Monte Faiè 1352 e Corte Buè 888 da Bracchio

Da Bracchio 310 parcheggio ingresso paese. 
Si passa dalla chiesa e con bella mulattiera si va verso est all'Alpe Boscopiano, qui bisognava andare a sinistra a prendere il sentiero marcato ( che da Bracchio stava più alto ), ma noi invece, giusto per complicarci la vita, su in verticale tra prati , boscaglia e rovi, fino a prendere il sentiero ufficiale in alto. E con questo su alla Cappella di Erfo 662, dove passa la strada per Ruspesso. Entriamo tra le baite di Erfo e tagliando poi gran parte dei tornanti, su sentiero segnalato, arriviamo a Ruspesso, salendo tra le baite dell'Alpe ( niente segnali ) andiamo a prendere il costone Sud-est, che deciso e ripido ci porterà direttamente in vetta al Monte Faiè 1352.
Verso Ovest di cresta scendiamo all'Alpe Pianezza.
Qui seguendo l'istinto di ravanatori, ci buttiamo nella bella faggeta a nord, e cercando i passaggi più opportuni, perdiamo ben 300 metri di dislivello. Fino ad arrivare al sentiero Ompio-Buè. Da qui a sinistra, si attraversano un paio di vallette e arriviamo al bel villaggio di Corte Buè 888 m. Dove al bivacco Serena seguirà il rito della spaghettata.
Poi facendo un giro per l'alpe andiamo alla grande sedia per qualche foto.
Saliamo il costone verso Ovest, che sale a un nucleo di baite superiore, e proseguiamo ancora verso l'alto su tenue traccia, e poi ancora verso l'alto , lavorando di immaginazione, senza un vero sentiero, ma incrociando quà e là segni di civiltà: carbonere, resti di pilastri di teleferiche.
Infine piegando a sud, senza perdere quota, andiamo ad agganciare la mulattiera Buè-Colma di Vercio nel suo tratto finale. Dalla Colma di Vercio 1255, la discesa e rapida e ripida fino a Vercio. Ma all'eremo perdiamo la tramontana. E ravaniamo sul fianco sinistro della chiesa, ingannati da un segno bianco-rosso. Risaliti a prendere la retta via, scendiamo veloci passando da Curghei, arriviamo a Bracchio dove riusciamo a perderci tra il labirintico paesino, ma alla fine arriviamo alla meta.