Alpe Graglio da Gera Lario


Publiziert von cai56 , 15. März 2023 um 18:43. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:12 März 2023
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 7:00
Aufstieg: 1232 m
Abstieg: 1232 m
Strecke:Circolare 18,97 km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Como a Gera Lario lungo la statale Regina; all'altezza del ponte sul torrente San Vincenzo si svolta a sinistra e si parcheggia subito accanto alla chiesa parrocchiale. Altro parcheggio più ampio poco avanti all'interno del primo tornante.

E' la terza volta che saliamo all'Alpe Graglio per percorsi differenti, ma questa è sicuramente quella più impegnativa ed interessante. Unica delusione la nuovissima pista sterrata che devasta la Bocchetta di Graglio per poi raggiungere l'alpe (rinnovata ma in disuso da più di dieci anni): dove non sono stati effettuati sbancamenti, la carreggiata è stata costruita livellando i pascoli con tonnellate di sabbia e ghiaia. Per il resto splendidi ambienti selvaggi con minime tracce di passaggio (disorientarsi non è difficile) e alpeggi ormai ridotti a rudere da un abbandono pluridecennale, per non parlare dei soliti stupendi panorami verso il Lario.


Dalla chiesa si torna sulla statale e la si percorre per pochi metri attraversando il ponte sul torrente S.Vincenzo, per imboccare sulla sinistra la provinciale per Montemezzo; anche qui poche decine di metri e si svolta in Via Mulini raggiungendo l'argine del torrente. Lo si risale fino a deviare sulla destra al secondo sentiero, che oltrepassa la frazione Piazzolo nei pressi di un tornante: attraversata la strada si prosegue su mulattiera fino a Cerceno e, poco oltre, a Montemezzo. All'esterno di una larga curva - indicazioni - si imbocca la Via Burano, che, oltrepassate le addensate abitazioni, sale nel bosco fino a Burano, preceduta da una cappella con affreschi ben mantenuti e di mano non banale. Nei pressi di un piazzale di parcheggio si inverte la direzione per riprendere la vecchia mulattiera per i monti: il tracciato, per la gran parte risparmiato dalla nuova carrozzabile, si limita ad intersecarla per sette volte fino ad arrivare alle baite sparse di Dalco-Montagna: qui per lungo tratto si segue la provinciale verso sinistra (a valle la recente costruzione della chiesa di S.Lorenzo, in panoramicissima posizione) fino alla località Montalto. Si evita, proprio all'esterno del tornante, la pur non evidentissima Via dei Monti Lariani per salire poco dopo fra le baite ad un sentiero - mai segnalato - che va a guadagnare un'ampia spalla di pascoli affacciata sulla Valle di S.Vincenzo. Ci si trova, su prati, ad un livello intermedio di sentieri: in basso, a margine del bosco, la VdML, al centro la nostra traccia, più in alto la pista per l'Alpe Piazza (punto di partenza molto comodo per la Corvegia). Il sentiero si addentra in un luminoso bosco di betulle andando a raggiungere con poca salita la conca dell'Alpe Zocca; da qui, cambiando esposizione e di conseguenza le temperature medie, le betulle scompaiono a favore di un lariceto di alto fusto, dove la traccia a saliscendi procede su strati di aghi ben poco smossi dagli scarsissimi passaggi. Ad un nuovo cambio di orientamento la vegetazione vira alla faggeta e il sentiero, già sempre più esile e scosceso a valle, risulta coperto da oltre mezzo metro di foglie morte: in alcuni punti (e questa è la causa della difficoltà indicata) l'esposizione e l'infida qualità del terreno richiedono estrema lentezza e prudenza. Le cose, anche se la via risulta ora appena visibile al di sopra di una frana recente, si semplificano nel guado del torrente S.Vincenzo, dove affiorano rocce striate molto simili a quelle ben più maestose dell'adiacente Valle di Bares. Sull'opposta riva si inizia con una cospicua risalita che porta ad un comodo bosco di faggi, dove però le tracce si moltiplicano nel passaggio di animali fino alla confusione totale: non è difficile proseguire nell'opportuna direzione, ma, individuando a monte il recinto di rispetto ad una captazione di un acquedotto, si ha l'occasione di raggiungerne la via di accesso. Ci si trova ora su di un terrazzo con i ruderi - pochissimi - di un antico alpeggio abbandonato da molti decenni, probabilmente, come al solito, a causa della modestia delle risorse e della carenza cronica di acqua; il sentiero da seguire è a malapena visibile e segnalato da rari ometti, ma rapidamente sbuca su di una recentissima pista chiaramente diretta all'Alpe Graglio (in effetti altra destinazione non è possibile). Seguendo in salita l'amplissimo sedime di ghiaie e sassi scaricati sui pascoli, si raggiungono in breve le tre baite dell'alpe, già da lungo tempo rimodernate, mai usate e già in scadenti condizioni. Per il ritorno evitiamo la strada bianca e usiamo il vecchio sentiero - poco visibile, ma con efficaci ometti - fino alla Bocchetta di Graglio: mi ricordo il luogo prima della "valorizzazione" (come si usa definire questo genere di opere) ed il confronto oggi è quanto di più amareggiante. Abbandonando definitivamente la nuova pista, ci si dirige in traversata a sinistra attraverso il ripido versante orientale della Q1283: anche qui terreno esposto, a tratti roccioso, e comunque con una quantità di foglie ancora maggiore rispetto al precedente: in alcuni punti, il fenderne la massa inconsistente ricorda la dinamica delle valanghe da lastrone. Dopo una breve scalinata intagliata nel sasso ed un tratto erboso, si sbuca sulla stupenda dorsale sud-ovest della Corvegia, proprio al suo termine nei pressi della località Pighè; qui si ritrovano le scarse segnalazioni della Via dei Monti Lariani e le si seguono verso sinistra. Oltrepassato un gruppo di baite, si imbocca sulla destra il sentiero - tracce multiple un poco erose - che scende ad Argigno, dove si incontra una mulattiera selciata molto ripida che scende a tornanti fino al paese di Trezzone. Ignorata la carrozzabile, ci si porta al livello più basso delle case ritrovando, con una scalinata, la mulattiera; si oltrepassa la chiesa di S.Maria delle Grazie (collegata alla casa parrocchiale da un corridoio coperto) e si raggiunge Aurogna. Il sentiero passa su terrazzamenti fra ville moderne e modernissime usufruendo talvolta di brevi scorciatoie: seguendo da ultimo la Via Per Trezzone, si raggiunge la chiesa di San Vincenzo, da cui si era partiti.

Tourengänger: cai56, chiaraa
Communities: Hikr in italiano


Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden

Galerie


In einem neuen Fenster öffnen · Im gleichen Fenster öffnen

T2
T3
5 Feb 22
Splendido Alto Lario · ivanbutti
T4- I
5 Apr 17
Motto della Croce e Corvegia · Andrea!
T5+ WS III
7 Okt 23
Creste della val di Bares · teo00
T3
1 Nov 15
Alpe Graglio · cai56
T3+
2 Jun 21
Sas Piz - Costa della Sterlera 2141mt · giorgio59m (Girovagando)
T3
7 Dez 14
Motto della Croce m 1887 · grandemago

Kommentar hinzufügen»