Tentativo al Pizzo Predèlp (2585 m) – Skitour

Dopo aver raggiunto il Pizzo Predèlp W per sei volte, oggi è arrivato il giorno per tentare la salita alla cima principale del Pizzo Predèlp, che ha esattamente la stessa quota. A partire dal 2018, infatti, la carta nazionale ha ridotto la sua altezza di un metro.

Inizio dell’escursione: ore 8:40

Fine dell’escursione: ore 13:55

Pressione atmosferica, ore 9.00: 1041 hPa

Temperatura alla partenza da Casaccia: -14°C

Isoterma di 0°C, ore 9.00: 800 m

Temperatura al rientro a Casaccia -5°C

Velocità media del vento: 5 km/h

Sorgere del sole: 7.40

Tramonto del sole: 17.37

Sveglia alle 5:15, partenza da casa alle 6:25, arrivo all’Infocentro Casaccia (1809 m) alle 8:25, dopo 106,4 km d’auto, compresa una sosta caffè di 10 minuti.

Nel corso della notte, una breve perturbazione ha imbiancato persino le pianure del basso Ticino. Di pari passo, la temperatura è scesa di parecchio rispetto ai giorni scorsi. A partire da Camperio, la strada del Passo del Lucomagno è ricoperta di neve e ghiaccio. Raggiungo comunque senza problemi l’Alpe Casaccia dove sono il primo automobilista a parcheggiare. Oggi il bellissimo paesaggio è ulteriormente arricchito dalla neve polverosa, una decina di cm già alla partenza. Il sole radente illumina da subito i meandri del Brenno e i pini cembri che costellano la piana. Oggi dovrò battere la traccia dall’inizio alla fine della gita.

La fatica supplementare che questo fatto comporta è ampiamente controbilanciata dall’incantevole territorio nel quale si sviluppa il mio itinerario. Dopo i primi metri di salita il freddo non si sente più; semmai sono le batterie delle apparecchiature elettroniche che subiscono l’effetto della temperatura rigida, in ogni caso non accentuata dal vento, oggi appena percettibile.

In 32 minuti arrivo al monte Lareccio (1909 m), un poggio esposto a sud-est che invita gli escursionisti a sostare sulla panca della cascina. Per la prima volta affronto il canalone successivo, ai piedi del Torói (2164 m), ancora privo di tracce.

Alle 9:45 raggiungo la sella posta alla quota di circa 2070 m: ho impiegato cinque minuti in più rispetto a nove giorni fa. Il panorama che mi si presenta davanti agli occhi è sublime: lascio parlare le foto. Alle 10:08 pervengo alla cascina di Gana Bubaira (2091 m); lo spessore della neve fresca aumenta considerevolmente. Adesso entro nel cono d’ombra proiettato dal Pizzo Predèlp; ci resterò per un’oretta, nel tratto più ripido di salita, intercalato da terrazzi e conche vallive.

A 2360 m di quota abbandono il sentiero estivo che conduce al Passo Predèlp e svolto a sud-est seguendo un terrazzo naturale. Mi porto a ridosso della parete nord della montagna che desidero raggiungere. A circa 2445 m di quota, dopo quasi tre ore di marcia, deposito gli sci, applico i ramponi e continuo con un bastoncino e la piccozza. Le vecchie tracce sono completamente sparite. Mi rendo subito conto che la salita su questo ripidissimo pendio ricoperto da neve fresca non è una passeggiatina. La piccozza sprofonda completamente e non dà un valido sostegno; non parliamo del bastoncino che è persino d’impiccio. Insisto per una cinquantina di metri, poi, saggiamente, decido di rinunciare alla cima. Raggiungerò il Pizzo Predèlp con altre condizioni d’innevamento, eventualmente in estate, su terreno nudo.

Torno al deposito sci tenendo rigorosamente la faccia a monte. Durante i preparativi per la discesa posso ammirare molte cime note, viste con una prospettiva nuova.   
 

Nella prima parte di discesa devo prestare attenzione per schivare gli affioramenti rocciosi e soprattutto le pietre nascoste da un sottile strato di neve, pietre la cui presenza a volte è indicata da una gibbosità della superficie.

Sul terrazzo di cascina Gana Bubaira, esposto al sole da almeno tre ore, la temperatura elevata ha riscaldato la neve tanto da provocare la formazione dello zoccolo sotto gli sci. Per mia fortuna nello zaino ho sempre della paraffina.

Dopo cinque ore e un quarto arrivo di nuovo al parcheggio di Casaccia, senza aver incontrato anima viva.

Escursione scialpinistica con condizioni meteo e di neve ideali, in un paesaggio di rara bellezza.

Tempo di salita: 3 h 10 min

Tempo totale: 5 h 15 min

Tempi parziali:

Casaccia – Cascina Gana Bubaira: 1 h 30 min

Cascina Gana Bubaira – Deposito sci: 1 h 25 min

Dislivello in salita: 682 m

Sviluppo complessivo: 9,47 km

Difficoltà: PD

SLF: 2=