Gran Sasso d'Abruzzo: Via Direttissima per il Corno Grande, 2912 m


Publiziert von Fenice , 25. August 2021 um 11:40.

Region: Welt » Italien » Abruzzen
Tour Datum:28 Juni 2021
Wandern Schwierigkeit: T4 - Alpinwandern
Hochtouren Schwierigkeit: WS
Klettern Schwierigkeit: II (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 5:00
Aufstieg: 830 m
Abstieg: 830 m
Strecke:11 Km


Abruzzo, forte e gentile.
Primo Levi
 

Premessa
Il Gran Sasso d'Abruzzo, con le sue tre vette e la caratteristica silouhette che, in connubio con la Majella, gli è valso il soprannome di "Bella Addormentata", è stato per molti anni lo sfondo di suggestivi tramonti durante le vacanze estive della mia infanzia. I miei Nonni e mia madre sono infatti originari di questa terra, che sa regalare mare e montagna nello spazio di pochi km e che dunque ha contribuito senza dubbio a plasmare le mie due grandi passioni.


                                     "La Bella Addormentata" - Foto di "The Lucky World"

Facilmente scorgibile anche dalla pianura, il Gran Sasso svetta maestoso come tetto degli Appennini e da un po' di tempo sognavo di salirlo: il Corno Grande è una cima possente le cui quattro creste che lo compongono si sovrappongono quasi alla perfezione ai punti cardinali, conferendo un indubbio ed ulteriore fascino a questa vetta senza uguali nel panorama appenninico.
 
Quest'anno, dopo svariati anni di assenza, riesco a combinare di passare alcuni giorni in Abruzzo e dunque con essi si presenta la possibiltà di salire finalmente il Gran Sasso.

Ritorno alle origini
Dopo una settimana in Sardegna a praticare immersioni nelle grotte di Cala Gonone giungiamo dunque in Abruzzo, pronti per un po' di relax al mare, qualche visita ai parenti ma anche per salire la nostra meta. Ed in più ci facciamo scappare anche un'immersione all'affascinante Lago di Capodacqua (siamo inguaribili, lo so).


                                                 I mulini sommersi nel Lago di Capodacqua

Il Corno Grande
Come giorno, sui quattro a disposizione, scegliamo lunedì 28 giugno: è il migliore dal punto di vista meterologico ed inoltre, essendo infrasettimanale, dovrebbe esserci un po' meno gente su quella che è una vetta molto ambita.

Alle 6:30 partiamo da Pescara e, dopo un percorso di avvicinamento assai panoramico e suggestivo che si dipana nelle campagne abruzzesi prima e sull'altopiano di Campo Imperatore poi (durante il quale il Gran Sasso si fa sempre più maestoso ed imponente davanti a noi), arriviamo al posteggio situato a quota 2130m. 

Lasciata l'auto iniziamo la nostra salita: il sentiero è facile e sale dritto in direzione dell'Osservatorio, continuando sulla stessa linea nei seguenti 500 metri circa, per poi svoltare lungo un traverso in direzione NE e successivamente risalire ripido verso N, fino a condurre alla Sella di Monte Aquila. In questa fase si guadagnano circa duecento di metri di dislivello. Breve pausa per ammirare lo spettacolo del Corno Grande che si staglia dinnanzi a noi e poi riprendiamo il cammino.


                                           Il Gran Sasso dalla Sella di Monte Aquila

A questo punto si perde leggermente quota e si arriva al bivio che divide l'imbocco del sentiero per la Via Normale (verso sinistra, direzione N) dalla Direttissima (verso destra, direzione NE). Noi optiamo per quest'ultima: una volta superata la biforcazione percorriamo ancora circa 200 metri di dislivello su facile sentiero per poi arrivare al cosiddetto "sassone" che separa in maniera netta le due fasi dell'ascesa: quella che finora è stata semplicemente una camminata passa alla fase successiva della salita, che richiederà l'uso delle mani a più riprese e che presenta passaggi di arrampicata per lo più di I° e qualcuno di II° / II°+ .

La via Direttissima viene definita in alcuni rapporti come "grandiosa via di salita alla cima più alta di tutta la catena appenninica" e devo dire che è una definizione che le si addice appieno: essa si dipana sul versante Sud del Corno Grande, alternando pilastri e torrioni rocciosi ad alcuni canalini ed a tratti più tranquilli, che rendono l'ambiente circostante davvero suggestivo e la salita divertente ma anche impegnativa, da affrontare con indubbia attenzione.


                                           Torrioni e canalini per la via Direttissima

Due punti in particolare sono da affrontare con cautela: il primo è una paretina solo leggermente fissurata e dunque con pochi appigli, specie nel passo iniziale, che oltretutto - a causa di una lingua di neve residua - ad un certo punto abbiamo dovuto attraversare causandomi qualche problema, in quanto non riuscivo a fare il passo sufficientemente lungo per raggiungere l'unico scalino a disposizione; il secondo, attorno a quota 2800, è uno spigolo roccioso in cresta abbastanza esposto, che bisogna o risalire centralmente restando esposti oppure scavallare per immettersi nel canale sottostante e che è facilmente risalibile ed appigliato. 

Superato quest'ultimo scoglio non restano che attraversare ancora alcuni facili canalini ed alcune balze rocciose e poi finalmente siamo in vetta: la croce del Corno Grande davanti a noi apre al panorama sugli Appennini e sulle campagne abruzzesi, purtroppo un po' offuscato dalla calura estiva ma nonostante tutto di indubbio fascino. Finalmente il Gran Sasso è mio!

Dopo le congratulazioni di rito, qualche foto e un pasto rifocillatore iniziamo la discesa, che andiamo ad affrontare per la Via Normale: il primo tratto in cresta richiede ancora concentrazione ma dopo il sentiero torna ad essere semplice, anche se ripido. Incontriamo diverse persone in fase di salita per questa via, ed onestamente visto il gran caldo pomeridiano non le invidio per nulla.

Una volta di nuovo a Campo Imperatore ci concediamo una bella birra gelata in uno dei chioschetti su quattro ruote che sostano li e poi rientiramo a Pescara, dove ci aspetta una meritata cena a base di arrosticini.

Note all'ascesa
La salita non presenta alcuna zona d'ombra, è totalmente esposta al sole e dunque se affrontata in una calda giornata estiva bisogna prevedere sia abbondanti scorte d'acqua che un'adeguata protezione solare.

La via Direttissima viene descritta come praticamente a senso unico e posso confermare: una volta arrivati al "sassone" che divide le due fasi dell'ascesa valutare bene condizione fisica e capacità individuale perchè da quel percorso è molto difficile tornare indietro.

La via Normale è più facile ma nonostante questo da affrontare con cognizione di causa, la parte finale in cresta richiede comunque un minimo di conoscenza del terreno di alta montagna. 
 

 

Tourengänger: Fenice, Raff68
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (6)


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martynred hat gesagt:
Gesendet am 26. August 2021 um 07:53
Bellissima relazione e bellissime foto (stupende anche le immersioni)!
Complimenti !!!!

Fenice hat gesagt: RE:
Gesendet am 26. August 2021 um 11:34
Grazie mille! :-)

Michea82 hat gesagt:
Gesendet am 26. August 2021 um 19:00
Il Gran Sasso ha lasciato una bella impronta anche nel mio cuore. Complimenti per la scelta e per le bellissime fotografie

Fenice hat gesagt: RE:
Gesendet am 2. September 2021 um 15:40
Grazie Michea.
Era una montagna di cui ho sempre sentito parlare anche perchè mio padre l'ha salita diverse volte da ragazzo quando ha iniziato a frequentare l'Abruzzo con mia madre, per cui era li che mi aspettava.
Ciao, Stella

Menek hat gesagt:
Gesendet am 27. August 2021 um 17:26
posto meraviglioso che ti segna...
Menek

Fenice hat gesagt: RE:
Gesendet am 2. September 2021 um 15:40
Assolutamente
ciao, Stella


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