani forse sono un pò tanti per così pochi animali. Dice che i lupi gli ha decimato il gregge.
A un primo bivio prendiamo subito a sinistra sul sentiero 167, che percorre più sopra una "Via di Lizza" per fare scivolare a valle i blocchi di marmo.
Quando passiamo a lato di un cimotto roccioso, appurato che avesse un nome, non possiamo che salirlo con semplice arrampicata in pochi minuti : è Il Zucco 811 m. Poco più avanti, si abbandona il sentiero 167 e quello che porta alla via Ferrata. Attraversiamo il ruscello verso sinistra, e saliamo sul promontorio che divide la valle in due valloni distinti. Siamo ora sul Sentiero dei Pradacetti, non ufficiale CAI ma tutto bollato in rosso, che serve come discesa a valle per i ferratisti.
Sui 900 metri di quota si arriva a fianco di un cornetto, che risaliamo facilmente "Pizzetto".
Più sopra si entra nel canale a sinistra, aiutati da qualche cavetto, e si passa a fianco del Pizzone di quota 1394 m, il sentiero è ripidissimo e mai banale e molti incidenti accadono proprio qui agli stanchi ferratisti in discesa.
Faccio una deviazione alla sella a nord del Pizzone per valutare se è facilmente salibile, è complicato, rinuncio.
Ora si traversa un pò a sinistra, avvicinandosi al Torrione Figari. Quindi un ultima erta salita e l'interminabile ascesa arriva al suo termine: siamo alla Sella dei Pradacetti 1632 m proprio dove c'è una grotta.
Si potrebbe scendere direttamente al rifugio adesso. Ma visto che abbiamo tempo, andiamo verso sinistra a prendere il sentiero che ci fà salire alla Finestra del Grondilice 1743m, qui volgendo a destra e seguendo i bolli di vernice, si sale il roccioso castello finale fino in vetta al Monte Grondilice 1809 m : quarta vetta apuana in ordine di altezza.
Ritornati alla Finestra del Grondilice, pieghiamo a sinistra e scendiamo al Rifugio Orto di Donna 1493 m.
Su strada asfaltata, ma con qualche buca.
Nel parcheggio facciamo conoscenza con un personaggio eccentrico: Evaristo. Che sembra un allevatore di cani. infatti siamo subito accerchiati dai suoi numerosi quattrozampe, di ogni specie e colore, tra cui 2 bianchi pastori maremmani. Invece dopo 4 chiacchiere, appuriamo che è un pastore di pecore e capre e non di cani. Si vedono infatti sul costone un bel pò di ovo-caprini, 45 dice lui. Ma 9 cani forse sono un pò tanti per così pochi animali. Dice che i lupi gli ha decimato il gregge.
A un primo bivio prendiamo subito a sinistra sul sentiero 167, che percorre più sopra una "Via di Lizza" per fare scivolare a valle i blocchi di marmo.
Quando passiamo a lato di un cimotto roccioso, appurato che avesse un nome, non possiamo che salirlo con semplice arrampicata in pochi minuti : è Il Zucco 811 m. Poco più avanti, si abbandona il sentiero 167 e quello che porta alla via Ferrata. Attraversiamo il ruscello verso sinistra, e saliamo sul promontorio che divide la valle in due valloni distinti. Siamo ora sul Sentiero dei Pradacetti, non ufficiale CAI ma tutto bollato in rosso, che serve come discesa a valle per i ferratisti.
Sui 900 metri di quota si arriva a fianco di un cornetto, che risaliamo facilmente "Pizzetto".
Più sopra si entra nel canale a sinistra, aiutati da qualche cavetto, e si passa a fianco del Pizzone di quota 1394 m, il sentiero è ripidissimo e mai banale e molti incidenti accadono proprio qui agli stanchi ferratisti in discesa.
Faccio una deviazione alla sella a nord del Pizzone per valutare se è facilmente salibile, è complicato, rinuncio.
Ora si traversa un pò a sinistra, avvicinandosi al Torrione Figari. Quindi un ultima erta salita e l'interminabile ascesa arriva al suo termine: siamo alla Sella dei Pradacetti 1632 m proprio dove c'è una grotta.
Si potrebbe scendere direttamente al rifugio adesso. Ma visto che abbiamo tempo, andiamo verso sinistra a prendere il sentiero che ci fà salire alla Finestra del Grondilice 1743m, qui volgendo a destra e seguendo i bolli di vernice, si sale il roccioso castello finale fino in vetta al Monte Grondilice 1809 m : quarta vetta apuana in ordine di altezza.
Ritornati alla Finestra del Grondilice, pieghiamo a sinistra e scendiamo al Rifugio Orto di Donna 1493 m.
Tourengänger:
Antonio59 !,
Sam61


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Kommentare (5)