Anello Ravecchia, Prada, Motto della Croce

Cinque anni fa salii con Anna da Ravecchia a Prada, villaggio medioevale abbandonato nel XVII secolo. Allora era a malapena visibile sommerso com'era dalla vegetazione. Sapevo che esisteva un progetto per restaurarlo. Propongo a Francesca la salita al panoramico Poggio della Croce percorrendo un anello che passi da Prada. Partiamo alle 7,30 da Varese e poco più di un'ora dopo siamo a Ravecchia di fronte alla chiesa di San Biagio, scarponi ai piedi visitiamo la bella chiesa quindi partiamo. Raggiungiamo l'ospedale dai cui pressi parte la via Monti di Prada. È una mulattiera acciottolata che sale fra castagni secolari. Il percorso è disseminato di viole ed a tratti si aprono magnifici scorci sul Pizzo di Claro, sul Gaggio, le altre montagne intorno e sulla sottostante Bellinzona. Ai Monti di Artore facciamo una sosta, ripartiamo e poco sopra, complice un segnavia scolorito, non vediamo la deviazione a quasi 180° e proseguiamo invece su una larga traccia che prosegue in falsopiano fino ad un tornante, consultando la carta ci accorgiamo dell'errore, il proseguio del largo sentiero però dopo il tornante, dovrebbe riportarci sul sentiero giusto per cui proseguiamo. Il sentiero però, finora largo e ben tracciato, diviene sempre più stretto fino a superare alcune roccette esposte ed un paio di impluvi ben inclinati. Superato questo tratto il sentiero ridiviene tranquillo e presto si ricongiunge al sentiero che avevamo perso. In breve siamo in vista della croce della cima. Vi è anche un tavolo con due panche...è mezzogiorno per cui decidiamo di fare qui la nostra sosta pranzo. Il panorama intorno è a 360° e la giornata tersa ce lo fa apprezzare in tutta la sua bellezza. Un po' di foto e siamo pronti alla discesa, siamo curiosi di vedere dove abbiamo sbagliato percorso. Scendiamo ed in breve siamo nel punto incriminato, in effetti il segnavia è scolorito, parzialmente coperto da aghi di pini e stamane, a differenza di ora, era pure in ombra. Vabbè, niente di grave, proseguiamo in discesa finchè giunti ad un bivio decidiamo di compiere un anello per cui ci avviamo verso i Monti della Zota. Seguiamo quindi un bel sentiero che ci porta ad un nucleo di case servito da una strada asfaltata. C'è anche un grotto con terrazza panoramica...un caffè ci vuole!
Ripartiti seguiamo il sentiero che ci riporta a Prada, ora ben illuminata dal sole e maggiormente apprezzabile. In breve seguendo la magnifica mulattiera percorsa stamane siamo di ritorno a Ravecchia.

Difficoltà: l'intero percorso è classificabile al massimo come T2 fatta eccezione per il breve tratto da noi percorso sull'involontaria deviazione, questi è classificabile come T3 con tempo asciutto.