Grignone - Couloir Zucchi
|
||||||||||||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Tipica gita UIAA = "Uhhh Interessante Andiamoci Assolutamente"!
Ho "scoperto" per la prima volta questo angolo delle Grigne solo 2 anni fa, quando feci il Canale W in condizioni strepitose. Sono passati due anni: stessa montagna, stessa parete, stesso periodo, ma condizioni decisamente diverse.
Arriviamo alla Bietti che è già giorno. Il sole illumina il massiccio del Monte Rosa coi suoi tenui raggi mattutini, mentre un'arietta frizzante ci accompagna durante l'avvicinamento. Rispetto a 2 anni fa i pendii sono spogli del loro soffice mantello bianco, quasi non sembra nemmeno di essere in inverno. Brevissima pausa, giusto per individuare il canale esatto e prendere dei punti di riferimento per districarci in quel labirinto di canali che è l'ovest del Grignone, e poi ripartiamo spediti. Veloci raggiungiamo l'attacco della nostra meta: il Couloir Zucchi. Sotto ai nostri ramponi la neve fa un invitante rumorino: GNIC GNIC GNIC... I presupposti sembrano più che ottimi. Il canale è decisamente magro: tratti più appoggiati si alternano a tratti più ripidi e ghiacciati dove i polpacci urlano vendetta (come sempre del resto). Senza quasi rendercene conto, raggiungiamo gli ultimi 30m rocciosi. Il Fede sale come un gatto e, in un men che non si dica, ha già allestito la sosta per recuperare il sacco di patate (alias me). Con stile orribile e faticando come non mai (le mie picche e i miei ramponi non vogliono proprio andare d'accordo con la roccia) lo raggiungo, e in breve siamo in vetta.
Felicità alle stelle!!!Le montagne di casa... solo loro sanno regalare certe emozioni!
Dal parcheggio in località Vo del Moncodeno (q. 1430 m), inoltrarsi nel bosco e, con un traverso abbastanza pianeggiante, seguire il sentiero per il Rifugio Bogani. Alla q. 1590 m circa, si incontra un bivio: abbandonare la traccia pianeggiante per la Bogani, quindi svoltare decisamente a destra in direzione del Rifugio Bietti.
Il sentiero prosegue ripido sino alla Bocchetta di Prada (q. 1686 m).
Dalla Bocchetta, svoltare decisamente a sinistra. Il sentiero, dopo essere transitato appena sotto il Bivacco 89° Brigata Garibaldi (q. 1603 m), con alcuni sali e scendi conduce alla caratteristica Porta di Prada (q. 1811 m), un suggestivo arco naturale scolpito nella roccia.
Da qui proseguire in mezzacosta e con continui sali e scendi fino a raggiungere il Rifugio Bietti-Buzzi (q. 1719 m). Dal Rifugio, proseguire lungo il sentiero pianeggiante e, aggirato un costolone, entrare nell'ampia conca posta ai piedi dell'imponente parete W del Grignone: il Couloir Zucchi è il primo canale a sinistra del ben più frequentato e ampio Canale W.
Tenendo la sinistra, salire in direzione della base della parete rocciosa. Su pendenze via via sempre più sostenute (45° max) aggirare lo zoccolo sempre a sinistra e guadagnare la base della parete. A q. 2150 m circa, ignorare le tracce che traversano verso destra in direzione dell'imbocco del Canale W, quindi proseguire dritti puntando allo stretto Couloir sovrastante compreso tra due evidenti pinnacoli di roccia (fare attenzione a non seguire le tracce che, spostandosi progressivamente verso sinistra, risalgono il più semplice Canalone di Sinistra).
Tra divertenti saltini di neve e/o ghiaccio in base alle condizioni (con scarso innevamento, le pendenze medie sono sempre sui 60°/65°, con brevi tratti più ripidi, mentre in condizioni di buon innevamento le pendenze su neve non superano mai i 50°/55°), proseguire nel suggestivo couloir fino a raggiungere uno sbarramento roccioso: qui il couloir si impenna e va a formare un ripido diedro con strozzatura in uscita (visibile un chiodo sulla paretina di destra alla fine del diedro).
A questo punto, è consigliato proseguire con un tiro di corda di 30m: dalla sosta su friends, risalire le roccette (IV+) un poco disturbate da zolle d'erba, fino a raggiungere un pianerottolo. Qui la parete si impenna sensibilmente. Con arrampicata per nulla banale (passi fino al V), entrare nel diedro (un friend incastrato + 1 chiodo vecchio di uscita) e risalirlo fino al suo termine. Sosta su friend + clessidra pochi metri sopra l'uscita del diedro.
Dalla sosta, proseguire dritti per facile pendio di neve (45°) e facili roccette. Giunti in vista di una croce di ferro, compiere un delicato traverso verso sinistra fino ad oltrepassare la sopracitata croce, quindi proseguire dritti su facile terreno misto (II) fino a guadagnare la parte terminale della Cresta di Piancaformia. Da qui, in breve, si è alla vetta del Grignone (q. 2410 m).
Dalla vetta, scendere nel freddo vallone della Via della Ganda. Oltrepassato il Rifugio Bogani (q. 1816 m) e l'Alpe Moncodeno (q. 1661 m), si ritorna sul traverso con sali e scendi percorso in salita. Da qui come per l'andata.
CONDIZIONI AL 13/01/2022:
VO DEL MONCODENO - BOCCHETTA DI PRADA: 30 minuti
BOCCHETTA DI PRADA - RIFUGIO BIETTI: 50 minuti
RIFUGIO BIETTI - ATTACCO COULOIR ZUCCHI: 45 minuti
ATTACCO COULOIR ZUCCHI - GRIGNONE: 3,00 ore
GRIGNONE - VO DEL MONCODENO: 1,45 ore
con Fede
Ho "scoperto" per la prima volta questo angolo delle Grigne solo 2 anni fa, quando feci il Canale W in condizioni strepitose. Sono passati due anni: stessa montagna, stessa parete, stesso periodo, ma condizioni decisamente diverse.
Arriviamo alla Bietti che è già giorno. Il sole illumina il massiccio del Monte Rosa coi suoi tenui raggi mattutini, mentre un'arietta frizzante ci accompagna durante l'avvicinamento. Rispetto a 2 anni fa i pendii sono spogli del loro soffice mantello bianco, quasi non sembra nemmeno di essere in inverno. Brevissima pausa, giusto per individuare il canale esatto e prendere dei punti di riferimento per districarci in quel labirinto di canali che è l'ovest del Grignone, e poi ripartiamo spediti. Veloci raggiungiamo l'attacco della nostra meta: il Couloir Zucchi. Sotto ai nostri ramponi la neve fa un invitante rumorino: GNIC GNIC GNIC... I presupposti sembrano più che ottimi. Il canale è decisamente magro: tratti più appoggiati si alternano a tratti più ripidi e ghiacciati dove i polpacci urlano vendetta (come sempre del resto). Senza quasi rendercene conto, raggiungiamo gli ultimi 30m rocciosi. Il Fede sale come un gatto e, in un men che non si dica, ha già allestito la sosta per recuperare il sacco di patate (alias me). Con stile orribile e faticando come non mai (le mie picche e i miei ramponi non vogliono proprio andare d'accordo con la roccia) lo raggiungo, e in breve siamo in vetta.
Felicità alle stelle!!!Le montagne di casa... solo loro sanno regalare certe emozioni!
Dal parcheggio in località Vo del Moncodeno (q. 1430 m), inoltrarsi nel bosco e, con un traverso abbastanza pianeggiante, seguire il sentiero per il Rifugio Bogani. Alla q. 1590 m circa, si incontra un bivio: abbandonare la traccia pianeggiante per la Bogani, quindi svoltare decisamente a destra in direzione del Rifugio Bietti.
Il sentiero prosegue ripido sino alla Bocchetta di Prada (q. 1686 m).
Dalla Bocchetta, svoltare decisamente a sinistra. Il sentiero, dopo essere transitato appena sotto il Bivacco 89° Brigata Garibaldi (q. 1603 m), con alcuni sali e scendi conduce alla caratteristica Porta di Prada (q. 1811 m), un suggestivo arco naturale scolpito nella roccia.
Da qui proseguire in mezzacosta e con continui sali e scendi fino a raggiungere il Rifugio Bietti-Buzzi (q. 1719 m). Dal Rifugio, proseguire lungo il sentiero pianeggiante e, aggirato un costolone, entrare nell'ampia conca posta ai piedi dell'imponente parete W del Grignone: il Couloir Zucchi è il primo canale a sinistra del ben più frequentato e ampio Canale W.
Tenendo la sinistra, salire in direzione della base della parete rocciosa. Su pendenze via via sempre più sostenute (45° max) aggirare lo zoccolo sempre a sinistra e guadagnare la base della parete. A q. 2150 m circa, ignorare le tracce che traversano verso destra in direzione dell'imbocco del Canale W, quindi proseguire dritti puntando allo stretto Couloir sovrastante compreso tra due evidenti pinnacoli di roccia (fare attenzione a non seguire le tracce che, spostandosi progressivamente verso sinistra, risalgono il più semplice Canalone di Sinistra).
Tra divertenti saltini di neve e/o ghiaccio in base alle condizioni (con scarso innevamento, le pendenze medie sono sempre sui 60°/65°, con brevi tratti più ripidi, mentre in condizioni di buon innevamento le pendenze su neve non superano mai i 50°/55°), proseguire nel suggestivo couloir fino a raggiungere uno sbarramento roccioso: qui il couloir si impenna e va a formare un ripido diedro con strozzatura in uscita (visibile un chiodo sulla paretina di destra alla fine del diedro).
A questo punto, è consigliato proseguire con un tiro di corda di 30m: dalla sosta su friends, risalire le roccette (IV+) un poco disturbate da zolle d'erba, fino a raggiungere un pianerottolo. Qui la parete si impenna sensibilmente. Con arrampicata per nulla banale (passi fino al V), entrare nel diedro (un friend incastrato + 1 chiodo vecchio di uscita) e risalirlo fino al suo termine. Sosta su friend + clessidra pochi metri sopra l'uscita del diedro.
Dalla sosta, proseguire dritti per facile pendio di neve (45°) e facili roccette. Giunti in vista di una croce di ferro, compiere un delicato traverso verso sinistra fino ad oltrepassare la sopracitata croce, quindi proseguire dritti su facile terreno misto (II) fino a guadagnare la parte terminale della Cresta di Piancaformia. Da qui, in breve, si è alla vetta del Grignone (q. 2410 m).
Dalla vetta, scendere nel freddo vallone della Via della Ganda. Oltrepassato il Rifugio Bogani (q. 1816 m) e l'Alpe Moncodeno (q. 1661 m), si ritorna sul traverso con sali e scendi percorso in salita. Da qui come per l'andata.
CONDIZIONI AL 13/01/2022:
- Lungo il sentiero di avvicinamento al Rifugio Bietti, la neve è quasi assente. Si incontrano solo brevi tratti di neve ghiacciata, dove occorre porre attenzione (noi non abbiamo calzato i ramponi perchè questi pezzi erano troppo sporadici)
- La parete W del Grignone si presenta in condizioni decisamente secche per il periodo. Negli ultimi giorni sono stati saliti il Canalone W, il Canalone di Sinistra, il Couloir Zucchi e la Via Valentina, ma tutte di difficoltà più sostenute rispetto a quando l'innevamento è più abbondante.
- Coulir Zucchi secco ma su neve perfettamente rigelata con alcuni brevi tratti su ghiaccio un po' spaccoso. Le pendenze medie si aggirano (con le attuali condizioni) sui 60°/65°, con brevi tratti più ripidi. Gli ultimi 30m del chiave sono completamente secchi: il V UIAA c'era tutto.
- Discesa dalla Via della Ganda completamente innevata fin sotto alla Bogani.
VO DEL MONCODENO - BOCCHETTA DI PRADA: 30 minuti
BOCCHETTA DI PRADA - RIFUGIO BIETTI: 50 minuti
RIFUGIO BIETTI - ATTACCO COULOIR ZUCCHI: 45 minuti
ATTACCO COULOIR ZUCCHI - GRIGNONE: 3,00 ore
GRIGNONE - VO DEL MONCODENO: 1,45 ore
con Fede
Tourengänger:
irgi99

Communities: Hikr in italiano
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare (4)