Monte Linzone dalla pianura


Publiziert von cai56 , 8. Januar 2023 um 15:52. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 4 Januar 2023
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 7:00
Aufstieg: 1391 m
Abstieg: 1391 m
Strecke:Parzialmente circolare 24,52
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Bergamo a Villa d'Almè lungo la statale 470; alla rotonda di Arlecchino svoltare a sinistra e proseguire fino al ponte sul Brembo. Dirigersi sulla provinciale 14 per la Valle Imagna e svoltare a sinistra in Via Bersaglio; al primo incrocio si trovano i parcheggi di Via Strada del Paciuk.

Gita di avvicinamento al classicissimo Monte Linzone tutta dal versante di Valle Imagna, con qualche tratto di asfalto in eccesso durante la salita, ma che la intensa antropizzazione (pochi nuclei principali, ma molte contrade sparse capillarmente collegate da piste carrozzabili) non consente di aggirare. La segnaletica è discreta lungo le tratte essenziali, con pure qualche indicazione temporale non del tutto affidabile, ma si vanno a percorrere sentieri che, pur evidentemente frequentati, sono privi del benchè minimo segno. Molto interessante e, almeno per noi, del tutto inaspettata un'area circoscritta di ambiente dolomitico che affianca a nord-est il crinale poco a monte della contrade sparse di Roncola Bassa e Roncola Alta. Inevitabile infine una considerazione meteorologica: partiti dalla pianura con cielo intensamente coperto, ci siamo trovati ad attraversare una densa fascia di nubi/nebbia, per arrivare poi sulla cima con uno spettacolare cielo sereno dominante la Pianura Padana coperta dal mare di nuvole...


Dalla Strada del Paciuk ci si dirige fra le villette ad un sottopasso che sbuca in Via Garibaldi, dove si volge a sinistra per poche decine di metri; si segue la Via Clanezzo che scorre fra vari stabilimenti e la Collina di Vigna per arrivare sulla Via Regina Teodolinda nei pressi del ponte sul Torrente Imagna. Le acque qui fluiscono sul fondo di una forra rocciosa che sfocia nel Brembo in un'area con i resti fortificati ed un ponte ad arco riferibili all'antica Dogana Veneta al confine col Ducato di Milano (il tutto in deplorevoli condizioni di degrado). Sottopassato un portico della chiesa di San Gottardo, all'angolo con Via Leonardo da Vinci si svolta a sinistra per trovare subito la salita di Via Belvedere; oltrepassati un paio di tornanti si incontrano le indicazioni del Sentiero Ambientale del Chitò. Si tratta di un comodissimo tracciato ciclopedonale che asseconda in quota il corso del Torrente Imagna percorrendo i ripidi boschi del versante occidentale del Monte Ubione, con tratti a volte direttamente scavati nella roccia e per una breve estensione come via di servizio ad una sottostante condotta idrica; appena oltrepassata la deviazione per i Roccoli della Passata, si imbocca il Ponte-canale del Chitò e si approda sulla trafficata provinciale della Valle Imagna. Si scende verso sud in sede protetta e si svolta a destra al primo incrocio salendo fino alla fine dell'asfalto dove si trova il sentiero che sbuca al cimitero di Strozza; si prosegue fino ad oltrepassare la chiesa di sant'Andrea Apostolo ed a raggiungere la Via Roma nei pressi del municipio. Sul lato opposto della strada - assai poco visibile - troviamo un sentierino in discesa che va ad attraversare il ponte sul torrente della Val Pissarola a fianco di un ex-mulino molto ben riadattato ad abitazione; in corrispondenza di un tornante sbuchiamo sulla strada per Cà Campo, di cui abbreviamo il tragitto seguendo un paio di scorciatoie. Nella frazione svoltiamo per due volte a destra andando a seguire una pista privata che termina in un'azienda agricola. [Qui la traccia GPS evidenzia la vana ricerca di un sentiero mappato che eviterebbe il passaggio dalle stalle indicate]. Nei pressi del cancello si imbocca a sinistra una traccia nella fitta boscaglia che accompagna fino ai suggestivi ruderi della contrada Cà Liger; a monte delle rovine si incrocia il bellissimo Sentiero degli Zingari: è una mulattiera acciottolata che sale con regolarità fra i boschi di latifoglie fino al margine di un rivo, che non si attraversa. Un recente selciato sale a Cà Bragos, dove si trova la strada - Via Cà Midi - che si porta al centro di Roncola. In pochi passi si raggiunge Piazza Marconi - paline - da cui si prosegue in Via Cà Gardinelli per trovare un sentierino che si infila fra cimitero e parco giochi; da qui si entra definitivamente nei boschi lungo il sentiero del periplo della Valle Imagna, che però si abbandona ben presto - indicazioni - per deviare a destra sul Sentiero Panoramico (che alcune mappe nominano inspiegabilmente "Sentiero dell'Acqua"). Traccia bellissima a saliscendi che, oltrepassato un tratto di fitti boschi, scende improvvisamente ad attraversare un'area carsica e sassosa posta ai piedi di una tozza guglia - Corna Rocchetta - di calcari instabili; non lontano dalle case di Roncola Bassa, presso la Baita Curtafe, si abbandona il Sentiero Panoramico per imboccare sulla sinistra una traccia molto evidente ma non segnalata - Sentiero del Vèstat - che sale a tratti ripidissimo fino al crinale del Monte Linzone in corrispondenza di un laghetto artificiale per l'abbeverata degli animali al pascolo. Molto facilmente si volge a destra e, passando a monte di una residenza religiosa con ampia proprietà recintata, si prosegue sul pascolo fino alla cupola sommitale del Monte Linzone: sulla vetta un'alta croce metallica ed una tavola con le posizioni dei principali monti all'orizzonte. Scendendo facciamo una piccola deviazione dalla via di salita per visitare il moderno Santuario della Sacra Famiglia di Nazareth: interessante sul piccolo sagrato l'apposizione di una grossa "lapide" con stilizzate le posizioni degli antichi ed abbandonati alpeggi del Linzone e l'elenco degli ultimi alpigiani. La prosecuzione è lungo la via di andata fino alla pozza, poi si segue il più diretto percorso del crinale che, roccioso ed in un tratto incassato in una ripida valletta, scende fino ad una cascina dove si trova anche un prato usato come area di decollo per i parapendii; proseguendo la regolare discesa nel bosco, si torna infine a Roncola. Da qui si ripete la stessa via di salita lungo il Sentiero degli Zingari fino a Cà Liger, poi si prosegue tenendo la destra ad un bivio (trascurare a sinistra una pista che torna a Cà Campo per imboccare un anonimo e meno visibile sentierino) fino a confluire in una strada asfaltata; al vicino tornante si rientra nel bosco e, oltrepassata una cappella degli alpini, si continua nella discesa alternando pochi tratti di sentiero a lunghe percorrenze di piste forestali. In ultimo si raggiunge la cementata Via Bersaglio che si immette nell'incrocio presso il parcheggio.



Tourengänger: cai56, chiaraa
Communities: Hikr in italiano


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