Corno Birone e Monte Prasanto


Publiziert von cai56 , 10. September 2021 um 11:14. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 8 September 2021
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 4:30
Aufstieg: 1195 m
Abstieg: 1189 m
Strecke:Parzialmente circolare 10,77 km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Milano a Civate lungo la statale 36; dalla rotonda nei pressi del supermercato IPERAL (quella più a nord) si imbocca la Via S.Paolo che al termine si trasforma in Via Bellingera. Tre piccoli parcheggi nei pressi del campo giochi.

Settimana scorsa dalla cima del Corno di Canzo Occidentale, fra le decine di ispirazioni che possono nascere da un esame tendenzioso del panorama, mi è venuta voglia di dare un'occhiata più da vicino ai campi solcati del Monte Prasanto: sono sempre passato da quelle parti senza soffermarmi, perlopiù in fase di discesa da una frettolosa escursione di mezza giornata. La curiosità è stata parzialmente accontentata, visto che la possibilità di avvicinamento è molto limitata - giustamente, c'è da dire - data la fragilità e la delicatezza dell'ambiente; al contrario, amarezza ai massimi livelli per la nuova strada che raggiunge la Bocchetta di San Miro e, da lì,  l'attuale apertura di piste forestali che si addentrano nella Riserva Naturale del Sasso Malascarpa fra grandi abbattimenti di alberi: in ossequio a quanto stabilito da Regione Lombardia Sasso Malascarpa (regione.lombardia.it).


Arrivati ad affiancare il torrente Toscio presso Via dei Mulini, se ne segue il corso salendo la Scalinata Barzegutta sul lato sinistro; oltrepassato un parcheggio, si entra nel solco dell'orrido della Valle dell'Oro, dove una passerella zigzaga fra le vicinissime pareti (poche tracce delle locali vecchie vie di falesia, ormai prevalentemente inglobate in un'imponente apparato di reti paramassi) per poi tornare sulla strada - Via Valle dell'Oro - poco lontano dal suo termine in un largo greto sassoso. Si guada il torrente e si segue il Sentiero 10 per San Pietro in Monte fino a trovare sulla destra (località Faee) il bivio col Sentiero 9: dopo un nuovo guado  la traccia si impegna nella via di salita più breve per il Corno Birone, e ovviamente la pendenza è sempre assai impegnativa e senza tregua. Dapprima attraverso il bosco e successivamente - attraversato il Sentiero Lüisin - su terreno più roccioso e arido, con una serie di tornanti sassosi, si raggiunge una selletta compresa fra il Corno Birone e la spalla orientale del Monte Rai: visto che non abbiamo bene idea di quale discesa poi intraprenderemo, per prudenza facciamo una capatina fotografica sulla vicina vetta. Tornati alla selletta, seguiamo il sentiero per il Monte Rai fino ad arrivare al vasto pascolo alla base della salita finale, dove imbocchiamo la traccia a destra in discesa per la Bocchetta di San Miro; fra tronchi abbattuti, trattori e ruspe troviamo il proseguimento del sentiero che si porta subito a monte della Torre SIP, per poi scendere al Monte Prasanto. Aggirando il Sasso Malascarpa dal versante canzese, si trova in poche decine di metri la deviazione a destra per il belvedere sui campi solcati, formazione geomorfologica di carsismo superficiale particolarmente suggestiva, specialmente in un ambito di isolamento nei boschi come in questo caso. Tornati al Corno Birone, constatato che si è fatto tardi, lasciamo il giro di discesa in Val Molinata per una prossima occasione e ci caliamo con attenzione lungo il Sentiero Lucio Vassena che percorre la ripidissima e rocciosa dorsale alla destra della parete meridionale del Cono Birone, spesso nelle sue dirette adiacenze. In passato eravamo già saliti da questa via, ma devo dire che in direzione opposta l'impatto emotivo è ben diversamente percepibile: come dire, trovo che la sensazione sia quella di percorrere un trampolino senza avere l'intenzione di lanciarsi. Oltrepassata questa lunga serie di tornantini ghiaiosi, entrando fra le prime piante, si incontra un passaggio attrezzato con catena (Saltino del Canerda) e poi, con percorso più tranquillo, si raggiunge il Ceppo della Forcola (incrocio di sentieri); ad un successivo bivio si volge a destra seguendo una non chiara numerazione: Sentiero 8 per Civate e - cartello artigianale - Sentiero 14 "Ballarin" altrettanto per Civate, che a noi sono sembrati la stessa cosa. Comunque sia, dopo un lungo traverso a saliscendi si raggiunge la località Tre Casote, da cui verso sinistra si segue un sentiero serpeggiante nel bosco che scende rapidamente al greto del torrente in Valle dell'Oro, dove si ritrova la via di salita.

Tourengänger: cai56, chiaraa
Communities: Hikr in italiano


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