Corno Stella (2620 m)

Per venire incontro ad una coppia di amici veneti, concordiamo una cima nella bergamasca. Sarà Elena a scegliere in pochi minuti il Corno Stella, un 2000 della Val Brembana, molto panoramico e molto gettonato. Pare essere un MUST.
 
Ricercando qualche info nel web capito su una pagina di ciclismo, pare molti ciclisti salgano a Foppolo da Lenna in sella alla loro due ruote. Perché no? Presto il mattino, io e Raffaele, lasciamo l'auto all'inizio del paese di Lenna e saliamo in bicicletta alla piazzetta davanti la chiesa di Foppolo. Una salita non impegnativa (pendenza media 5%) ma comunque con i suoi 21 km, su asfalto a tratti rovinato. La strada non è mai stretta e a quest'ora incontriamo davvero poche macchine e nessun altro ciclista. Passiamo per il paese di Branzi e la grande cascata alle sue spalle, bellissimo! Noto anche all'inizio del paese Valleve, un grosso sasso triangolare dipinto, trasformato in una montagna sulla quale salgono degli alpinisti. Su questo una bellissima frase: " Ogni uomo ha il suo Everest". Il giorno dopo scopriremo che proprio sabato, a quel sasso, c'era Simone Moro per porre la sua firma.


 
Una volta scesi in bicicletta e sistemati, ci troviamo con Elena e Davide per salire a Foppolo, raggiungendo il parcheggio dell'Albergo K2, alla base degli impianti di risalita.
 
La strada carrozzabile, a fianco dell'albergo, ci porta al Passo della Croce. Affrontiamo con il cuore in gola una rampa cementata fino a raggiungere il Rifugio Montebello, chiuso. Dietro quest'ultimo parte il sentiero, ora più pianeggiante, diretto al Lago Moro. Ci concediamo una pausa davanti questo specchio d'acqua scuro. Riprendiamo il nostro tragitto, salendo a destra del lago, guadagnando sempre più quota. Salendo la vista si apre sulle cime dei 4000 del Rosa e della Svizzera. Proseguiamo sulla larga e semplice cresta in direzione E, fino a raggiungere la panoramica cima del Corno Stella. Seppur in lontananza si possono ammirare i monti valtellinesi e le sue valli e la catena alpina. Impossibile non individuare il Pizzo Badile!
 
Ci appisoliamo una ventina di minuti, ed al risveglio ci ritroviamo in mezzo ad una fredda nebbia. Ripercorriamo il sentiero a ritroso fino al Lago Moro. La temperatura qui è di qualche grado più alta e decidiamo di prendere la deviazione suggerita in quasi tutte le descrizioni che si trovano nel web. Saliamo per il pendio erboso a sinistra del lago (sentiero 204A) fino al Passo di Val Cervia. Svoltiamo di 90° passando dalla cima di Val Cervia, pochi metri dall'omonimo passo. Scendiamo per sentiero in parte roccioso e passiamo oltre una "spaccatura" rocciosa lasciando sulla nostra destra la cresta che porta al Monte Toro. Seguiamo il sentiero che passa poco distante dal Lago di Montebello, poi dal Lago delle Foppe, ed infine al Lago delle Trote, perdendo gradualmente quota. Dal Lago delle Trote è possibile seguire il sentiero in direzione W per allungare parecchio l'anello. Noi optiamo per il percorso più breve, cioè in direzione SE fino al Rifugio Montebello. Da qui, senza prendere la strada sterrata percorsa all'andata, scendiamo direttamente per il pendio erboso sotto gli impianti della seggiovia, fino a riprendere la strada nell'ultimo tratto fino all'auto.