Cima del Palone (2089m) da Prato San Pietro
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Dopo la lunghissima prima uscita post-lockdown (Sasso della Gallina e dintorni, oltre 1900m di dislivello), sempre con Nino per mantenere la gamba scegliamo il lato B della Grigna, cioè la Cima del Palone da Prato San Pietro. Su questo sito, credo sia solo la seconda relazione... ed è strano, perchè davvero l'ambiente merita una visita!
Vista la meteo non troppo promettente, decidiamo di evitare la Valle dei Mulini e, partiti dalla fucina Carlini a monte del centro abitato, giriamo immediatamente a destra imboccando lo storico Sentiero della Scaletta.
L'ambiente è molto appartato, la salita rende e in breve ci troviamo al Cainallo dove veniamo investiti dal flusso di persone che da quel lato salgono alla Bogani (chiuso), alla Via della Ganda e al versante di Releccio della Grigna Settentrionale (Prada, Bietti-Buzzi etc.).
A monte della Bogani, occhio a seguire sempre il segnavia numero 36-37-38 (passo Zapel / Via del Nevaio / bocchetta del Palone), anche quando sulle rocce si vedono solo i 36 e il 37; superato un dosso, presso un cartello segnaletico di legno, si ritrova anche il segnavia ufficiale 38 in ferro e da qui è impossibile sbagliare.
In ambiente dolomitico, si risale in traverso (un paio di punti franati, presenza di un'evidente linea di distacco proprio lungo la direzione di marcia) fino all'evidente Bocchetta del Palone, e da qui a destra con qualche attenzione lungo la bella cresta fino alla vetta (ripido, roccette, erba un po' scivolosa). Zero escursionisti, molti camosci che si rincorrevano buttandosi a capofitto giù per i ghiaioni.
Dalla vetta, bellissima vista sul lato Bregai del Grignone, poi un'occhiata alla selvaggissima Val Lori (pare ci scenda un sentiero non segnalato per Prato San Pietro, non l'abbiamo proprio visto), infine lungo ritorno per la stessa via di salita.
Vista la meteo non troppo promettente, decidiamo di evitare la Valle dei Mulini e, partiti dalla fucina Carlini a monte del centro abitato, giriamo immediatamente a destra imboccando lo storico Sentiero della Scaletta.
L'ambiente è molto appartato, la salita rende e in breve ci troviamo al Cainallo dove veniamo investiti dal flusso di persone che da quel lato salgono alla Bogani (chiuso), alla Via della Ganda e al versante di Releccio della Grigna Settentrionale (Prada, Bietti-Buzzi etc.).
A monte della Bogani, occhio a seguire sempre il segnavia numero 36-37-38 (passo Zapel / Via del Nevaio / bocchetta del Palone), anche quando sulle rocce si vedono solo i 36 e il 37; superato un dosso, presso un cartello segnaletico di legno, si ritrova anche il segnavia ufficiale 38 in ferro e da qui è impossibile sbagliare.
In ambiente dolomitico, si risale in traverso (un paio di punti franati, presenza di un'evidente linea di distacco proprio lungo la direzione di marcia) fino all'evidente Bocchetta del Palone, e da qui a destra con qualche attenzione lungo la bella cresta fino alla vetta (ripido, roccette, erba un po' scivolosa). Zero escursionisti, molti camosci che si rincorrevano buttandosi a capofitto giù per i ghiaioni.
Dalla vetta, bellissima vista sul lato Bregai del Grignone, poi un'occhiata alla selvaggissima Val Lori (pare ci scenda un sentiero non segnalato per Prato San Pietro, non l'abbiamo proprio visto), infine lungo ritorno per la stessa via di salita.
Tourengänger:
Serzo

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