Jof di Miezegnot 2087mt


Published by giorgio59m (Girovagando) , 16 August 2020, 22h12.

Region: World » Italy » Friuli Venezia Giulia
Date of the hike:16 August 2020
Hiking grading: T4- - High-level Alpine hike
Climbing grading: II (UIAA Grading System)
Waypoints:
Geo-Tags: I 
Time: 4:00
Height gain: 700 m 2296 ft.

   
 

Ritorno sul luogo del delitto

           Vista da Giorgio     -    (giorgio59m)     

 

Escursione mordi e fuggi, da chiudere in mezza giornata.
Avevo in mente un altra meta, ma alla sveglia alle 6.00, troviamo un cielo terso (peggiorerà nella tarda mattinata), e propongo a Gimmy una vetta più alta e molto panoramica: lo Jof di Miezegnot (tradotto dal friulano potrebbe  essere  il Picco di Mezzanotte).
Ho un legame particolare con questa cima, è stata la prima vera cima vetta raggiunta intenzionalmente, circa 15 anni fa.
Mi spiego meglio, sono un montanaro, dai primi passi i miei genitori mi hanno educato alla montagna, ma le mie frequenti visitazioni erano dedicate alle passeggiate in famiglia, e soprattutto alla ricerca dei funghi e alla pesca di salmonidi.
Anche la passione per le carte topografiche era legata a scoprire i torrenti ed i loro affluenti, a cercare i sentieri per accedere alle acque più remote e quindi meno disturbate.
Ma un anno senza funghi, con mio fratello, siamo saliti proprio su questa bella vetta, ed è  scattato qualcosa dentro che mi fatto conoscere il  piacere del camminare fine a sé stesso, a godermi i panorami, a guardare con curiosità le bellezze che la montagna ci offre.
Sono un escursionista tardivo (da vecchio), ma sto provando a recuperare :-)
Ritorno quindi nel luogo del delitto,  dove la mia vita da escursionista ha avuto inizio.
Percorriamo in auto la stretta strada della Val Dogna (18km), ricca di numerosi percorsi militari e fortificazioni della grande guerra, qui la guerra si è combattuta per davvero. 
Alle 7:10 iniziamo a camminare, dopo aver parcheggiato alla Sella di Sompdogna 1387mt, ampi parcheggi e a quest'ora tutti liberi.
In pochi minuti raggiungiamo la Casera Sompdogna, normalmente caricata e aperta, ma non quest'anno a causa della pandemia (cartello sulla porta).
Inizia la salita su bel sentiero, sempre magnificamente bollato e mai troppo ripido.
In gran parte il sentiero ricalca la mulattiera che serviva la caserma e le postazioni militari del Battaglione Alpini Gemona, che si trova sotto la vetta.
Lunghi traversi e numerosi tornanti permettono di prendere quota, all'inizio in boschi di faggio e abeti, poi salendo lasciano posto al pino muro (ormai è inevitabile pensare all'imitazione di Corona del comico Crozza).
Finita la vegetazione si raggiungono i resti con lapidi dell'ex cimitero di guerra italiano (crocefisso in legno), a circa Q1820, con un paio di tornanti si raggiunge Q1890, dove troviamo i ruderi del villaggio di guerra del Regio Esercito Italiano, una serie di costruzioni in quota denominate "Villa Bucitoro".
Delle numerose costruzioni resta poco, fondamenta e poche mura, ma bene si capisce che parecchi soldati hanno vissuto qui le loro vite di guerra.
Ma c'è una piccola costruzione riadattata e diventata il Rifugio / Bivacco Alpini Gemona.
È stupenda anche se purtroppo chiusa per il Covid, situata su un balcone panoramico con una vista spettacolare sul gruppo del Montasio.
Fino a qui è veramente una tranquilla passeggiata per famiglie, direi un T1, da noi raggiunta in 1:05
Il sentiero prosegue vicino ai resti della caserma più grande (palina), e risale il costone sopra il rifugio.
Dopo i primi 100mt di dislivello ci sono due tratti attrezzati con delle nuove funi in acciaio,  permettono di superare un canale di roccia verticale  franato.
Ci vuole molta attenzione, ed anche forza per tirarsi sù, superato questo tratto si raggiunge la cresta con un altro tratto attrezzato ma più facile.
Alle 08:50 siamo in vetta, dopo solo 1:40.
In vetta numerosi ruderi di costruzioni, appostamenti e soprattutto i resti di uno dei più importanti osservatori d'artiglieria dell'esercito italiano.
In vetta una grande croce metallica con libro, a 2087mt. Ci sono anche alcune targhe commemorative.
Pausa con grandi panorami a 360 gradi, anche in basso con i paesi della Val Canale.
Dopo una ventina di minuti iniziamo la discesa, ma non dalla via di salita (costone SO) ma dal costone SE, costone Peceit, dove si trovano numerosi resti di fortificazioni italiane.
Anche questo tratto va percorso con la massima attenzione, in vari tratti il sentiero è franato, e l'uso delle mani e del posteriore aiuta nei tratti più ostici.
Attorno Q1960, prendiamo un sentiero basso che traversa verso il rifugio, se proseguiamo in discesa si raggiunge la Val Saisera, altro punto di partenza possibile per lo Jof di Miezegnot.
Il sentiero basso permette di evitare le catene, si allunga un pò, ma la visita ai numerosi manufatti militari sul costone merita certamente.
Il traverso deve superare tre canaloni franosi, ma basta seguire le tracce di chi è già passato per superarle con attenzione. 
Dopo l'ultimo canale si può proseguire diritti e raggiungere il rifugio o scendere alla croce di legno con i resti del cimitero, più in basso sotto al rifugio.
Noi scegliamo questa via, più veloce per la discesa.
Pausa di 10min, poi scendiamo veloci, incontrando molte persone che salgono, escursionisti e famiglie con bambini ( come detto fino al rifugio è una bella passeggiata).
Arriviamo all'auto dopo 01:35, con 10m di sosta.
Il parcheggio è molto affollato, anche per le persone che salgono a pranzo al vicinissimo Rifugio Greco, gestito e con cucina. Molti gli escursionisti che salgono ai vari bivacchi, il punto di partenza per gli arrampicatori che affrontano le numerose pareti verticali del gruppo Montasio.
Il meteo non è  più  così bello, abbiamo sfruttato bene la mattinata, goduto dei panorami che hanno acceso la scintilla.


 PS: il livello di difficoltà che ho indicato riguarda il tratto attrezzato per la vetta, e peril primo trattori discesa sul costone Peceit.


 

 
 
   
 

           Vista da Gimmy   -    (gimmy)                        


 Come detto da Giorgio ,abbiamo cambiato il programma  della giornata in corso ,visto il cielo terso ,le previsione  del giorno prima non erano così rosee
L 'escursione di oggi si divide in due parti come grado di difficoltà, fino al rifugio è  una passeggiata tranquilla, su una mulattiera  che conduceva ad una caserma della grande guerra, qui di fianco ai ruderi della caserma  ,si trova il rifugio Battaglione Gemona, oggi meta di numerosi escursionisti ,anche con bambini.
Una nota merita questo rifugetto che è situato in un balcone naturale ,che vista anche la giornata  limpida ,ha una vista spettacolare sull' anfiteatro di montagne che ci circondano.
Da li in poi ,dopo un tratto  di sentiero e un breve traverso ci si trova sotto la cima ,
qui comincia il tratto roccioso in alcuni punti franato ed esposto che è  stato attrezzato con funi di acciaio ,in cui bisogna arrampicarsi e tirarsi su ,da fare con attenzione,
Nel ritorno abbiamo fatto un piccolo anello, e dalla cima scendendo ,il primo centinaio di metri di sentiero ,anche questo e 'abbastanza impegnativo. il sentiero   e 'molto pendente formato da ghiaietta e sabbia di roccia,il tutto molto instabile ,questo sentiero  lambisce una linea fortificata della prima guerra mondiale,con trincee, gallerie ,punti di avvistamento e posizioni di fuoco


CIAO ALLA PROSSIMA

 

 
 
     
 
RIASSUNTO del PERCORSO
Percorso Totale : 5,7Km totali, 04h:00m totali
 03:00m di cammino
Andata : 2,6 Km, 01:40 lorde, 0:05m soste
Ritorno : 3,1 Km, 01:35 lorde, 20m soste
Dislivello : 700mt di assoluto , 700mt di relativo
Libro di vetta: SI
Copertura cellulare: Buona sul percorso
Partecipanti :

Giorgio, Gimmy

 
 
   
   

Altre foto, diario, tracce sul nostro sito     

www.girovagando.net        escursione # 373

  

 
 



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Comments (6)


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Sent 17 August 2020, 07h53
Bei posti che non si scordano mai, rivisitarli e molto
emozionante bravi
ciao

Sent 17 August 2020, 10h52
Bel giro raga. Ormai il carso è conquistato.

Sent 17 August 2020, 12h28
non dire così, se no Alp si mette l'elmetto

Amedeo says: RE:
Sent 17 August 2020, 15h27
Conquistato? Col Ca.....rso!
L'Alp meglio non si metta l'elmetto se no si fonde il cervello, col cappello con la penna scambia meglio il calore e sragiona....meno! :-)

Amedeo says:
Sent 17 August 2020, 15h11
E bravi...!
Ciao!

GIBI says:
Sent 18 August 2020, 23h08
Ciao Omonimo ... devo dire che anche io sono " tardivo " in quanto la montagna l'ho scoperta solo sulla fine degli anni 90 quando avevo già passato la trentina ed è stato amore a prima vista ... a caccia prima di laghetti alpini. poi di capanne e infine di cime abbastanza accessibili ... ricordo ancora la mia prima " passeggiata " al Rifugio Menaggio con le Superga mentre una settimana dopo avevo già degli scarponcini pur del mercato ed ero già innamorato alla scoperta della Valle di Muggio !

Forse è questo "amore" tardivo che adesso ci fa ancora di più apprezzare la montagna !

ciao e buone vacanze Friulane

Giorgio


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