Campo dei Fiori senza cime - Alta Val Ceppone

Giretto mattutino nei boschi del Campo dei Fiori sud. L'intenzione è di rivedere alcuni posti in alta Val Ceppone che un tempo avevo frequentato intensamente. 
Parcheggiato sopra Barasso su Via Lunga. Preso via Piano che sta per essere completamente rifatta, ora è possibile usufruire ancora del suo parcheggio ( poco fa era necessario il Defender per superare i tratti più malmessi ). Arrivato al Piano di Barasso con l'agriturismo, svoltiamo per pochi metri sulla sterrata ( sv 310 ) a sinistra, poi subito a destra per salire alla pineta superiore, che pochi anni fà è stata molto diradata e ora il sottobosco la fa da padrone, l'ambiente è irriconoscibile, cerchiamo di salire a monte della pineta dove inizia il sentiero dell'attrezzo che ormai è diventato una pista da bob o da downhill, cerchiamo di starne fuori un po a destra, ma rientriamo in pista, tra curve paraboliche salti e quant'altro. Tutto è lecito, fortuna che siamo in un parco, mi chiedo solo cosa succede se io in salita incrocio uno di questi tipi in un Toboga che scende a manetta. Più sopra il sentiero diventa più roccioso per fortuna e non più scavato. A quota 900 sulla sinistra c'è un albero con la scritta BARAS incisa. Da qui si scende a sinistra facilmente in Alta Val Ceppone. Nell'impluvio si ritrova il bivio dei 2 sentieri non marcati da segnavia e che salgono uno da Barasso e l'altro da Comerio e poi vanno insieme al Passo del Merigetto ( la Sella da cui si scende a Fontana Rossa ). Il sentiero che va a Comerio è stato devastato dall'alluvione ed è stato ritracciato un pò più in là. Comunque da qui scendo lungo le lastre dilavate dall'acqua nella valle, alla quota di 800 metri c'è uno slargo con un buchetto che soffia aria sulla sinistra. Scendendo ancora lungo le lastre bianche arrivo finalmente al mio reale obbiettivo: una fessura che qualche anno fa mi incuriosiva molto. Infatti col caldo canicolare soffia un forte getto di aria fredda. Chiaro indizio di collegamenti con gli immensi sistemi carsici del Campo. Ci ero venuto un paio di volte con il mio bimbo a spostare sassi, ma niente alla fine rimaneva una stretta fessura. La cosa più incredibile è che mentre prima la fessura era a livello terra ora dopo il dilavamento è quasi in parete. Poco sotto, parte a sinistra una evidente mulattiera abbandonata che poi riconfluisce sulla più ampia Barasso - Alto Ceppone, che in discesa costeggiando la valle molto comodamente (visto che gli alberi caduti sono stati tagliati) porta sulla sterrata ( 310 ) un pò più a ovest . A sinistra su questa passando da una bella baita si arriva ancora al Piano di Barasso e da qui a destra come prima giù all'auto.