Val Bavona | Teciom e altre Storie
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Escursione nel fondovalle per vedere qualche meritevole "singolarità" del territorio, normalmente escluse dalla visita durante il percorso del tradizionale Sentiero delle Terre.
Si inizia a San Carlo, salendo in circa 20 min. al Corte di Fondo dell'Alpe Sevinera, il Corte della Baneta, recentemente restaurato dalla FVB : per chi lo conosceva in versione "inboscata" la versione attuale del sito è abbastanza impressionante; all'interno della cascina, a foggia di museo, manufatti della tradizione contadina. Lungo il sentiero, finalmente segnalate, le pitture rupestri di Sgruscia. A valle della chiesa di Gannariente risalta l'enorme macigno delle streghe. A Sonlerto, in località Campagna, si prende la stradina sterrata che in direzione NNE entra tra i massi della frana di Gannariente : si visita prima lo splugo Campagna e quindi la Ciossa d'la Tea, lo splugo icona della Valle. Adiacente alla Ciossa, la visita al primo dei tre impressionanti prati pensili restaurati dalla FVB, il prato pensile So-PP39. Scendendo ai margini dell'argine del fiume, appena a monte del Grotto Bavona, si ritrova il prato pensile So-PP19, con bellissima scala di accesso e il ripiano superiore formato con tre muri sovrapposti. Si attraversa quindi il fiume Bavona e verso E si trova infine il terzo bellissimo prato pensile So-PP46, accessibile mediante una placca inclinata (facile, con corda) e con un notevole muraglione sul lato nord-ovest; sul ripiano superiore, un piccolo castello di rocce con uno splugo. A Fontanellata, sul limite della strada, ci sono i due massi detti Balom di Frènc e Balom di Rös, entrambi con singolari fessure, una piccola piccola, una grossa grossa ... Tra Sonlerto e Ritorto all'altezza di una sbarra che limita accesso a una sterrata laterale si sale 10 min. nel bosco fino al sito del Teciom : se si fa finta di non vedere le vie artificiali di arrampicata, l'impressione che suscita il "tettone" di roccia è notevolissimo. A Fontana, oltre al noto sasso inciso se si attraversa il fiume Bavona sul caratteristico ponte di pietra e si segue il sentierino della sponda destra orografica per 15 min ca. si raggiunge il bellissimo splugo del Chiall; rispetto a una decina di anni fa il sentiero è pulito ed evidente, e lo splugo non ha piu' la porta di ingresso (si puo pertanto entrare); sempre considerato uno dei piu belli della Valle. Tra Mondada e Cavergno, infine, breve sosta alla cappelletta della Varda : passando in macchina si vede sempre ma non si guarda mai.
Si inizia a San Carlo, salendo in circa 20 min. al Corte di Fondo dell'Alpe Sevinera, il Corte della Baneta, recentemente restaurato dalla FVB : per chi lo conosceva in versione "inboscata" la versione attuale del sito è abbastanza impressionante; all'interno della cascina, a foggia di museo, manufatti della tradizione contadina. Lungo il sentiero, finalmente segnalate, le pitture rupestri di Sgruscia. A valle della chiesa di Gannariente risalta l'enorme macigno delle streghe. A Sonlerto, in località Campagna, si prende la stradina sterrata che in direzione NNE entra tra i massi della frana di Gannariente : si visita prima lo splugo Campagna e quindi la Ciossa d'la Tea, lo splugo icona della Valle. Adiacente alla Ciossa, la visita al primo dei tre impressionanti prati pensili restaurati dalla FVB, il prato pensile So-PP39. Scendendo ai margini dell'argine del fiume, appena a monte del Grotto Bavona, si ritrova il prato pensile So-PP19, con bellissima scala di accesso e il ripiano superiore formato con tre muri sovrapposti. Si attraversa quindi il fiume Bavona e verso E si trova infine il terzo bellissimo prato pensile So-PP46, accessibile mediante una placca inclinata (facile, con corda) e con un notevole muraglione sul lato nord-ovest; sul ripiano superiore, un piccolo castello di rocce con uno splugo. A Fontanellata, sul limite della strada, ci sono i due massi detti Balom di Frènc e Balom di Rös, entrambi con singolari fessure, una piccola piccola, una grossa grossa ... Tra Sonlerto e Ritorto all'altezza di una sbarra che limita accesso a una sterrata laterale si sale 10 min. nel bosco fino al sito del Teciom : se si fa finta di non vedere le vie artificiali di arrampicata, l'impressione che suscita il "tettone" di roccia è notevolissimo. A Fontana, oltre al noto sasso inciso se si attraversa il fiume Bavona sul caratteristico ponte di pietra e si segue il sentierino della sponda destra orografica per 15 min ca. si raggiunge il bellissimo splugo del Chiall; rispetto a una decina di anni fa il sentiero è pulito ed evidente, e lo splugo non ha piu' la porta di ingresso (si puo pertanto entrare); sempre considerato uno dei piu belli della Valle. Tra Mondada e Cavergno, infine, breve sosta alla cappelletta della Varda : passando in macchina si vede sempre ma non si guarda mai.
Tourengänger:
GM
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