Lagginhorn non per tutti
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Ho provato a salire sul Lagginhorn ma mi sono fermato sulla cresta quando ho capito che il mio passo non era abbastanza veloce da garantire che la cordata arrivasse in vetta in tempo utile. Complimenti ai soci
Nevermind e Matteo che sono arrivati in vetta.
Prima parte su traverso da Hohsaas fino alla cresta. Segue la descrizione del traverso. Dopo essere scesi brevemente su sentiero, l'inizio è orizzontale con corda fissa su rocce con buoni appoggi e termina con pochi metri di discesa con cavo un pò più impegnativi per i non arrampicatori. Segue un'alternanza di salite su roccette, tracce di sentiero, sentierino orizzontale su terreno detritico fino a valicare un costone roccioso (quota 3123) che immette sul Lagginhorngletscher. Si scende di pochi metri, a sinistra arriva la normale dalla Weissmiesshutte. Si risale il ghiacciaio, ormai per me un nevaio privo di crepacci, prima con pendenza dolce poi più accentuata puntando all'evidente cresta che scende dalla cima del Lagginhorn (cresta ovest). Finita la neve si sale sulla cresta tramite sentierino su detriti e pietraia. Mi sono fermato su un ampio terrazzo a 3400 metri da cui ho scattato alcune foto.
Passo ora la parola al resoconto che mi ha fatto
Nevermind. Tempo di salita: 4 ore. La salita presenta tratti su sentiero su fondo detritico, in certi punti anche con comodi tornanti ma talvolta scivoloso, alternati a roccette e pietre, sempre un pò al di sotto del filo di cresta e mai veramente esposto. La placca con fessura sarà alta 5 metri, in salita si scala direttamente, in discesa coloro che scendevano non assicurati sfruttavano un sistema di cengette.
Ed ora le considerazioni finali. Influenzati dalla vicenda-covid abbiamo optato per non pernottare alla Weissmiesshutte, giusto o sbagliato che sia ormai è andata così. In questo modo abbiamo risparmiato 300 metri di dislivello ma siamo partiti alle 8.15, avessimo pernottato al rifugio saremmo partiti 3 ore prima, avremmo avuto più tempo per arrivare in cima senza preoccuparci dell'orario delle funivie. Con il traverso col senno di poi abbiamo risparmiato in dislivello ma non in tempo. La scelta di tenere un passo un pò veloce onestamente si è rivelata opportuna perché la discesa è stata rallentata da alcuni piccoli inconvenienti, non gravi ma che hanno fatto perdere tempo. Dopo il ghiacciaio non siamo tornati a Hohsaas ma siamo scesi lungo il sentiero fino a sfiorare la Weissmiesshutte e poi fino alla stazione intermedia di Kreuzboden dove abbiamo fatto in tempo a salire sulla funivia per 10 minuti.

Prima parte su traverso da Hohsaas fino alla cresta. Segue la descrizione del traverso. Dopo essere scesi brevemente su sentiero, l'inizio è orizzontale con corda fissa su rocce con buoni appoggi e termina con pochi metri di discesa con cavo un pò più impegnativi per i non arrampicatori. Segue un'alternanza di salite su roccette, tracce di sentiero, sentierino orizzontale su terreno detritico fino a valicare un costone roccioso (quota 3123) che immette sul Lagginhorngletscher. Si scende di pochi metri, a sinistra arriva la normale dalla Weissmiesshutte. Si risale il ghiacciaio, ormai per me un nevaio privo di crepacci, prima con pendenza dolce poi più accentuata puntando all'evidente cresta che scende dalla cima del Lagginhorn (cresta ovest). Finita la neve si sale sulla cresta tramite sentierino su detriti e pietraia. Mi sono fermato su un ampio terrazzo a 3400 metri da cui ho scattato alcune foto.
Passo ora la parola al resoconto che mi ha fatto

Ed ora le considerazioni finali. Influenzati dalla vicenda-covid abbiamo optato per non pernottare alla Weissmiesshutte, giusto o sbagliato che sia ormai è andata così. In questo modo abbiamo risparmiato 300 metri di dislivello ma siamo partiti alle 8.15, avessimo pernottato al rifugio saremmo partiti 3 ore prima, avremmo avuto più tempo per arrivare in cima senza preoccuparci dell'orario delle funivie. Con il traverso col senno di poi abbiamo risparmiato in dislivello ma non in tempo. La scelta di tenere un passo un pò veloce onestamente si è rivelata opportuna perché la discesa è stata rallentata da alcuni piccoli inconvenienti, non gravi ma che hanno fatto perdere tempo. Dopo il ghiacciaio non siamo tornati a Hohsaas ma siamo scesi lungo il sentiero fino a sfiorare la Weissmiesshutte e poi fino alla stazione intermedia di Kreuzboden dove abbiamo fatto in tempo a salire sulla funivia per 10 minuti.
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