Forte di Orino dal versante nord-2


Publiziert von morgan , 23. Dezember 2021 um 10:24.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:13 Dezember 2021
Wandern Schwierigkeit: T4 - Alpinwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 4:15
Aufstieg: 650 m
Abstieg: 650 m
Strecke:6,2km

Dopo 11 mesi replichiamo la salita al Forte di Orino dal versante nord più o meno sullo stesso percorso con partenza dalla località Fornaci. Dopo la nevicata di mercoledì si è formato un manto nevoso di una ventina di centimetri che non ha subito variazioni date le basse temperature e l'esposizione a nord del versante che in questa stagione non vede il sole. Questo versante, nella parte alta, non è percorso da sentieri dato che è molto ripido ed è costituito da terreno instabile. Con la neve i canaloni diventano percorribili con le dovute attenzioni e con una profonda conoscenza del territorio per evitare di trovarsi in situazioni pericolose.  
Lasciamo le auto lungo la strada nei pressi della fabbrica di mangimi e ci attrezziamo per il cammino. Non servono le ciaspole, data l'inconsistenza del manto nevoso, ma servono i bastoncini che aiutano sulle ripide pendenze. Siamo in 8 ed iniziamo il cammino seguendo Andrea sul sentiero 310 in direzione di Orino. Dopo qualche centinaio di metri deviamo a sinistra su una pista forestale non segnata. Seguiamo la ripida via evitando qualche albero caduto. Nella parte alta la strada non è percorribile data la presenza di canyon scavati dai temporali estivi. Arriviamo ad un grosso faggio in un pianoro, punto di riferimento delle uscite precedenti. Poco più avanti arriviamo all'altro riferimento: una roulotte abbandonata. Saliamo ora su una ripida traccia forestale che abbandoniamo poco dopo seguendo una dorsale tra i faggi. Guadagniamo faticosamente quota, passo dopo passo, prestando particolare attenzione sui ripidi traversi. Davanti ad una parete rocciosa optiamo per aggirarla sul lato destro. La volta precedente eravamo saliti a sinistra ed avevamo trovato difficoltà. Arriviamo poco sotto il piazzale di vetta e potremmo uscire facilmente a destra sulla Colma ma deviamo a sinistra verso la cima. La via diretta appare difficoltosa perché ripida, su roccia e con poca neve per cui pieghiamo ulteriormente a sinistra e sbuchiamo, finalmente al sole, a poche decine di metri dal piazzale di vetta. Sul panoramico piazzale ci concediamo una lunga sosta per ammirare il panorama, per le foto, per goderci il sole e per i numerosi incontri con altri escursionisti che si avvicendano sulla cima provenienti da altre vie. Iniziamo il rientro portandoci poco più avanti dal punto dove siamo sbucati dove individuiamo il consueto canalone di discesa. Pur su pendenze importanti, le difficoltà sono attenuate dalla neve che compatta il fondo altrimenti instabile. Sarebbe stato meglio se ci fosse stata più neve. Con 20 centimetri di manto occorre prestare attenzione alle rocce affioranti e alle ramaglie. Con prudenza superiamo le pendenze più impegnative ed arriviamo al grosso faggio. Per evitare i canyon sulla via di salita decidiamo di scegliere un'altra strada. Ci complichiamo un po' la vita andandoci ad infilarci in boscaglie di piccoli faggi e in ripide valli. Aggiriamo la voragine dell'antica cava e ritroviamo il pianoro da dove siamo partiti.
Partecipanti: Andrea, Dario, Davide, Domenico, Edoardo, Ezio, Greta, Stefano.
Tempi di percorrenza: salita 1h55' sosta 1h05', discesa 1h15', totale 4h15'
Meteo: bello, limpido. 
Note: escursione con difficoltà alpinistiche a due passi da casa 

Tourengänger: morgan
Communities: Hikr in italiano


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