Alpe Bionca (m 1993) dal Lago di Agaro


Publiziert von Alberto C. , 3. Januar 2021 um 15:19.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum:19 September 2020
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 4:30
Aufstieg: 510 m
Abstieg: 510 m
Strecke:Da Ausone al piede della diga del Lago di Agàro percorrendo la lunga galleria, quindi si raggiunge il coronamento della diga e si percorre, su stradina, tutta la sponda ovest del lago fino al termine - Spygher;. Da questo punto, percorrendo il ripido sentiero H6 si arriva all'Alpe Bionca. Ritorno per il medesimo itinerario.
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Seguire la strada statale del Sempione (n 33), prendere l'uscita per Crodo, Valle Antigorio e Valle Formazza, e proseguire fino a Baceno. Nel centro abitato di Baceno, in corrispondenza di un tornante, svoltare a sinistra in direzione di Croveo, Goglio, Alpe Devero. Giunti a Goglio attraversare il torrente in corrispondenza della una centrale elettrica (indicazione Alpe Devero) ed imboccare la stretta strada. Superato il primo tornante, immediatamente dopo la condotta forzata, si svolta a destra sulla strada, ancora più stretta, per Ausone – Avaro (cartello segnaletico). Giunti ad Ausone, si prosegue su strada sterrate fino ad arrivare all’imbocco di una galleria; oltre non si può proseguire. Le possibilità di parcheggio sono limitate a poche auto.

Il Devero è una zona che frequento abitualmente, ma è vasto e mi riserva ancora molti angoli da esplorare. Per questa uscita si decide di andare in esplorazione della zona intorno al Lago di Agaro. Il meteo poco favorevole: nubi basse e pioggerellina a tratti, limiterà il nostro raggio d’azione ponendo le basi per un ritorno in zona a breve.
 


LOCALITA' DI PARTENZA.  Ausone, inizio galleria che porta alla diga (m 1552).
 
ATTREZZATURA.   Normale da escursionismo. Utile il frontalino (o altra torcia elettrica) per percorrere la galleria, che è illuminata, ma non si sa mai, meglio tenerselo a portata di mano.
 
DIFFICOLTÀ.    T2. Percorso adatto a tutti, privo di difficoltà. Si percorre la strada carrabile del lungolago, poi si prosegue su ripido sentiero. Buona la segnaletica.
 
QUOTA MASSIMA:  m 1993, all’Alpe Bionca.

QUOTA MINIMA:  m 1552, alla partenza.

SVILUPPO:  km 11,1.

TEMPO DI CAMMINO EFFETTIVO:  4 ore 30 minuti.

TEMPO DI SALITA:  2 ore 35 minuti.

TEMPO DI DISCESA:1 ora 55 minuti.       

DESCRIZIONE PERCORSO.  L’escursione inizia pigiando l’interruttore che accende la luce della galleria (che si spegnerà automaticamente dopo 30 minuti). E’ meglio non soffrire di claustrofobia perché la galleria, oltre ad essere lunga ben un chilometro e mezzo, è stretta e parzialmente occupata dalla tubazione della condotta forzata che esce dal lago. All’uscita si prosegue per breve tratto lungo la strada, per poi deviare per il sentiero gradinato che ripido porta alla sommità della diga (m 1620, 30 minuti dalla macchina). Si prosegue lungo la stradina che costeggia la sponda ovest del lago fino alla sua estremità dove sorge un minuscolo borgo walser e l’alpeggio di Spygher (m 1615, un’ora dalla diga). A questo punto si devia in direzione nord per il sentiero, segnalato come H6 sulla segnaletica in loco, che si inerpica nella rada boscaglia fino all’Alpe Bionca (m 1993, ore 1:05 da Spygher).

Per il ritorno si percorre a ritroso il medesimo itinerario. 
 
E’ possibile evitare la galleria percorrendo il sentiero, attrezzato in un paio di punti, che aggira a sud il versante del monte.
 
   
METEO.  Cielo coperto, nubi poco sopra quota 2000. Vento assente. Temperatura alla partenza 20°; all'Alpe Bionca 16°; al termine 12°.
 
FREQUENTAZIONEScarsa.Forse per il cattivo tempo.
 
COMPAGNI:  Andrea, Manuela, Susanne, Giorgio, Jacopo, Paola.


 
Notizie storiche.
Nella conca oggi occupata dal bacino idroelettrico, sorgeva il villaggio walser di Agaro. Agaro era stato fondato da coloni walser, provenienti probabilmente da Vallese, nel XIII secolo e, nell’ultimo censimento prima che venisse sommerso nel 1938, contava circa 85 abitanti.
I resti del villaggio sarebbero ancora visibili quando il lago viene svuotato.
 
Agàro, con Ausone, Salecchio e altri vicini villaggi, erano feudo fin dal 1210 dei de Rodis-Baceno, una famiglia di piccola nobiltà alpina, come risulterebbe da un presunto diploma imperiale concesso alla famiglia dall'Imperatore Ottone IV, dato a Pavia il 26 aprile 1210, in cui si confermavano i feudi in alta Valle Antigorio e si concedeva loro il titolo di Valvassori del S.R.I. Il feudo, comprendente le tre comunità walser e altre romanze della valle, venne poi messo in vendita dalla Regia Camera dello Stato di Milano nel 1644 e acquistato due anni più tardi dai nobili milanesi Monti. All’estinzione della casata nel 1774, i feudi tornarono sotto il controllo diretto dello Stato di Milano.
Per la comunità di Agaro, come per le altre, la principale fonte di reddito era rappresentata dalla produzione di formaggi. La vita era regolata secondo i tempi della transumanza e da particolari statuti locali.
La diga di Agaro, costruita fra il 1936 e il 1940, è del tipo a gravità massiccia costruita con pietrame e malta cementizia. Ha un andamento leggermente arcuato; è alta 56 metri e lunga 243 metri; la capacità massima del bacino creato dalla diga è di 20 milioni di metri cubi d’acqua. La acque raccolte dal bacino di Agaro alimentano la centrale idroelettrica di Goglio.

Tourengänger: Alberto C.
Communities: Hikr in italiano


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