Cima d'Ometto Mt. 1911
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....l’escursione di oggi è stata preceduta da una settimana di forte indecisione sulla meta da raggiungere… non che questo per i "ralphmalph" sia una novità… ma questo inverno scarsissimo di neve ha reso le cose ancora più difficili...!!!
Nel fine settimana ci sentiamo con Roberto e le mete proposte cambiano di giorno in giorno…
Ed ecco che ci ritroviamo con lui all’uscita dell’autostrada di Ghemme/Romagnano Sesia.. secondo i programmi avremmo dovuto caricare Roberto sulla nostra auto con meta ciaspolata a Riale....
Ma dopo i saluti e le prime chiacchere ecco che si insinua un dubbio: per Riale abbiamo ancora circa due ore di strada in macchina e il dislivello che abbiamo programmato di fare con le ciaspole è di 800 metri… non sarebbe meglio andare alla cima d’Ometto…in Valsesia..???? La strada in macchina si ridurrebbe notevolmente… mentre possiamo aumentare il dislivello… tutti concordi.. anche se alla sottoscritta è dispiaciuto parecchio lasciare le ciaspole in macchina … unica consolazione che anche a Riale la neve non è sicuramente come negli altri anni…e poi sarebbe un ritorno in Valsesia …dopo anni di assenza.
Abbiamo lasciato la macchina in località Pila, vicino all'antico ponte sul Sesia, sulla strada della sponda destra o delle seggiovie.
Quello che subito abbiamo notato con nostro grande dispiacere è lo stato in cui è ridotto il fiume Sesia…un rigagnolo……….
Una buona mulattiera attraversa dapprima prati e boschi, bellissime le fioriture di primule selvatiche.
Salendo in mezzo ai faggi, si superano i casolari dell'Alpe Pianello e si perviene alle baite dell'Alpe Dughero, su una delle quali vi è un bell' affresco.
Lasciato questo alpeggio abbandonato, la mulattiera si affianca alla pista di sci seguendola a tratti, poi continua nel bosco.
Personalmente inizio a soffrire un po’ il caldo, che con il passare del tempo inizia a farsi sentire.. non dimentichiamo che l’abbigliamento prevedeva un’escursione a quote ben più alte…
Si passa a Pian Rastò, si attraversa il rio Pianaccia, si risale il versante opposto per passare a valle dell'alpe omonima.
Si attraversa poi in diagonale il prato dell'Alpe Ruscà e qui ci portiamo a valle della seggiovia del Bimella, dove i tecnici stanno facendo lavori di manutenzione.
Da qui attraverso il sentiero ci portiamo più in alto rispetto alla chiesetta della Madonna della Neve, non avevamo calcolato l’attraversamento di alcune piste.. o meglio strisce di neve, dove comunque qualcuno stava sciando.
Ci portiamo così sulla cresta del monte Camparient e proseguiamo sulla dorsale fino a raggiungere il Bimella, da qui si segue il filo di cresta che si verticalizza e con svolte raggiunge la Cima d'Ometto.
Una piramide quadrangolare fatta con pietre, su cui svetta una croce di ferro, dà il nome alla cima. A qualche metro dalla sua base vi è una specie di dolmen.
Magnifica vista sul Monte Rosa, bella anche l’alpe Mera.. peccato per gli impianti....
Diciamo però che anche alla fine la giornata non è stata delle migliori… abbiamo trovato il caseificio alta Val Sesia chiuso… mi auguro per turno settimanale…e non per altri motivi….
Per fortuna ci ha pensato Roberto che ci ha portato alcuni formaggi che acquista a Torino nel suo negozio di fiducia…sempre ottimi!!!!!
E adesso speriamo che nevichi…. non è mai troppo tardi….!!!!
Nel fine settimana ci sentiamo con Roberto e le mete proposte cambiano di giorno in giorno…
Ed ecco che ci ritroviamo con lui all’uscita dell’autostrada di Ghemme/Romagnano Sesia.. secondo i programmi avremmo dovuto caricare Roberto sulla nostra auto con meta ciaspolata a Riale....
Ma dopo i saluti e le prime chiacchere ecco che si insinua un dubbio: per Riale abbiamo ancora circa due ore di strada in macchina e il dislivello che abbiamo programmato di fare con le ciaspole è di 800 metri… non sarebbe meglio andare alla cima d’Ometto…in Valsesia..???? La strada in macchina si ridurrebbe notevolmente… mentre possiamo aumentare il dislivello… tutti concordi.. anche se alla sottoscritta è dispiaciuto parecchio lasciare le ciaspole in macchina … unica consolazione che anche a Riale la neve non è sicuramente come negli altri anni…e poi sarebbe un ritorno in Valsesia …dopo anni di assenza.
Abbiamo lasciato la macchina in località Pila, vicino all'antico ponte sul Sesia, sulla strada della sponda destra o delle seggiovie.
Quello che subito abbiamo notato con nostro grande dispiacere è lo stato in cui è ridotto il fiume Sesia…un rigagnolo……….
Una buona mulattiera attraversa dapprima prati e boschi, bellissime le fioriture di primule selvatiche.
Salendo in mezzo ai faggi, si superano i casolari dell'Alpe Pianello e si perviene alle baite dell'Alpe Dughero, su una delle quali vi è un bell' affresco.
Lasciato questo alpeggio abbandonato, la mulattiera si affianca alla pista di sci seguendola a tratti, poi continua nel bosco.
Personalmente inizio a soffrire un po’ il caldo, che con il passare del tempo inizia a farsi sentire.. non dimentichiamo che l’abbigliamento prevedeva un’escursione a quote ben più alte…
Si passa a Pian Rastò, si attraversa il rio Pianaccia, si risale il versante opposto per passare a valle dell'alpe omonima.
Si attraversa poi in diagonale il prato dell'Alpe Ruscà e qui ci portiamo a valle della seggiovia del Bimella, dove i tecnici stanno facendo lavori di manutenzione.
Da qui attraverso il sentiero ci portiamo più in alto rispetto alla chiesetta della Madonna della Neve, non avevamo calcolato l’attraversamento di alcune piste.. o meglio strisce di neve, dove comunque qualcuno stava sciando.
Ci portiamo così sulla cresta del monte Camparient e proseguiamo sulla dorsale fino a raggiungere il Bimella, da qui si segue il filo di cresta che si verticalizza e con svolte raggiunge la Cima d'Ometto.
Una piramide quadrangolare fatta con pietre, su cui svetta una croce di ferro, dà il nome alla cima. A qualche metro dalla sua base vi è una specie di dolmen.
Magnifica vista sul Monte Rosa, bella anche l’alpe Mera.. peccato per gli impianti....
Diciamo però che anche alla fine la giornata non è stata delle migliori… abbiamo trovato il caseificio alta Val Sesia chiuso… mi auguro per turno settimanale…e non per altri motivi….
Per fortuna ci ha pensato Roberto che ci ha portato alcuni formaggi che acquista a Torino nel suo negozio di fiducia…sempre ottimi!!!!!
E adesso speriamo che nevichi…. non è mai troppo tardi….!!!!
Tourengänger:
ralphmalph

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Kommentare (4)