Giro delle "3 B"


Publiziert von numbers , 1. Juli 2013 um 23:37.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:27 Juni 2012
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 5:30
Aufstieg: 990 m
Abstieg: 980 m
Strecke:Vo' di Moncodeno- Bocchetta di Prada- Arco di Prada-rif. Bietti-Buzzi - bocchetta del Guzzi- cresta di Piancaformia- rif. Brioschi- cima Grignone - rif. Bogani - vo' di Moncodeno
Zufahrt zum Ausgangspunkt:SS36 Milano-Lecco, uscita Bellano, raggiungere Varenna, seguire per Esino Lario, arrivare al Cainallo, proseguire su strada stretta e sterrata fino al parcheggio del Vo' di Moncodeno
Unterkunftmöglichkeiten:Rif. Cainallo, rif. Bietti, rif. Brioschi, rif. Bogani

Questo week-end, x vari impegni e inconvenienti, non sono riuscito a ritagliarmi nemmeno una mezza x la mia solita scappatella sui monti. Avete presente quando sembra che gli intoppi e i casini da risolvere e sistemare con urgenza,  sembrano inseguirsi l'un l'altro in una serie numerosa e apparentemente infinita?
Ecco il riassunto dei miei ultimi giorni........... niente di grave, ma verranno giorni migliori.
Così ho deciso di inserire questa escursione che è proprio, giorno + giorno -,  giusto di un anno fa, fatta con il gruppo di "Zaino in spalla".

Escursione del 27/06/2012
Il giro delle " 3B"   ovvero  rifugio Bietti -rif. Brioschi- rif. Bogani


Grignone.......una di quelle montagne che, solo a nominarla, riempe la mente di immagini stupende ed affascinanti, di ricordi di grandi escursioni ed avventure, o magari di grandi tragedie, una di quelle mete che, da sempre dalle mie parti, attrae molti escursionisti ed appassionati, in ogni stagione e con quasi ogni meteo. E li "strega" sempre magicamente, lasciando ogni volta nuove emozioni, sempre diverse ed incredibili. 
Non mi vergogno di confessarlo, quattro anni fa probabilmente non avrei saputo riconoscerlo in una foto........................oggi mi sembra impossibile!
Da quando mi sono appassionato di montagna, ha sempre attratto ed affascinato anche me.
Ci avevo provato, una prima volta, 2 anni fa, a maggio 2011, salendo dal rif. Bogani, ma mi ero fermato poco sopra la madonnina, dove iniziano i ghiaioni, allora ancora abbondantemente ricoperti di neve.
Non avevo voluto arrischiarmi, nella mia inesperienza, a tentare di raggiungere la cima.
Avevo già raggiunto anche il rif. Bietti, facile camminata da Moncodeno.
Così, quando ho visto sul sito di "Zaino in spalla" questa escursione, ho deciso di iscrivermi, mi sono ritagliato un giorno di ferie infrasettimanale ad hoc, e mi sono aggregato al gruppo.
Era la prima volta con loro, ma come spesso mi era sembrato leggendo i reportage delle loro avventure, da subito mi sono sentito "di casa". Bicio ci sa fare, riesce a mettere tutti a proprio agio, e in breve, dopo sosta colazione a Varenna, raggiungiamo il Vo' di Moncodeno e ci prepariamo.
La prima parte della salita, chiaramente indicata dai segnavia, sent.24 e 25, avviene nel piacevole bosco, che ogni tanto regala magnifici scorci verso l'alpe di Moncodeno, il rif. Bogani e la cresta di Piancaformia.
Chiaccherando e facendo conoscenza con gli altri, in breve, si giunge al bivio tra il sent. 25, che prosegue su questo versante verso il Bogani, e il sent. 24 verso la Bietti, che prendiamo Noi e sale ripido nel bosco, portandoci in circa 10 minuti alla Bocchetta di Prada. Da li il panorama si apre sull'altro versante, con viste mozzafiato sul lago e, nelle belle giornate, su una bella fetta di cime anche lontane. 
Si prosegue verso la Bietti, passando la cappella della 89a Brigata Garibaldi, ed arrivando all'arco di Prada, splendido ed imponente arco di pietra, posto su una selletta panoramica, formazione rocciosa molto scenografica che si presta a innumerevoli fotografie. Il tempo rimane bello, il sole ci accompagna, ed il clima è piacevole, il caldo non infastidisce.
Proseguendo, il sentiero molto semplice e panoramico, alterna continui saliscendi, che in un susseguirsi di magnifici panorami su Mandello ed il lago, ci porta al rif. Bietti, che appare già da lontano sull'anfiteatro del Releccio, dopo circa un ora e mezza dalla partenza. Qui facciamo la prima vera sosta, circa mezzora, così approfitto per mangiare qualcosa e chiacchierare, il rifugio oggi è chiuso, ma ci sistemiamo sui tavoloni esterni, baciati dal sole.
Ripartiamo seguendo il sent.28, la via del Guzzi, sentiero che risale ripido la sella proprio dietro il rifugio, prima per prati e fasciumi, poi  su roccette, in un paio di punti attrezzate con delle catene, si infila in un evidente canale, e ci porta in una mezz'oretta sulla cresta di Piancaformia.
Da qui il sentiero prosegue molto "aereo" sul filo di questa famosissima cresta, con alcuni passeggi tecnici sulle rocce, in cui bisogna arrampicarsi e stare comunque molto attenti, fino al punto in cui si ricongiunge, su una estesa pietraia, con il sentiero che giunge dal rif. Bogani sull'altro versante. Si prosegue su traccia evidente su pietre, zigzagando per vincere l'evidente ripidità, fin proprio sotto la placca finale, da cui si comincia a vedere la chiesetta. La placca di pietre finale, molto liscia e scivolosa, è attrezzata con catene che aiutano nella salita, soprattutto in presenza di rocce bagnate o ghiaccio e neve.
E troviamo proprio un paio di punti in cui c'è ancora qualche residuo di neve a far da contorno alle rocce, ormai sporca e ancora dura, che attraversiamo con attenzione, scivolare e cadere magari su qualche roccia affiorante non sarebbe molto salutare!
C'è quasi da fare la coda, tra chi scende e chi sale, l'emozione di questa nuova meta mi rende impaziente, faccio quasi saltando gli ultimi scalini che mi portano finalmente alla chiesetta, al rifugio ed alla cima. Un ora e tre quarti dal rif. Bietti.
 E' una nuova grande emozione, mista a soddisfazione, quella che mi pervade una volta li in alto. Quante volte avevo immaginato di guardare il mondo da qui, non è mai come lo si pensa, per me è sempre molto + bello viverlo in diretta. Come spesso mi succede resto un po come in trance a guardarmi intorno, attraversato da mille pensieri e tante emozioni: dai Mario, anche questa è fatta, Bravo!
Perchè ogni tanto è giusto anche gratificarsi, dare il giusto risalto alle ns. piccole, grandi imprese.
Tre anni fa non avrei detto di poterlo fare. Oggi sono qui!
Poi riesco a scattare qualche foto, giusto appena prima che le nuvole comincino ad avvolgere tutto, cancellando quasi completamente i panorami. Ma va bene così.  
L'aria si fa frizzante, ci si copre, poi mangiamo qualcosa rilassandoci. Bicio ci offre anche un caffè al caldo del rifugio, xchè per lui i gruppi di "Zaino" non sono fatti solo da "clienti", ma anche  da amici, da persone con cui vuole entrare in sintonia: e ci riesce. 
Le nuvole e l'aria fresca della cima ci inducono a muoverci e, con calma, iniziamo la discesa, percorriamo con cautela il tratto attrezzato sulle lisce placche rocciose, e scendiamo sulla via della Ganda (sent. 25), in direzione del rifugio Bogani. Bisogna fare attenzione, soprattutto d'inverno con la neve, ai numerosi e pericolosi crepacci, dei buchi enormi tra le rocce, che si inoltrano x diversi metri in verticale nella terra, dando origine ad un vasto complesso sotterraneo di grotte e forre. Sono comunque ben segnalati, ma costituiscono un ulteriore pericolo da non sottovalutare mai, diverse sono anche qui le targhe commemorative...
Il sentiero scende a lungo e ripidissimo sulle pietraie e sembra non finire mai, oltretutto invece che stare tutto a sx, scendiamo troppo a destra, con il risultato di finire sulla via del Nevaio (sent. 37) e allungare il giro, una volta in basso, ci tocca un giro in piano di circa 15-20 minuti x arrivare alla Bogani. Poco male, la compagnia è divertente e il sole è tornato a splendere piacevolmente.
Breve sosta anche alla Bogani, affollata da una numerosa compagnia di mezza età, il tempo di rifocillarci, e poi via sul facile sentiero che in un'oretta ci riporta al parcheggio del Vo' di Moncodeno. Scendiamo al Cainallo, dove sostiamo x una rinfrescante birretta al bel rifugio-albergo, saluti di rito, ringraziamenti e poi via verso casa.
Una grande montagna, un bellissimo giro, tre rifugi.......che si può volere di più?
Anche oggi sono molto soddisfatto.
Alla prossima.



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Kommentare (6)


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Barbacan hat gesagt:
Gesendet am 2. Juli 2013 um 08:48
Questp si che è un bellissimo giro sul Grignone, complimenti a tutti!

numbers hat gesagt: RE:
Gesendet am 2. Juli 2013 um 13:04
Grazie.
Molto scenografico.
In effetti ti permette di vederne aspetti diversi.
Ciao.

stefano58 hat gesagt: RE:
Gesendet am 2. Juli 2013 um 13:55
Via di salita che mi manca, spero di riuscire a farla, tra le tante (troppe) cose che mi mancano.
Ciao
Stefano

numbers hat gesagt: RE:
Gesendet am 2. Juli 2013 um 20:52
Vero, Stefano
le "cose" ancora da fare sono proprio troppe!

Ciao.
Mario

gbal hat gesagt:
Gesendet am 2. Juli 2013 um 21:46
Bravo Mario ma ora bisogna guardare avanti e trovare 'sta benedetta mezza o intera giornata!
Avanti tutta.....

numbers hat gesagt: RE:
Gesendet am 2. Juli 2013 um 23:16
Grazie, Giulio
spero nel prossimo week-end!

Ciao.


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