Pizzo Coroì

Dato che ho fallito l'accesso al Coroi l'anno scorso salendo la difficilissima Val Cavalasca, quest'anno tento un'altra via.Parto in bicicletta da Olivone e vado fino a Pian Geirett. Dopo i recenti temporali la strada sotto Daigra è completamente frana e non ci si passa neanche più a piedo se non con una corda e friend (non se se si riesce ad affrancare nella roccia/fango, ma stanno ricostruendo la strada). L'accesso a Dairga in bici è comunque possibile attraveso la strada sterrata che da Cozzeira va a Daigra.A Pian Geirett prendo prima il sentiero non ufficiale che gira sotto la parete dove viene giù la cascata dal Vedrecc di Camadra e raggiungo cosi il sentiero ufficiale senza perdere metri d'altezza. Da li salgo ad un buon passo in direzione capanna Scaletta e poi alla diramazione prendo il sentiero bianco-blu per accostare il famoso arco.Proseguo questo sentiero fino al passo della Greina. Da lì salgo quasi lungo il gradiente a ovest del ruscello presente nella cartina nazionale. Sottolineo che dovrebbere esserci un altra via più comoda ma io non lo ho trovato e purtroppo questo non è segnalato in nessuna cartina.

Su ripidi sassetti lisci raggiungo poi una traccia che arriva da ovest. Suppongo che tra la capanna Scaletta e il passo della Greina dovrebbe partrire questa traccia. Purtroppo non la ho trovato neanche quando ero sceso. Seguento la traccia trovo anche alcuno ometti di sasso ma purtroppo la traccia si perde nei diversi nevai e anche se una o attrittura due volte la ho ritrovata più in su, ho fatto gli ultimi 100metri di altitudine fino alla cresta senza traccia e su un terreno molto instabile e franoso. Non c'è niente da tenersi tutto sassi molto piccolissimi che si muovomo. Ma almeno se si scivola non ci sono pareti o altre cose pericolose, quindi solo un sacco di fatica fare 2 metri in avanti e cadere intero di 1.9 metri. Durante la salita inconto anche due stambecchi che mi salutano ma quando poi ero a distanza di circa 3 metri decidono di scappare.

La cresta raggiungo poi al punto 2720 dove trovo pure un ometto di sasso. Una volta raggiunta la cresta diventa molto più facile. La cime sembra molto lontana ma la cresta e facile e anche larga. E presente pure una evidente traccia che porta quasti fino sotto al Pizzo Coroì. Soltano a una cinquantina di metri sotto la cima sul versante grigionese (nord-ovest) si perde. Questo però non mi ostaccola di accedere in via diretta alla cima. Mi godo uno spuntino, come pure la bella vista dal alto sulla val Cavalasca e il Toroì che ho fatto l'anno scorso al posto della cima odierna. Per scendere decido di lasciare la cresta già al punto 2736 perché avevo l'impressione (per logica) che la traccia trovata quando salivo andava verso sud-est. Questo si è rilevato però sbagliato e sono sceso su terreni ancora ripidi e mobili fino al passo della Greina incontrando un solo ometto di sasso ma nessunissima traccia. Ora scendo il sentiero rosso verso la capanna Scaletta e Pian Geirett dove ho lasciato la bici, con essa che raggiungo la macchina parcheggiata ad Olivone.