Rupe del Gesso (2434 m) – Skitour


Publiziert von siso , 7. April 2023 um 09:50.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum: 4 April 2023
Ski Schwierigkeit: L
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Pizzo San Giacomo   I   Gruppo Grieshorn 
Zeitbedarf: 6:45
Aufstieg: 914 m
Strecke:All’Acqua (1616 m) – Formazzora (1652 m) – Al Lago – Carnisc – Alpe Val d’Olgia (2063 m) – All’Uomo – San Giacomo (2254 m) – Passo San Giacomo (2313 m) – Bocchetta del Gesso (2407 m) – Rupe del Gesso (2434 m) – All’Acqua (1616 m).
Zufahrt zum Ausgangspunkt:A2, uscita Airolo – Strada della Val Bedretto – All’Acqua.
Unterkunftmöglichkeiten:Ristorante All’Acqua.
Kartennummer:C.N.S. No. 1251 – Val Bedretto - 1:25000; C.N.S. No. 1271 – Basòdino - 1:25000; C.N.S. No. 265 S – Nufenenpass - 1:50000.

Dalla Val Bedretto al Piemonte con gli sci: una classica gita transfrontaliera in un bellissimo paesaggio, attualmente con tanta neve.

 

Inizio dell’escursione: ore 7.45

Fine dell’escursione: ore 14.30

Pressione atmosferica, ore 9.00: 1020 hPa

Temperatura alla partenza da All’Acqua: -7°C

Isoterma di 0°C, ore 9.00: 1200 m

Temperatura al rientro ad All’Acqua: 7,5°C

Velocità media del vento: 15 km/h

Sorgere del sole: 7.00

Tramonto del sole: 19.58

 

Sveglia alle 4:45, partenza da casa alle 5:45, arrivo ad All’Acqua alle 7.25 dopo 115,8 km d’auto compresa una sosta caffè di 10 min.

A distanza di un paio di settimane torno in Val Bedretto; il buon innevamento riscontrato l’ultima volta mi ha convinto che sia la scelta migliore.

In effetti, a partire dal ponticello sul Ticino posso calzare gli sci. Svolto immediatamente a destra, sul noto percorso che sale verso l’Alpe Val d’Olgia.

È un martedì lavorativo, per cui su tutto il tragitto non incontrerò che un paio di sciatori. La temperatura alla partenza è piuttosto rigida; nei tratti all’ombra esposti al vento devo imbacuccarmi per bene. Come contropartita, il cielo terso, privo di nuvole, mi offre una visibilità cristallina fino all’orizzonte. L’attenzione è spesso rubata dallo splendido terrazzo, sul versante opposto della valle, che ospita l’Alpe di Maniò e il Lago delle Pigne. Devo ora affrontare alcuni tratti ripidi, con neve compatta e ghiacciata: decido di montare i rampanti. Non sono proprio indispensabili, tuttavia mi danno un buon aiuto.

In un’ora e venti minuti di tranquilla salita pervengo all’Alpe Val d’Olgia (2063 m). Mi concedo una sosta sulla panchina, al riparo dal vento, contemplando la suggestiva levata del sole, che pone fine all’alba, un’alba significativa nelle tappe della mia vita. Il paesaggio, rigorosamente bianco-blu, si addolcisce e il sole radente mette in risalto le serpentine disegnate dagli sciatori negli ultimi giorni.

Il successivo tratto che porta a San Giacomo non finirà mai di affascinarmi e sedurre. La presenza dei tralicci dell’alta tensione non basta per guastare un territorio di altissimo valore.

La neve è di buona qualità e lo spessore è superiore a quello dell’anno scorso. La bella traccia sale in direzione delle frequentate mete Punta di Elgio e Cima  Duemilacinque.   

Alle dieci e quindici arrivo al Passo San Giacomo (2313 m); ora entro in territorio piemontese. Questa volta decido di scendere in direzione del laghetto quotato 2267 m, poco sopra l’Alpe Regina, quindi svolto a sinistra, aggirando ad est il Colle di Randolo. La neve portante mi consente di progredire in scioltezza, senza faticare, benché non ci sia la traccia. Che meraviglia! È un vero piacere sciare in questo fantastico paesaggio dell’alta Val Toggia.

All’improvviso appare la meta che desidero raggiungere. È un motto mammellonare che si staglia nella stessa direzione del Kastelhorn (3128 m). Più in basso, ad un paio di km di distanza vedo la diga del Lago Toggia e il Rifugio Maria Luisa (2160 m), che raggiunsi un paio di settimane fa.

Alla mia sinistra si alza l’imponente mole del Marchhorn (2962 m), cima riservata agli scialpinisti esperti.

La rupe sembrerebbe più vicina di quanto non lo sia in realtà. Devo dapprima scendere in una conca, quindi risalire il pendio in direzione della sella posta sopra il Lago Boden Nord (2342 m).

Dalla Bocchetta del Gesso (2407 m) svolto a destra per gli ultimi 250 m lineari sul dosso di rocce carbonatiche, in parte affioranti dalla neve.

Dopo 3 h e 45 min di sciata raggiungo per la terza volta con gli sci la Rupe del Gesso (2434 m).
 

                                                 Rupe del Gesso (2434 m)

Benché non ponga delle difficoltà tecniche, la meta non è banale, se non altro perché dista 7,58 km da All’Acqua. Il panorama che si gode dalla modesta altura è impressionante.

Mi soffermo in vetta per venti minuti, operazioni di cambio d’assetto comprese, quindi riprendo gli sci per il ritorno in Val Bedretto, tenendo le pelli montate fino alla fine della piana di San Giacomo.

 

Per la terza volta in nove anni ho raggiunto la Rupe del Gesso con gli sci. La nitidezza dell’aria e il buon innevamento mi hanno permesso di godere di un panorama grandioso sulle Alpi innevate della Val Formazza e della Val Bedretto.

 

Tempo totale: 6 h 45 min

Salita: 3 h 45 min

Dislivello in salita: 914 m

Sviluppo complessivo: 14,4 km

Difficoltà: F

SLF: 3- (marcato)

Libro di vetta: no

Coordinate Rupe del Gesso: 677'583 / 144'229

Copertura della rete cellulare: Swisscom buona


Tourengänger: siso


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Kommentare (5)


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Francesco hat gesagt:
Gesendet am 7. April 2023 um 11:30
Amis,questa bellissima e panettonica vetta innevata,mi manca,prima o poi dovrò rimediare.
Foto sempre al top.
Ciao

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 7. April 2023 um 12:54
Ciao Francesco,
non perdere l'occasione, in questi giorni c'è neve bella e abbondante nell'alta Val Toggia.
siso.

Francesco hat gesagt: RE:
Gesendet am 7. April 2023 um 19:11
Grazie.
Domani con un amico sarò in quelle zone,vediamo cosa riusciamo a fare.

tignoelino hat gesagt:
Gesendet am 14. April 2023 um 20:43
Sempre belle le Tue relazioni, Ciao siso

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 14. April 2023 um 21:32
Grazie Roby!
È un piacere descrivere le amate montagne.
Un caro saluto a voi e una carezza a Rot.


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