Cima Mergozzoni 1384 e Monte Faiè 1351 e ravanate varie da Candoglia


Publiziert von Antonio59 ! , 21. Dezember 2022 um 20:56.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum:17 Dezember 2022
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Aufstieg: 1494 m
Abstieg: 1494 m
Strecke:19,02 km

A Candoglia, alla periferia sud del villaggio, si prende Via Sant'Andrea per poi svoltare a sinistra per Via alle Ville, dove nel punto più alto, parte a destra una mulattiera che arriva al bel pianoro panoramico sul fondovalle, con una grande baita dell'Alpe La Piana 322 m. Il sentiero è quello descritto e percorso in discesa da Atal. Da qui il sentiero più esile, sale e costeggia tutto il fianco  destro ( sinistra idrografica ) della Valle del Rio Candoglia. Infine si arriva all'area con tavoli e una fontana nella parte alta di Vercio 850 m circa. Dalla baita più alta sale nel bosco il sentiero segnalato che passa dall'Alpe Fontana 950 m e più in alto entra in un vallone che sbuca alla Colma di Vercio 1255 m.
Siamo i primi ad arrivare qui  oggi e la neve è ancora intatta. Ora saliamo lungo il costone di sinistra, fino a una cimetta 1310 m a picco con la trincea della teleferica. Scendiamo nella grande trincea e andiamo a una selletta successiva più a Ovest. Da qui pensiamo di andare diretti su alla Cima Mergozzoni, ma invece le rocce ricoperte di neve ci bloccano abbastanza presto. Quindi giù a nord sul sentiero per la Cima di Corte Lorenzo, con cui proseguiamo  ( verso il C. Lorenzo ), fino ad arrivare al pendio molto più addomesticato che ci fà guadagnare gli ultimi 50 m+  per la Cima di Mergozzoni 1384 m. Il toponimo penso faccia riferimento alla sottostante Alpe Margossogno, l'italianizzazione del nome dialettale sembra aver dato un nome differente tra la vetta e l'alpe.
Ritornati stavolta fedelmente con il sentiero innevato fino alla Colma di Vercio. Dove nel frattempo sono arrivati altri escursionisti. Andiamo in salita per il sentiero di cresta verst Est fino ad arrivare sopra la baita di Pianezza da cui proseguendo nella stessa direzione si arriva al Monte Faiè 1352 m. A ritroso ritorniamo a Pianezza, rifare la via dell'andata sarebbe banale, e allora perchè non complicarsi la vita con una bella ravanata. La Carta Nazionale Svizzera 50.000 riporta un sentiero che scende, ma si sà che in territorio italiano, questa riproduce i vecchi errori della nostra IGM. Ma sì buttiamoci giù nel pendìo di erba secca e felci con neve che c'è a sud. Una traccia vera si vede solo più in basso, che poi traversa a sinistra e oltre una vallecola sembra quasi risalire, poi finalmente su una costola boscosa incomincia a scendere. Il sentiero a volte bello a volte irriconoscibile, arriva finalmente a un grande nucleo di baite. Dovrebbe essere Cortaccia della CNS 1140 m altimetro. Su un sasso è incisa la data 1702.
Sempre a nasa scendiamo tra labili tracce e ci ritroviamo ad altre 2 baite, che qui chiamerò Cortaccia Bassa per comodità 940 m. Non si capisce bene come proseguire adesso, ma si intuisce come un terrapieno/muretto che sosteneva un antico sentiero che và verso Ovest  e poi in discesa arriva alla sponda del Rio Rescina, che qui è alta ed è difficile scendere. Quindi seguiamo la riva verso il basso finchè non si può scendere al ruscello. Sull'opposta riva un muro sembra indicare la giusta direzione, e infatti in breve siamo sopra Vercio. Scendiamo alla chiesa dell'Eremo 828 m. Qui non volendo rifare la stessa via per Candoglia, andiamo alla ricerca della strada sterrata che scende a Bracchio. Non senza fatica alla fine la troviamo :)) e la percorriamo in discesa, a 740 m di quota la Carta Nazionale Svizzera riporta un sentiero che  a destra scende a Candoglia, ma sulla curva in questione nessun segno o traccia e fra pochi minuti sarà buio, Samuele saggiamente propone la via più lunga ma sicura per Bracchio. Quindi scesi fino alla prima casa di Bracchio, appena oltre parte un anonimo sentiero a destra, che porta nella nostra direzione e che si mantiene costantemente 100 m+ sul fondovalle, il sentiero scende in una valletta con bivio ( Mergozzo a sinistra )noi invece  andiamo a destra guadando il ruscello e con una serie infinita di saliscendi percorriamo quella che poi scoprirò si chiama  "Strada Vicinale del Poncione", che poi è un sentiero non marcato in effetti. Già da un bel pò con il buio pesto, passiamo stranamente in alcune zone con vaste piantagioni di "Bambù", piante esotiche, per cui pensiamo di essere vicini a qualche baita. Alla fine dopo un paio di chilometri il sentiero scende in uno slargo nel bosco, e alla luce delle frontali vediamo la chiesetta di Sant'Andrea. Facciamo un ultimo sforzo e risaliamo la scalinata che porta alla chiesetta 223 m. In breve da qui siamo a Candoglia dove abbiamo iniziato.

Tourengänger: Antonio59 !


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Kommentare (2)


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Gesendet am 23. Dezember 2022 um 18:08
ciao, dove hai recuperato l'informazione sul toponimo "Poncione?
escludo categoricamente che in zona sia presente tale toponimo, sarò una invenzione recente di qualche buontempone
AC

Antonio59 ! hat gesagt: RE:
Gesendet am 26. Dezember 2022 um 20:38
Ma ne sei proprio sicuro ?
Se apri OpentopoMap e ingrandisci sul sentiero appare il toponimo.
Stessa cosa con OpenstreetMap.
Se poi vai sul catasto sentieri della Est Monte Rosa alla voce A00v viene fuori ancora questo toponimo.
Boh saranno tutti ubriachi, ma io non ho inventato niente.
https://percorsi.estmonterosa.it/a/A00v.pdf
Ciao
Antonio


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