Ansa di Castelnovate (tra rovi e spine a badilate...)

Descrizione: l‘Ansa di Castelnovateè il più grande meandro del fiume Ticino, dove la naturale evoluzione del fiume ha creato una caratteristica forma ad "S", nella quale per un tratto le acque scorrono da sud a nord, in direzione opposta a quella solita. Le acque sono circondate da una vegetazione ricca e varia e i sentieri, non sempre ben segnalati, sono in alcuni punti impegnativi a causa di brevi tratti ripidi dove bisogna fare attenzione a sassi, radici e rami, ma gli scenari che si aprono sul fiume sono molto suggestivi (definizione tratta da internet).

Commenti: durante la festività del 25 aprile avevo fatto con Mario questo percorso, partendo però dalla chiesetta di Santa Maria in Binda (Nosate) e tagliando per Castelnovate a metà ansa e, ricordando che ci era molto piaciuto, oggi ho deciso di ripercorrerlo partendo però direttamente da casa.
Prevedendo un giro di buon kilometraggio (descritto nelle foto successive), ho preferito per tutta la prima parte percorrere piste ciclabili ben pavimentate, ad eccezione del tratto sterrato tra Nosate ed Oleggio (lungo il Naviglio Vecchio).
Arrivato alla diga del Panperduto ho iniziato il mio viaggio a ritroso, con l’intento di percorrere integralmente l’Ansa di Castelnovate, confidando nella conoscenza del percorso maturata nella precedente uscita.
Ed  in effetti non  ho avuto problemi nell’individuare il percorso (anche perché oggi avevo con me due navigatori, il mitico Garmin e la nuova applicazione OruxMaps), ma questa volta ho dovuto fare i conti con la vegetazione molto cresciuta rispetto a 45 gg fa e questo mi ha creato qualche problema.
Durante l’avvicinamento all’ansa ho anche avuto una “piccola” caduta quasi da fermo alla fine di una breve ma ripida discesa, ma niente di che, tanto che sono subito ripartito dopo una veloce medicazione per un' abrasione al gomito.
Devo dire che la percorrenza dei sentieri dell’ansa mi ha messo a dura prova, vuoi per la vegetazione (rovi e spine a profusione ai quali ho lasciato un po’ di pelle) e vuoi per il percorso molto tecnico in alcuni punti; tutto questo ovviamente è stato mitigato dalla bellezza dei luoghi e dall’ambiente naturale che si attraversa, veramente molto selvaggio e coinvolgente: sono sempre stato accompagnato nella mia pedalata dal canto degli uccelli più disparati, che spesso ho potuto vedere anche da molto vicino, una vera immersione nella natura.
L’altra particolarità di questa uscita è stata la presenza lungo quasi tutto il percorso di numerosi corsi d’acqua, che danno sempre un tocco in più all’ambiente.
I dati rilevati dai navigatori: lunghezza del percorso 96,81 km; durata della pedalata effettiva 5h 11’ 21”; v. media 18,51 km/h; v. max32,85 km/h; calorie spese 2776; dislivello 818 m.