Sella Bassa - Valle Strona di Postua


Publiziert von atal , 7. November 2020 um 17:58.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum:24 Oktober 2020
Wandern Schwierigkeit: T5 - anspruchsvolles Alpinwandern
Wegpunkte:
Zeitbedarf: 10:00

Wilderness totale su quello che un tempo era il più praticato tra i collegamenti tra la bassa Valsessera e la Val Grande del Sesia. Ambiente meraviglioso, da lasciare senza parole per la sua selvaggia bellezza, accecante nel momento dell'anno in cui anche le umili felci si vestono di oro.

A monte del recuperato Alpe Balmelle (o meglio Barmella, come dicono i locali), un provvidenziale cavetto e una staffa nella roccia, un tempo sostegno di un asse di legno dove passavano anche agili manzette, aiutano a superare un insidioso, esposto traverso.

Nella parte alta del vallone si incontrano, tra due canali fortemente incisi, gli sparsi resti dell'alpe Montàà, testimonianza muta di fatiche per noi inconcepibili. Si tratta di modesti ricoveri, usati fino agli '50 del secolo scorso, ora quasi completamente soffocati dalle felci e perciò pressoché invisibili nelle foto aeree.

Salendo lo sguardo è attratto dalla frastagliata, bellissima cresta ESE della Punta del Cugnolaccio, con le sue cime per noi senza nome.

Il valico della Sella Bassa, a dispetto del nome, si conquista a fatica con un ultimo strappo su ripidi prati, un tempo terreno di sfalcio per gli alpigiani della Montàa. Da ultimo si apre la visione sulla Valmala, che il Ravelli giustamente definì "larghissimo vaglio", e si incontra il vecchio segnavia del sentiero che arriva da Scopa.

Un sentito ringraziamento a Gian Paolo di Postua, vera e propria memoria storica della zona. E' per merito suo che i toponimi corretti - che per me sono sempre quelli in uso tra la gente del posto - sono stati salvati dall'oblio e da trascrizioni maldestre.


Il percorso
Dal parcheggio al termine della strada a Roncole di Postua, con Ferruccio imbocco il sentiero dei partigiani (H20), già noto dalla precedente visita all'Alpe Gavala e, come in quell'occasione, lo abbandoniamo all'Aigra per entrare nella valle del Rio Gavala. Fino all'Aigra poco meno di 2 ore.

Come nella precedente visita, scendiamo a guadare il Rio Gavala, saliamo la scalinata detta della raiga e attraversiamo il Rio Disiola (Gesiola sulle mappe) e, poggiando a destra (Est), arriviamo a Pian at Fort

Alle spalle delle baite il sentiero traversa a Ovest e poi prosegue parallelo al Rio Disiola verso monte. Dopo un tratto franato, guadiamo il torrente e arriviamo a Barmella di Sotto, una bella baita sistemata in amena posizione. Superato su un ponticello di ferro il Rio Disiola arriviamo a, Barmella di Sopra, anch'essa ben sistemata. Tempo impiegato: 2:30 totali.

Ci si sposta a sinistra verso altri ruderi e si sale il pendio su tracce di sentiero in parte nascoste da piante cadute. Con l'aiuto di qualche ometto si supera una zona di giavine e si traversa su una cengia per superare una strozzatura del vallone. In questo tratto sono presenti dei cavetti corrimano.
Segue un passaggio esposto su rocce in parte gradinate, dove è collocato ancora un vecchio fittone. 
Il percorso sale un valloncello erboso e guadagna una costa con un betulla marcata di rosso. La si supera e si traversa in leggera discesa nel successivo imbuto, coperto di vegetazione (anche rovi) ma esposto e infido, prima di traversare sotto una parete di roccia scura, ritornando su terreno più sicuro. Il sentiero prosegue tra rade macchie di bosco e nervature rocciose, segnalato da qualche sporadico segno di vernice rossa. Dopo una cengia, seguita da un canalino roccioso e una scalinata di pietra, unico resto del vecchio sentiero, i segnavia scompaiono e bisogna navigare a vista in un mare di felci. Ci si addentra sempre più nel vallone senza prendere quota fino ad arrivare in una zona di giavine, che si passano in prossimità del limite superiore, tra macchie di rovi e noccioleti. Giunti, con il conforto di qualche ometto, sul greto del canale che scende dalla Sella Bassa, lo si attraversa su una roccia piatta e si sale una sorta di rampa verso sinistra (Ovest), guadagnando così la costa successiva. Il vecchio sentiero sale a tornanti su terreno ripido (tagli) e, dove la dorsale spiana, incontra i ruderi azzerati dell'Alpe Montàa.
Fino qui poco meno di 4:30.

Dal rudere più alto, alla base di una parete, ci si sposta a sinistra (Ovest) e si sale in un ripido valloncello erboso dove si intuisce ancora qualche tornante del vecchio sentiero. Più in alto sulla dorsale si incontra ancora un piccolo rudere isolato e poi si prosegue sul colmo, aggirando qualche zona rocciosa. Su terreno finalmente libero dalle felci, traversiamo in salita poggiando a destra puntando ad un grande faggio sul fianco della dorsale rivolto a Est, in direzione della Sella Bassa. Superato l'albero di riferimento, attraversiamo due canalini laterali e ci portiamo sotto l'ampio pendio erboso della Sella Bassa, che raggiungiamo con un ultimo strappo.

Tempo impiegato: 5:20 tutto compreso.

Discesa per l'itinerario di salita. Tempo per la discesa: 4 ore.

Tourengänger: atal
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (8)


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Menek hat gesagt:
Gesendet am 8. November 2020 um 12:02
sarà il colore delle foto, sarà l'o...a, ma le tue uscite mi affascinano sempre.
Ciaux
Menek

atal hat gesagt: RE:
Gesendet am 8. November 2020 um 13:26
Grazie Menek, il colore è proprio quello che ho visto, niente trucchi. Ma l'o...a cos'è?

Menek hat gesagt: RE:
Gesendet am 8. November 2020 um 13:33
Sarà forse...ost.a? :)

gbal hat gesagt:
Gesendet am 8. November 2020 um 18:39
Tra racconto e foto, un bel reportage affascinante per chi ama il genere (io ad esempio).

gbal hat gesagt:
Gesendet am 8. November 2020 um 21:31
Tra racconto e foto, un bel reportage affascinante per chi ama il genere (io ad esempio).

atal hat gesagt: RE:
Gesendet am 8. November 2020 um 22:52
Grazie. Sono posti davvero splendidi. Mi hanno ricordato l'alta Val Pogallo occidentale, il versante che da Baldesaut sale verso la Bocchetta di Campo...

tignoelino hat gesagt:
Gesendet am 9. November 2020 um 21:05
Grande, vai sempre a trovare luoghi fuori dal mondo.
roby

atal hat gesagt: RE:
Gesendet am 10. November 2020 um 07:34
Grazie Roby. Un posto selvaggio come pochi, veramente appartato. Bisogna mettere in conto un lungo avvicinamento, per fortuna su un buon sentiero.
Stammi bene,
Andrea


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