Monte Bisbino (1325 m) da Cernobbio
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Con l'idea di scegliere per un'escursione con dislivello modesto e senza percorrere troppo avvicinamento in auto optiamo per salire al Monte Bisbino via sentiero di pomeriggio. Martina già ha raggiunto la vetta in bicicletta mentre per Federico è la prima volta su questa celeberrima cima.
Lasciata l'auto nei pressi del cimitero di Casnedo raggiungiamo il cimitero superandolo e attraversiamo il ponte che si presenta poco dopo. Da subito il sentiero/mulattiera si dimostra ben ripido: 1000m di dislivello positivo senza quasi mai dare tregua. Fortunatamente quasi tutto il tragitto si sviluppa nel bosco ed è quindi riparato dal sole cocente pomeridiano.
Il percorso è in buone condizioni salvo alcune piante e ramaglie un po' invadenti, e talvolta è facile perdere la traccia soprattutto quando da mulattiera diventa sentiero. Le evidenti tracce di pneumatici di MTB hanno nel tempo "generato" sentieri alternativi. La direzione di salita è comunque inequivocabile.
Poco prima della località Monti Duello è presente la Fonte Anzone dalla quale sarebbe possibile dissetarsi se non fosse che il vetusto ma curioso meccanismo di pompaggio dell'acqua dalla pozza (una pompa manuale a leva) risulta difettoso. La pozza è raggiungibile tramite una porticina ma non ci fidiamo a bere direttamente.
Proseguiamo in salita per un sentiero scavato dalle ruote delle MTB chiedendoci quale livello di confidenza, coraggio o incoscienza possa servire per scendere in bicicletta da un sentiero così ripido.
Raggiungiamo velocemente la cima del Monte Bisbino cercando di individuare le cime da lì visibili (inconfondibile il Monte Generoso), dopodiché ordiniamo un "meritato" panino e bibita dal bar di vetta. L'ampio prato è popolato da coppie e famiglie, nonché da personaggi particolari: da un simpatico signore in vena di battute e autoironia, ad un proprietario di un lupo cecoslovacco che nella nostra incredulità viene fatto scorrazzare liberamente permettendogli di importunare (in modo giocoso, per fortuna) altri gruppi e perfino bambini.
Finita la siesta proviamo a studiare un sentiero di discesa alternativo ma per quanto possibile ci avrebbe obbligato a percorrere più strada asfaltata di quanto avessimo voglia. Decidiamo quindi di ripercorrere a ritroso il di salita.
Prima di giungere al cimitero di partenza, al ponticello giriamo a sinistra per dissetarci alla Sorgente Coletta. Un gentile signore ci suggerisce di proseguire 100m oltre la sorgente indicandoci delle cascate. Seguiamo il suo consiglio e le raggiungiamo in brevissimo tempo. Il tempo di commentare l'origine geologica (con le nostre limitate conoscenze), di scattare qualche foto più o meno stupida ed è ora di tornare alla macchina.
Giro breve ma interessante, sicuramente un buon allenamento considerati i suoi 1000m di dislivello quasi perfetti e una pendenza che non molla mai. Apprezzato il ristoro in vetta, meno apprezzata l'evidente presenza dell'uomo man mano che si giunge in vetta ma è forse una delle caratteristiche che rende così famoso il Bisbino.
Lasciata l'auto nei pressi del cimitero di Casnedo raggiungiamo il cimitero superandolo e attraversiamo il ponte che si presenta poco dopo. Da subito il sentiero/mulattiera si dimostra ben ripido: 1000m di dislivello positivo senza quasi mai dare tregua. Fortunatamente quasi tutto il tragitto si sviluppa nel bosco ed è quindi riparato dal sole cocente pomeridiano.
Il percorso è in buone condizioni salvo alcune piante e ramaglie un po' invadenti, e talvolta è facile perdere la traccia soprattutto quando da mulattiera diventa sentiero. Le evidenti tracce di pneumatici di MTB hanno nel tempo "generato" sentieri alternativi. La direzione di salita è comunque inequivocabile.
Poco prima della località Monti Duello è presente la Fonte Anzone dalla quale sarebbe possibile dissetarsi se non fosse che il vetusto ma curioso meccanismo di pompaggio dell'acqua dalla pozza (una pompa manuale a leva) risulta difettoso. La pozza è raggiungibile tramite una porticina ma non ci fidiamo a bere direttamente.
Proseguiamo in salita per un sentiero scavato dalle ruote delle MTB chiedendoci quale livello di confidenza, coraggio o incoscienza possa servire per scendere in bicicletta da un sentiero così ripido.
Raggiungiamo velocemente la cima del Monte Bisbino cercando di individuare le cime da lì visibili (inconfondibile il Monte Generoso), dopodiché ordiniamo un "meritato" panino e bibita dal bar di vetta. L'ampio prato è popolato da coppie e famiglie, nonché da personaggi particolari: da un simpatico signore in vena di battute e autoironia, ad un proprietario di un lupo cecoslovacco che nella nostra incredulità viene fatto scorrazzare liberamente permettendogli di importunare (in modo giocoso, per fortuna) altri gruppi e perfino bambini.
Finita la siesta proviamo a studiare un sentiero di discesa alternativo ma per quanto possibile ci avrebbe obbligato a percorrere più strada asfaltata di quanto avessimo voglia. Decidiamo quindi di ripercorrere a ritroso il di salita.
Prima di giungere al cimitero di partenza, al ponticello giriamo a sinistra per dissetarci alla Sorgente Coletta. Un gentile signore ci suggerisce di proseguire 100m oltre la sorgente indicandoci delle cascate. Seguiamo il suo consiglio e le raggiungiamo in brevissimo tempo. Il tempo di commentare l'origine geologica (con le nostre limitate conoscenze), di scattare qualche foto più o meno stupida ed è ora di tornare alla macchina.
Giro breve ma interessante, sicuramente un buon allenamento considerati i suoi 1000m di dislivello quasi perfetti e una pendenza che non molla mai. Apprezzato il ristoro in vetta, meno apprezzata l'evidente presenza dell'uomo man mano che si giunge in vetta ma è forse una delle caratteristiche che rende così famoso il Bisbino.
Tourengänger:
botticchio,
martynred


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