Cima Sasso 1916 e Corona di Ghina
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Si parte da Cicogna proprio davanti al circolo, purtroppo ancora chiuso alle 7,20 di mattina, quindi niente caffè e colazione.
Si sale per una bella mulattiera che passa da un nucleo di baite abbandonato per poi sbucare ai prati dell'Alpe Prà 1250 m con la Casa dell'Alpino. poi si passa appena sopra l'Alpe Leciuri e a Est del Monte Spigo ( cimetta forse mai salita da nessuno ). In zona Colma di Belmello scegliamo di stare in cresta invece che traversare sulla traccia erbosa a destra, poi si passa dal risalto di quota 1632 m e dopo un tratto in falsopiano si sale per un tratto ripido alla Cima Sasso 1916 m.
Ora inizia il tratto più impegnativo, si scende a una sella e con percorso tra rocce e prevalentemente di cresta si sale alla Cima Nord 1900 m. Il percorso è fatto da una grande quantità di saliscendi con alcuni passaggi di secondo grado. c'è una catena in discesa e una in salita su una placca di terzo grado, dove è posta una lapide. La discesa finale sarà in una ripido pendio-canale erboso-muschioso rivolto a nord e molto bagnato, quindi da evitare assolutamente con le temperature sotto zero. Arrivati alla sottostante Bocchetta dei Pianesc 1790 m con un breve traverso arriviamo al bivio ( poco visibile ) con il Sentiero Bove discendente dalle Strette del Casè.
In effetti speravamo di essere su un bel sentiero, anche perchè sulle carte è segnato ben evidente, purtroppo anche la discesa verso Cavrua sarà laboriosa, i canali da attraversare sono tutti bagnati e viscidi e bisogna continuare a guardarsi in giro per capire dove proseguire.
A Cavrua il prato è stato letteralmente devastato dai cinghiali, hanno spostato insieme alla terra anche sassi di 20 kg. Il buio arriva appena si entra nel bosco sottostante l'alpe. Sono solo 600 metri di dislivello da scendere per Pogallo e fortunatamente il sentiero è ben visibile con le luci delle frontali. Solo a un bivio ormai già in basso, decidiamo di risalire per prendere la traccia che in carta sembra la migliore, ma purtroppo così non sarà, e dopo Pogallo di Dentro il sentiero sembra completamente volatilizzato. Comunque con un traverso arriviamo alla civiltà, cioè a Pogallo 777 m , dove solo una baita mostra segni di vita all'interno. La Strada Sutermeister fino a Cicogna ci sembrerà un autostrada a 4 corsie, ma non è in piano, alla fine ci sono 200 metri di risalite fino al circolo di Cicogna, dove neanche stavolta si riuscirà a mangiare qualcosa , e sono solo le 21,20 di un sabato sera. Troppo tardi dicono.
Si sale per una bella mulattiera che passa da un nucleo di baite abbandonato per poi sbucare ai prati dell'Alpe Prà 1250 m con la Casa dell'Alpino. poi si passa appena sopra l'Alpe Leciuri e a Est del Monte Spigo ( cimetta forse mai salita da nessuno ). In zona Colma di Belmello scegliamo di stare in cresta invece che traversare sulla traccia erbosa a destra, poi si passa dal risalto di quota 1632 m e dopo un tratto in falsopiano si sale per un tratto ripido alla Cima Sasso 1916 m.
Ora inizia il tratto più impegnativo, si scende a una sella e con percorso tra rocce e prevalentemente di cresta si sale alla Cima Nord 1900 m. Il percorso è fatto da una grande quantità di saliscendi con alcuni passaggi di secondo grado. c'è una catena in discesa e una in salita su una placca di terzo grado, dove è posta una lapide. La discesa finale sarà in una ripido pendio-canale erboso-muschioso rivolto a nord e molto bagnato, quindi da evitare assolutamente con le temperature sotto zero. Arrivati alla sottostante Bocchetta dei Pianesc 1790 m con un breve traverso arriviamo al bivio ( poco visibile ) con il Sentiero Bove discendente dalle Strette del Casè.
In effetti speravamo di essere su un bel sentiero, anche perchè sulle carte è segnato ben evidente, purtroppo anche la discesa verso Cavrua sarà laboriosa, i canali da attraversare sono tutti bagnati e viscidi e bisogna continuare a guardarsi in giro per capire dove proseguire.
A Cavrua il prato è stato letteralmente devastato dai cinghiali, hanno spostato insieme alla terra anche sassi di 20 kg. Il buio arriva appena si entra nel bosco sottostante l'alpe. Sono solo 600 metri di dislivello da scendere per Pogallo e fortunatamente il sentiero è ben visibile con le luci delle frontali. Solo a un bivio ormai già in basso, decidiamo di risalire per prendere la traccia che in carta sembra la migliore, ma purtroppo così non sarà, e dopo Pogallo di Dentro il sentiero sembra completamente volatilizzato. Comunque con un traverso arriviamo alla civiltà, cioè a Pogallo 777 m , dove solo una baita mostra segni di vita all'interno. La Strada Sutermeister fino a Cicogna ci sembrerà un autostrada a 4 corsie, ma non è in piano, alla fine ci sono 200 metri di risalite fino al circolo di Cicogna, dove neanche stavolta si riuscirà a mangiare qualcosa , e sono solo le 21,20 di un sabato sera. Troppo tardi dicono.
Tourengänger:
Antonio59 !,
Sam61


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Kommentare (2)