Pizzo Mottac dal Passo di Ragozzale
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Ero partito con tutt'altro programma: volevo partire da Parpinasca, arrivare al Passo Ragozzale e poi raggiungere in sequenza quattro cime nei dintorni; Testa di Menta, Pizzo Desen, Testa del Parise e Punta Pozzolo.
Tuttavia sin dalla partenza i piani cambiano: stanno sistemando alcuni tratti della strada verso Parpinasca e sono costretto a lasciare la macchina sotto all'Alpe Faievo, aggiungendo così strada e dislivello che avrei volentieri evitato...
Giunto quasi a Parpinasca giro a destra in corrispondenza di un corso d'acqua e nel bosco guadagno rapidamente quota per uscire in corrispondenza dell'Alpe Pieso; da qui proseguo ancora nel bosco su sentiero ripido fino all'Alpe di Nava. Ora il percorso diventa "pianeggiante" (con numerosi saliscendi) e mi porta prima all'Alpe Rina e poi al bellissimo Alpe Menta.
Come temevo sopra i 1700, essendo il versante prevalentemente esposto a nord, sono ancora numerosi i nevai ai quali devo prestare attenzione perchè iniziano a sfondarsi date le temperature abbastanza alte...
Sempre per nevai e un po' di sentieri franati raggiungo la Scala di Ragozzale, in prossimità dell'omonimo passo: credo sia impossibile non rimanere impressionati da cosa è riuscito a fare l'uomo con scarsissimi mezzi tecnologici me con incredibile volontà e dedizione.
Superata la Scala mi affaccio nel meraviglioso scenario della Val Grande e davanti a me le sirene del Pizzo Mottàc iniziano a cantare... Non avendo alberi a cui legarmi, cado in tentazione e cambio il mio programma: e Mottàc sia!
La mia nuova destinazione sembra "a portata di mano" ma in realtà impiegherò quasi un'ora e mezza per salire costeggiando il Testa di Menta, scendere verso quota 1700 e poi arrivare in vetta con continue brevi salite e discese su sassi e bosco. In realtà il sentiero porta al Bivacco ma la vetta è a pochi metri e la strada si inventa senza troppi problemi.
La vetta del Mottàc offre uno spettacolare panorama a 360° che copre praticamente tutta la Val Grande (eccetto la Val Pogallo e il gruppo dello Zeda). E' stato faticoso ma ne è valsa assolutamente la pena: è una sorta di punto panoramico nel mezzo della Val Grande!
Il ritorno si svolge sullo stesso sentiero dell'andata, con calma e senza problemi.
Nel complesso il percorso, seppur lungo, è semplice da seguire, le "difficoltà" che ho incontrato sui nevai spariranno presto, quello che invece mi preoccupa molto è la condizione del sentiero nella seconda metà del tratto Alpe Menta - Passo di Ragozzale e in diversi punti tra Ragozzale e il Mottàc: molti tratti sono franati rendendo difficoltoso il passaggio ma soprattutto temo che le prossime piogge peggioreranno la situazione.
Tuttavia sin dalla partenza i piani cambiano: stanno sistemando alcuni tratti della strada verso Parpinasca e sono costretto a lasciare la macchina sotto all'Alpe Faievo, aggiungendo così strada e dislivello che avrei volentieri evitato...
Giunto quasi a Parpinasca giro a destra in corrispondenza di un corso d'acqua e nel bosco guadagno rapidamente quota per uscire in corrispondenza dell'Alpe Pieso; da qui proseguo ancora nel bosco su sentiero ripido fino all'Alpe di Nava. Ora il percorso diventa "pianeggiante" (con numerosi saliscendi) e mi porta prima all'Alpe Rina e poi al bellissimo Alpe Menta.
Come temevo sopra i 1700, essendo il versante prevalentemente esposto a nord, sono ancora numerosi i nevai ai quali devo prestare attenzione perchè iniziano a sfondarsi date le temperature abbastanza alte...
Sempre per nevai e un po' di sentieri franati raggiungo la Scala di Ragozzale, in prossimità dell'omonimo passo: credo sia impossibile non rimanere impressionati da cosa è riuscito a fare l'uomo con scarsissimi mezzi tecnologici me con incredibile volontà e dedizione.
Superata la Scala mi affaccio nel meraviglioso scenario della Val Grande e davanti a me le sirene del Pizzo Mottàc iniziano a cantare... Non avendo alberi a cui legarmi, cado in tentazione e cambio il mio programma: e Mottàc sia!
La mia nuova destinazione sembra "a portata di mano" ma in realtà impiegherò quasi un'ora e mezza per salire costeggiando il Testa di Menta, scendere verso quota 1700 e poi arrivare in vetta con continue brevi salite e discese su sassi e bosco. In realtà il sentiero porta al Bivacco ma la vetta è a pochi metri e la strada si inventa senza troppi problemi.
La vetta del Mottàc offre uno spettacolare panorama a 360° che copre praticamente tutta la Val Grande (eccetto la Val Pogallo e il gruppo dello Zeda). E' stato faticoso ma ne è valsa assolutamente la pena: è una sorta di punto panoramico nel mezzo della Val Grande!
Il ritorno si svolge sullo stesso sentiero dell'andata, con calma e senza problemi.
Nel complesso il percorso, seppur lungo, è semplice da seguire, le "difficoltà" che ho incontrato sui nevai spariranno presto, quello che invece mi preoccupa molto è la condizione del sentiero nella seconda metà del tratto Alpe Menta - Passo di Ragozzale e in diversi punti tra Ragozzale e il Mottàc: molti tratti sono franati rendendo difficoltoso il passaggio ma soprattutto temo che le prossime piogge peggioreranno la situazione.
Tourengänger:
rupicapra

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