Cima Costa del Dosso m. 2490
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...........oggi si va nell'Alta Val Bognanco, ed una volta raggiunta Bognanco e superate le terme, si sale fino a San Bernardo, dove inizia il nostro itinerario dopo aver posteggiato l'auto nel parcheggio di fronte all'Oratorio.
Calzati gli scarponi, partiamo sulla via che porta al Rifugio Dosso ma, prima di arrivare al rifugio, troviamo sulla destra i cartelli indicatori per i laghi del Paione e successivamente quelli per i Fortini del Battaglione Intra e per la Cima del Dosso. Seguiamo i cartelli così come ci appaiono in sequenza, e dopo esserci inerpicati nella pineta
raggiungiamo l'Alpe Paione, superiamo le baite dell'Alpe, scambiamo due parole con delle signore intente nei loro lavori presso un rifugio privato, poi poco più avanti, tra lastroni di pietra e formazioni rocciose troviamo i fortini militari che vennero utilizzati per l'addestramento degli Alpini del Battaglione Intra. Dopo un breve giro tra i sassoni per visitare i resti di queste postazioni, abbiamo ripreso la salita sulla pietraia seguendo prima una traccia di sentiero e successivamente degli omini di pietra che fungono da segnavia fino alla Cima del Dosso a m. 2490. Il percorso dopo i fortini è libero, non ci sono segnavia Cai, comunque si segue bene grazie ai numerosi omini di pietra costruiti dagli escursionisti fino alla vetta, rimane comunque un luogo impervio e da affrontare sempre con il terreno asciutto. L'ultima parte della salita è da fare con attenzione, è caratterizzata da grosse lastre di roccia, il sentiero si svolge sulla destra , rimanendo in posizione panoramica sui laghi del Paione ed offrendo un bello spettacolo sulla valle. La Cima della Costa del Dosso è contrassegnata da un bell'omone, visibile già da metà montagna, giunti in vetta il panorama è maestoso sull'Alta Val Bognanco, sul lago di Ragozza, di Monscera e su quello di Arza. La vista oggi è veramente nitida e l'occhio può spaziare indisturbato tra il Monte Rosa e la Capanna Margherita, al Corno Cistella-Diei, dal Pizzo Giezza al Camoscellahorn e seguendo la valle del Monscera vediamo anche il Rifugio Gattascosa affollato dagli escursionisti. Pausa spuntino ed effettuiamo il ritorno scendendo per la stessa via di salita fino al posteggio.
Escursione molto panoramica e con una giornata da incorniciare..
ciao e alla prossima
Calzati gli scarponi, partiamo sulla via che porta al Rifugio Dosso ma, prima di arrivare al rifugio, troviamo sulla destra i cartelli indicatori per i laghi del Paione e successivamente quelli per i Fortini del Battaglione Intra e per la Cima del Dosso. Seguiamo i cartelli così come ci appaiono in sequenza, e dopo esserci inerpicati nella pineta
raggiungiamo l'Alpe Paione, superiamo le baite dell'Alpe, scambiamo due parole con delle signore intente nei loro lavori presso un rifugio privato, poi poco più avanti, tra lastroni di pietra e formazioni rocciose troviamo i fortini militari che vennero utilizzati per l'addestramento degli Alpini del Battaglione Intra. Dopo un breve giro tra i sassoni per visitare i resti di queste postazioni, abbiamo ripreso la salita sulla pietraia seguendo prima una traccia di sentiero e successivamente degli omini di pietra che fungono da segnavia fino alla Cima del Dosso a m. 2490. Il percorso dopo i fortini è libero, non ci sono segnavia Cai, comunque si segue bene grazie ai numerosi omini di pietra costruiti dagli escursionisti fino alla vetta, rimane comunque un luogo impervio e da affrontare sempre con il terreno asciutto. L'ultima parte della salita è da fare con attenzione, è caratterizzata da grosse lastre di roccia, il sentiero si svolge sulla destra , rimanendo in posizione panoramica sui laghi del Paione ed offrendo un bello spettacolo sulla valle. La Cima della Costa del Dosso è contrassegnata da un bell'omone, visibile già da metà montagna, giunti in vetta il panorama è maestoso sull'Alta Val Bognanco, sul lago di Ragozza, di Monscera e su quello di Arza. La vista oggi è veramente nitida e l'occhio può spaziare indisturbato tra il Monte Rosa e la Capanna Margherita, al Corno Cistella-Diei, dal Pizzo Giezza al Camoscellahorn e seguendo la valle del Monscera vediamo anche il Rifugio Gattascosa affollato dagli escursionisti. Pausa spuntino ed effettuiamo il ritorno scendendo per la stessa via di salita fino al posteggio.
Escursione molto panoramica e con una giornata da incorniciare..
ciao e alla prossima
Tourengänger:
G&R-dragonfly

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