Pizzo Vallar e Pizzo Torriggia
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Oggi la mia idea è quella di provare a percorrere, sperando che la meteo tiene, un circuito sulle cosiddette “cime minori”…, alle falde del San Martino…, cosicché, pur essendo sicuramente meno interessanti, oltre che panoramiche, dell’illustre vicino, anche loro, almeno per una volta, riescano a riscuotere il giusto diritto di esser nominate… e calpestate…
…e, se voglio un giorno riuscire a completare la collezione delle Ossolane, …una per tutte… questa pare sia proprio la giusta giornata...
San Carlo ore 7.45: Raggiunta la Chiesa proseguo con la mulattiera che, superata la frazione di Pianezza, sale zigzagando tra i castagni alla superiore Madonna del Ronco e quindi all’Alpe Cingora.
Cambiata quota ed esposizione proseguo tra ombrosi faggi lungo la dorsale terminando, con l’esile cresta erbosa, alla Croce dell’Alpe Vallar (quota 1731).
Senza deviare verso l’alpeggio continuo sull’accennata spalla sino al segnalato traverso per il Passo di Vallaretto che conduce al visibile ampio canale alla base del Pizzo Vallar dal quale, direttamente per il ripido pendio erboso, esco sulla tondeggiante sommità giusto a pochi metri dall’ometto di vetta.
Pizzo Vallar ore 10.15: Meno uno… la prima è fatta, ora provo a seguire la cresta… almeno sin dove si può… per mettere piede fermo anche al Ciapè…
Giusto un ometto, neppure posto sulla gobba maggiore, indica l’esistenza del Ciapè…
…ma, se la guida CAI lo cita, s’ha da fare!!!
Con un traverso pianeggiante mi porto al Passo di Vallaretto per iniziare la salita del versante E del Pizzo Torriggia, che in realtà altro non è che il roccioso trittico… turrito… contrafforte S del San Martino.
Nella parte alta c’è qualche passaggio obbligato su roccia, ma non è nulla di difficoltoso (max II) quindi, dal passo, in poco più di un’ora, raggiungo anche la vetta (ometto) del Toriggia.
Pizzo Torriggia ore 12.30: E tre… da qui potrei anche continuare lungo la cresta sino al San Martino, ma i nuvoloni, come del resto previsto, si stanno già gonfiando… meglio evitare.
Sfruttando il canale mi porto sulle sottostanti giavine per tagliare, alla base del San Martino, sino al Bivacco Lamè al Lago Sfondato per tornare da poi a fondovalle, in località Vanzone, con la variante del Lago Grande… e già che ci sono anche con una sortita al Pizzo Lamè… qua è tutto Lamè… e quattro…
San Carlo ore 15.45: Monotona assai… come, senza ski, lo è sempre o quasi … la discesa, con un finale piovoso su Provinciale…
…e anche questa è andata!!!

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