Cima Sasso (+ Corona di Ghina)
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Dal piazzale di Cicogna salire subito verso sinistra seguendo l'indicazione per Cima Sasso.
Salendo si passa per la Casa dell'Alpino e poi sull'unico percorso si giunge fino alla vetta.
Dalla Cima Sasso si prosegue sul filo di cresta, cercando gli opportuni passaggi, fino a raggiungere la sommità finale della Corona, la Cima Nord.
Da qui, viste le attuali condizioni ambientali (per evitare le sottostanti placche di roccia nascosta dalla neve), abbiamo effettuato una breve calata in corda doppia (non c'è nessuna sosta fissa per la calata), poi si continua a scendere direttamente nell'ampio canale fino a portarsi sulla sinistra su una piccola cresta, che con dei brevi sali e scendi porta alla Bocchetta dei Pianesc, da dove si comincia a scendere a destra verso l'Alpe Cavrua.
Da qui, l'idea era di ritornare a Cicogna per l'Alpe Vogogno, ma vista la mancanza di un sentiero un po' tracciato (non che sia impossibile, ma solo un allungamento dei tempi), torniamo indietro in modo da scendere lungo il crinale che dall'Alpe Cavrua porta a Pogallo.
Infine da Pogallo si torna a Cicogna, seguono le indicazioni su una bella mulattiera.
Il sentiero fino alla Cima Sasso è ben segnalato e battuto.
Il percorso sulla Corona di Ghina è parzialmente bollato (rosso), ma comunque facilmente intuibile. In generale la Corona si mantiene costante sul grado II di arrampicata, solo un paio di brevi passaggi potrebbero raggiungere il grado III, ma la possibilità dell'uso di una catena ne declassa la difficoltà.
Il sentiero a scendere verso l'Alpe Cavrua non è segnalato e solo parzialmente battuto.
Mentre continuando a scendere verso Pogallo il sentiero risulta segnalato e battuto.
Verso Cicogna il percorso su mulattiera è unico e costante.
Tempi e distanze
Andata: 2h45', 5.5 km
Corona di Ghina: 40', 0.6 km
Ritorno: 5h20', 9.5 km
Salendo si passa per la Casa dell'Alpino e poi sull'unico percorso si giunge fino alla vetta.
Dalla Cima Sasso si prosegue sul filo di cresta, cercando gli opportuni passaggi, fino a raggiungere la sommità finale della Corona, la Cima Nord.
Da qui, viste le attuali condizioni ambientali (per evitare le sottostanti placche di roccia nascosta dalla neve), abbiamo effettuato una breve calata in corda doppia (non c'è nessuna sosta fissa per la calata), poi si continua a scendere direttamente nell'ampio canale fino a portarsi sulla sinistra su una piccola cresta, che con dei brevi sali e scendi porta alla Bocchetta dei Pianesc, da dove si comincia a scendere a destra verso l'Alpe Cavrua.
Da qui, l'idea era di ritornare a Cicogna per l'Alpe Vogogno, ma vista la mancanza di un sentiero un po' tracciato (non che sia impossibile, ma solo un allungamento dei tempi), torniamo indietro in modo da scendere lungo il crinale che dall'Alpe Cavrua porta a Pogallo.
Infine da Pogallo si torna a Cicogna, seguono le indicazioni su una bella mulattiera.
Il sentiero fino alla Cima Sasso è ben segnalato e battuto.
Il percorso sulla Corona di Ghina è parzialmente bollato (rosso), ma comunque facilmente intuibile. In generale la Corona si mantiene costante sul grado II di arrampicata, solo un paio di brevi passaggi potrebbero raggiungere il grado III, ma la possibilità dell'uso di una catena ne declassa la difficoltà.
Il sentiero a scendere verso l'Alpe Cavrua non è segnalato e solo parzialmente battuto.
Mentre continuando a scendere verso Pogallo il sentiero risulta segnalato e battuto.
Verso Cicogna il percorso su mulattiera è unico e costante.
Tempi e distanze
Andata: 2h45', 5.5 km
Corona di Ghina: 40', 0.6 km
Ritorno: 5h20', 9.5 km
Tourengänger:
Giaco

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