Hoch Geissberg 2395 m

Oggi in compagnia di Roman.

A causa del traffico mattutino arriviamo alla stazione intermedia della funivia Brüsti poco dopo le 8 e quindi abbiamo dovuto attendere la corsa successiva. L’aria è decisamente freschina! All’arrivo a monte gli alpigiani ci attendevano … o meglio attendevano la funivia su cui eravamo per poter caricare le molte forme di formaggio che sarebbero poi scese a valle.

Poco prima delle 09:00 ci siamo messi in marcia per scendere al piccolo lago di Waldnacht. Lì il sentiero per l'Hoch Geissberg è ben segnalato e immediatamente ripido.  Dopo le piogge degli ultimi giorni, il terreno era un po’ umido nel bosco, ma dal Geissberggrätli era  asciutto.  Qui abbiamo fatto una prima pausa alla croce, un tempo dalla croce si proseguiva e su una specie di passerella e si superava un intaglio nelle rocce. La passerella non c’è piu’, al suo posto una scaletta porta allo spiazzo dove ci sono delle panchine.

Si prosegue lungo il crinale sempre ben segnalato. Incontriamo la prima neve, un signore giunto a Geissbergrätli dopo di noi, ci sorpassa. Roman è un po’ affaticato e mi invita a proseguire senza attenderlo, lui mi avrebbe seguito piu’ lentamento ed eventualmente avrebbe rinunciato alla vetta.  Dopo qualche riflessione ho deciso di acconsentire. Non è stata facile la salita perché molti segnavia erano ricoperti dalla neve. Sempre con uno sguardo in avanti e uno indietro a “controllare” Roman sono salita piuttosto velocemente, sorpassando il signore che sembrava piuttosto contrariato dalla presenza della neve e dalle difficoltà, tanto che anche lui ad un certo punto ha preferito tornare sui suoi passi e scendere.

Sono andata oltre, non mi sarebbe mancato molto alla vetta, ma non avevo più la visibilità di dove fosse Roman e non ero tranquilla; quindi, sono tornata indietro.  Avevo nello zaino i ramponi e le ghette, i guanti li avevo già indossati; quindi, non sarebbe stato un problema proseguire, solo il mio istinto era contrario. In montagna è meglio dargli retta!

Raggiunto Roman scendiamo e ci fermiamo nuovamente alla croce per il pranzo. Come sempre scendere è uno strapazzo per le ginocchia. Arrivati al laghetto decidiamo di seguire le indicazioni per Chraien 25 minuti giro ad anello, ma a cosa fosse riferito il giro ad anello non l’abbiamo capito, poco prima del Sennenstein, dopo l’Alpe Waldnacht, siamo tornati indietro. Solo ora, scrivendo e riguardando ho capito quale sarebbe stato il giro, peccato non aver visto l'imbocco del sentiero , forse era nascosto dalle motopale  presenti.

Alla funivia, tre passeggeri insoliti, due vitellini ed un gatto, hanno avuto la precedenza!

Finalmente di nuovo in compagnia di Roman, sempre di piacevole compagnia, inoltre con lui “Peak finder” non serve!
 
Il meteo di oggi ci ha regalato una giornata stupenda con un panorama a 360 gradi eccezionale anche senza la "cima".