Monte della Cingora 1731 Cresta del Vallar e Cima del Palo 2085


Publiziert von Antonio59 ! , 24. Januar 2022 um 23:08.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum:23 Januar 2022
Wandern Schwierigkeit: T6 - schwieriges Alpinwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 9:00
Aufstieg: 1583 m
Abstieg: 1457 m
Strecke:14,3 km Sentieri in buono stato fino a Cingora, Più sù fino a quota 1600 circa ancora marcati, poi più nulla e fino a 1731 del Monte della Cingora T3+ da qui al cavetto T4+ più sopra T6
Zufahrt zum Ausgangspunkt: Usciti a Piedimulera dalla superstrada. San Carlo si raggiunge lungo la strada di Macugnaga, appena oltre Pontegrande
Zufahrt zum Ankunftspunkt:Idem
Kartennummer:CNS 25.000

Da San Carlo 560 (vicino Vanzone), si parte dal parcheggio sulla strada della valle, proprio sotto la chiesa. saliamo per le scale a fianco della chiesa e arrivati a una bella piazzetta con un lavatoio circolare davvero notevole. Ancora su per i vicoli si esce verso l'alto su mulattiera che ci porta in breve al paesino di Pianezza 664 m ( fin qui anche in auto ). Con una bella mulattiera arriviamo all'Oratorio della Madonna del Ronco 874 e più sù all'Alpe Cà Nova 1151 ( manco a dirlo, messa proprio male ) solo ruderi. Quindi infine arriviamo al panoramico Alpe Cingora 1283 m. Molto ben curato, il bivacco è chiuso a chiave, ci sono dei numeri di telefono, evidentemente solo su prenotazione, ma non è per quello che siamo qui. Usciamo dall'alpe verso nord, e il bel sentiero si lascia percorrere in piano, facendoci sbagliare. Infatti 200 metri prima c'era un cartello che indicava di salire nel bosco ripido, per Vallar. Saliamo nella faggeta aiutati dai segni, che porta più sù a percorrere una dorsale panoramica. A 1600 m circa i segnavia spariscono del tutto. Ma noi proseguendo sulla traccia di cresta e senza problemi, arriviamo alla croce del Monte della Cingora 1731 m. Scendiamo a una sella dove compare il cartello che indica di traversare all'Alpe Vallar ( ma il versante destro è pieno di neve e ghiaccio ), si continua a salire di cresta e scavalchiamo un'altra cimetta un pò più alta. Sempre più ripida si fa la salita e la traccia più inconsistente nell'erba Isiga ( Nardis Stricta ), Passiamo dalla quota 1864 e poco dopo si para davanti un ostacolo insormontabile. Samuele già pensa di mollare, il salto è quasi verticale con erba. Ma a sinistra si intuisce una rampa rocciosa, vado in avanscoperta, e in effetti dietro l'angolo c'è una rampa inclinata con pochi. Salgo un risalto per guardare meglio e vedo un cavetto d'acciaio che penzola, che però non parte dalla base. Risaliamo più fiduciosi ( il cavetto è proprio minimo, quasi del diametro delle stringhe delle scarpe, ma è d'acciaio almeno ), nel tratto successivo troviamo anche una corda.  Saliamo ancora un pezzo, sempre cercando di tenere il filo di cresta onde evitare la neve ghiacciata a destra, fin sui 1980 m circa, dove vediamo addirittura un segno biancorosso su una roccia. Qui facciamo pausa pranzo. In alto sopra di noi, si vede una cima con un palo alto circa 4 metri in acciaio, il pendio è molto ripido. sarà il nostro obbiettivo, invece il Pizzo Vallar sembra molto lontano ancora e non abbiamo più tempo. Samuele lascia lo zaino e sale solo con la sua inseparabile macchina fotografica. La salita è da pesare passo per passo, è molto ripido ed è orientato a est, quindi appena a destra saremmo nel versante nord, e la neve ghiacciata è quasi peggio dell'erba scivolosa, io tiro fuori i ramponi, ma Sam li ha abbandonati con lo zaino, infine lui molla, mentre io con somma cautela, risalto dopo risalto arrivo al palo e alla sua Cima 2085m. Per oggi può bastare, da qui al pizzo Vallar sembra facile, ma è davvero tardi per la stagione. Quindi scendo con moltissima cautela e più sotto mi permetto anche di stare un pò di più nella neve visto che ho i ramponi. Ripercorriamo a ritroso tutto il percorso dell'andata, rifacendo anche delle piccole salite alle cimette già attraversate.  Tornati a Cingora 1283, decidiamo di scendere su Barzona allungando il percorso, il buio non fa più paura su questi sentieri in basso. Passiamo dall'Alpe Cresta e dalla Madonna del Sassello 951, dove diventa buio e sbucano alle nostre spalle 2 escursionisti stracarichi. Che poi scopriremo essere 2 cercatori di oro. In discesa transitiamo anche da Pavù e infine siamo a Barzona 688. Nel frattempo eravamo diventati amici dei cercatori, che gentilmente ci offrono un passaggio, cossicchè abbiamo risparmiato un ora di cammino fino a San Carlo. La difficoltà T6 è riferita solo al tratto finale, al di sopra della quota 1864, è cioè dalla placca attrezzata in sù fino alla Cima del Palo.

Tourengänger: Antonio59 !


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Kommentare (8)


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emanuele80 hat gesagt:
Gesendet am 26. Januar 2022 um 10:34
Ciao Antonio,
gita molto interessante. L'Anzasca è la mia valle acquisita ma, nonostante abbia salito in passato il Monte della Cingora in veste invernale, non sapevo che avessero parzialmente attrezzato un proseguimento verso il Pizzo Vallar.
Ma il nome Cima del Palo è ufficiale o lo hai inventato perché c'è il palo? :)

Antonio59 ! hat gesagt: RE:
Gesendet am 26. Januar 2022 um 14:04
Ciao Emanuele.
In effetti penso che un sentiero c'era in origine, e anche marcato. Ma secondo me saliva dall'Alpe Vallar in diagonale , fino a toccare per un attimo la costa che abbiamo percorso ( abbiamo visto il segno a 1950 circa ) per poi ritornare nel versante ancora ( ma c'era neve ghiacciata ) per poi infilarsi in un specie di canale ( a metà circa tra la Cima del Palo e il Pizzo Vallar ). Il nome Cima del Palo è inventato da me :)
Se avessi trovato un nome storico sarebbe stato meglio, certo.
Dove si riesce ripristinare i nomi antichi è sempre una buona cosa, purtroppo dopo un secolo di abbandono della montagna, spesso non si riesce neanche a risalire ai nomi degli alpeggi.
Sono d'accordo con te, la Valle Anzasca è una bella valle.
Ciao. Antonio.

Menek hat gesagt:
Gesendet am 27. Januar 2022 um 19:14
molto bello.
Menek

Antonio59 ! hat gesagt: RE:
Gesendet am 31. Januar 2022 um 10:10
Ravano ergo sum. Posti sperduti. Dove abbiamo pure incontrati cercatori d'oro con le palle. Che si sono calati per 200 metri nel torrente per setacciare la sabbia. C'erano 28 miniere d'oro.

fabioadx hat gesagt:
Gesendet am 29. Januar 2022 um 18:58
Ciao Antonio, complimenti bellissima escursione per "palati fini" anche io non sapevo ci fossero delle corde fisse tra il monte della Cingora ed il Vallar, anche perche io li ho fatti ma separatamente salendo il Vallar dalla Val Bianca. complimenti ancora!!

Antonio59 ! hat gesagt: RE:
Gesendet am 31. Januar 2022 um 10:22
Ciao Fabio. Concordo con te, è una zona per palati fini. Anch'io avevo già raggiunto il Pizzo Vallar ma dall'alpe Vallaretto. Quella volte volevo scendere su Cingora ma con la neve il mio amico di allora si è rifiutato di scendere.
Stavolta volevo chiudere il giro, prendendo anche spunto dalla tua relazione, ma purtroppo non ce l'abbiamo fatta, giornata corta e il fatto che Samuele viaggia con le stampelle e ha quindi un passo tranquillo. Ciao. Antonio.

aquila59 hat gesagt:
Gesendet am 6. Februar 2022 um 18:06
bella escursione, si puo proseguire, anche a occhio x il pizzo vallar e ciapé x poi scendere a lavazzero e fare la bella val bianca fino a barzona si prende la mulattiera x pontegrande dopo 5 minuti con cartello si devia x pianezza e san carlo, merita, meglio in primavera, in gamba

Antonio59 ! hat gesagt: RE:
Gesendet am 7. Februar 2022 um 20:09
Si è una bella zona davvero. Si capiva che si poteva proseguire senza problemi verso il Pizzo Vallar, ma era già molto tardi per la stagione e in questa stagione la Val Bianca mi sà che è piena di ghiaccio. E poi il mio amico di escursione ha il suo passo abbastanza lento per via del fatto che gli manca un piede, di più non si poteva fare in una giornata invernale con poca luce. Ciao. Antonio.


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