Canal Pian - Valle Strona di Postua
|
||||||||||||||
![]() |
![]() |
A dispetto del nome, Canal Pian (1664 m) non è situato in un canale ma sul colletto - in cima ad un canale tutt'altro che piano - da cui origina una dorsale secondaria, un centinaio di metri più in basso della cresta spartiacque tra il Monte Barone e il Badile, alla testata della valle del Rio Panin.
Canal Pian era il più remoto degli alpi caricati da Postua, escludendo quelli di cui si è persa del tutto la memoria, come Raviciale (vedi qui).
Gli ultimi alpigiani sono stati i coniugi Primo e Florida Venara, con i quattro figli, tre maschi e una femmina. Il più giovane era del 1934. Da questo nido d'aquila videro l'incendio dell'Alpe Disiola del Badina (o Gesiola di Sotto), durante il rastrellamento del 1944, che qui si abbatté in tempo di fienagione. Canal Pian fu uno dei pochi alpeggi della valle ad essere risparmiato. Poco dopo la fine della guerra, con l'avvento del boom, venne abbandonato come tutti gli altri.
I Venara partivano da Postua con le mucche e una mula e risalivano integralmente la lunga valle dello Strona, che nella parte alta, a monte della confluenza con il Rio Gavala, prende il nome di Rio Panin. Fino alla Disiola del Badina il vecchio percorso di carico corrisponde in linea di massima a quello che oggi conosciamo come "il sentiero dei partigiani" (segnavia H20). Da quel punto in avanti, la vecchia Strada Vicinale della Pianaccia (questo il nome del sentiero sulla mappa catastale) proseguiva in prossimità del Rio Panin, attraversandolo cinque volte. L'ultimo guado, immediatamente a monte della confluenza con il Rio Canalaccio, portava il percorso definitivamente in sponda destra e risaliva prima sul colmo e poi sul fianco Sud la dorsale che ospita l'Alpe Pianaccia (1328 m), caricata sempre dai Venara, e - più in alto, nella zona delle sorgenti - Canal Pian.
In quest'occasione, anziché cercare di percorrere fedelmente la Strada Vicinale della Pianaccia, abbiamo seguito il sentiero H20, deviando da ultimo in modo da toccare anche i resti dell'Alpe Prejogn, e, giunti all'Alpe Panin, siamo scesi alla confluenza del Rio Molinaccio nel Rio Panin, lungo un vecchio sentiero, ancora riconoscibile e in buone condizioni (ma non segnalato), in modo da riprendere la Strada della Pianaccia in località Mirabas, pochi metri prima di quello che un tempo era l'ultimo dei cinque guadi del Rio Panin (in questo caso, il primo e l'unico).
I Venara partivano da Postua con le mucche e una mula e risalivano integralmente la lunga valle dello Strona, che nella parte alta, a monte della confluenza con il Rio Gavala, prende il nome di Rio Panin. Fino alla Disiola del Badina il vecchio percorso di carico corrisponde in linea di massima a quello che oggi conosciamo come "il sentiero dei partigiani" (segnavia H20). Da quel punto in avanti, la vecchia Strada Vicinale della Pianaccia (questo il nome del sentiero sulla mappa catastale) proseguiva in prossimità del Rio Panin, attraversandolo cinque volte. L'ultimo guado, immediatamente a monte della confluenza con il Rio Canalaccio, portava il percorso definitivamente in sponda destra e risaliva prima sul colmo e poi sul fianco Sud la dorsale che ospita l'Alpe Pianaccia (1328 m), caricata sempre dai Venara, e - più in alto, nella zona delle sorgenti - Canal Pian.
In quest'occasione, anziché cercare di percorrere fedelmente la Strada Vicinale della Pianaccia, abbiamo seguito il sentiero H20, deviando da ultimo in modo da toccare anche i resti dell'Alpe Prejogn, e, giunti all'Alpe Panin, siamo scesi alla confluenza del Rio Molinaccio nel Rio Panin, lungo un vecchio sentiero, ancora riconoscibile e in buone condizioni (ma non segnalato), in modo da riprendere la Strada della Pianaccia in località Mirabas, pochi metri prima di quello che un tempo era l'ultimo dei cinque guadi del Rio Panin (in questo caso, il primo e l'unico).
Il percorso è lungo e faticoso ma non presenta difficoltà particolari, a parte quelle legate all'orientamento e all'isolamento. Bisogna considerare circa 5 ore da Roncole solo per l'andata (sono 12 km), da rifare anche al ritorno. Dopo l'Alpe Panin non ci sono tagli che aiutino a orientarsi e non sempre è facile distinguere il calpestio del vecchio sentiero dalle numerose tracce degli animali che lo intersecano.
Molto utile il GPS in abbinamento con la mappa catastale, visibile sul Geoportale del Piemonte.
Canal Pian è anche su:
In Montagna

Guida Escursionistica della Valle del Sessera

Molto utile il GPS in abbinamento con la mappa catastale, visibile sul Geoportale del Piemonte.
Canal Pian è anche su:
In Montagna

Guida Escursionistica della Valle del Sessera
Tourengänger:
atal

Communities: Hikr in italiano
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare