Punta dell'Orto (1001 m) e Monte Rodondone (1143 m) - anello da Pilzone


Publiziert von peter86 , 15. Mai 2020 um 14:03.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:14 Mai 2020
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 5:00
Aufstieg: 1200 m
Abstieg: 1200 m
Strecke:16,8 km come da traccia GPS

Meteo incertissimo, tra i vari giri che avevo in mente scelgo il "piano C", che prevede un giro a basse quote sulle prime alture del Lago d'Iseo, utile soprattutto per macinare un pò di km e dislivello.

Lasciata l'auto a Pilzone, nel parcheggio lungo la strada subito prima della chiesa, mi incammino su Largo Caduti del Mare e quindi sulla più stretta Via Silano.
Ad un bivio svolto a sinistra, seguendo l'indicazione per la Punta dell'Orto e ben presto mi ritrovo sulla mulattiera acciottolata che sale nel bosco.
Le piogge di ieri hanno reso scivolosissimi i sassi, dunque sono costretto a procedere con una certa cautela per evitare scivoloni.
Arrivato alla chiesetta di San Fermo (0h35), effettuo una brevissima deviazione (un paio di minuti) per raggiungere la famosa panchina gigante, che in effetti merita davvero per la posizione super panoramica sul lago.
Ho la fortuna di trovarmi qui quando il cielo è ancora azzurro e l'aria limpida, così riesco a gustarmi al meglio la splendida visuale.
Tornato sui miei passi riprendo il sentiero, che dopo essere passato accanto a due case, si inoltra nel fitto e umidissimo bosco, salendo senza tregua per un lungo e monotono tratto, fino a sbucare su una sterrata, che conduce in breve ad una zona più aperta, costellata di capanni di caccia.
Si torna quindi su sentiero e si rientra nel fitto bosco, per sbucare all'aperto solo in vista della cima di Punta dell'Orto, che si raggiunge con un ultimo strappo (1h30).

Il tempo si è guastato, nuvole basse vanno e vengono e una spessa foschia nasconde il panorama. Dunque mi fermo giusto 5 minuti per bere e mangiare una banana, e riparto immediatamente (e questa sarà la mia unica sosta in tutta l'escursione).
Continuo sul sentiero, che rientra immediatamente nel bosco e scende lungo il crinale opposto a quello di salita.
Sbucato su un'altra sterrata, la seguo per un breve tratto, per poi abbandonarla nei pressi di una pozza d'acqua, dove prendo il sentiero a destra (attenzione perchè questo bivio non è segnalato benissimo, il cartello c'è ma è messo in posizione poco visibile).
Mi trovo ora sul sentiero 3V, con segnavia bianco e azzurro, che non lascerò più fino al Monte Rodondone.
Con un'ultima discesa raggiungo una strada asfaltata, in località Caposs. Attraverso la strada e punto dritto al cancello di una grossa casa, subito prima del quale ricomincia a destra il sentiero.
Si prosegue a mezzacosta, seguendo il morbido crinale, passando accanto a qualche casa isolata, attraversando finalmente ambienti più aperti, che regalano altri begli scorci sul lago.
Superato un altro piccolo nucleo di case ci si sposta quindi sul versante destro della dorsale, per un breve tratto su brutta stradina cementata, quindi su un bel sentiero.
E' forse il tratto più piacevole dell'escursione, nonostante nuvole e foschia neghino la vista sulla sottostante Val Trompia, il sentero è davvero piacevole.
Con alcuni saliscendi raggiungo il bel santuario di Santa Maria del Giogo (2h20) e la trattoria sottostante, dove arriva anche la strada asfaltata che sale da Sulzano.

Ignoro il sentiero pianeggiante a destra, con indicazioni per Gardone Val Trompia e attraverso invece il parcheggio sterrato, puntando dritto ai prati che precedono una casa.
Prima della casa, a sinistra, prosegue il mio sentiero, ben marcato dal segnavia bianco azzurro, ma senza cartelli indicatori.
Si segue abbastanza fedelmente il crinale, alternando tratti nel fitto bosco, ad altri in ambiente aperto, con un paio di suggestivi punti panoramici (non oggi), fino a raggiungere la cima del Monte Rodondone (2h55), contrassegnata da una semplice palina segnavia.
Sapevo che la cima in sè era abbastanza insignificante per via del bosco che la ricopre parzialmente, ma per oggi va benissimo così.
Faccio giusto una foto al cartello di vetta e torno subito indietro, percorrendo lo stesso sentiero fino alla strada di Santa Maria del Giogo.
Qui si stacca subito a sinistra il sentiero per Nistisino, indicato da una palina con il tricolore della bandiera italiana.

Si scende ora nel fitto bosco di castagni, fino ad arrivare in vista dell'ampio pianoro di Nistisino.
Costeggiando i prati su ampio sentiero sterrato raggiungo le case di questa piccola località (3h50), dove ignoro tutte le direzioni indicate dalle paline segnavia e, attraversata la strada, proseguo sull'ampia mulattiera acciottolata, che scende nel bosco (la mia mappa riporta questa mulattiera con il nome di Via Diaz) verso Sulzano.
Si alternano tratti nel bosco ad altri passaggi accanto a isolate case, fino a sbucare nei pressi di un'orribile villa dove la mulattiera si trasforma in una vera stradina. Sbucato su una più ampia strada asfaltata (Via Gazzane), la seguo verso sinistra, passo prima sopra e poi sotto ala strada provinciale del Lago d'Iseo, e proseguo per bel tratto fino trovare sulla sinistra la Via Valeriana.
Con bel percorso pedonale torno quindi a Pilzone (5h00), proprio in Largo Caduti del Mare dove era iniziata l'escursione.

Giro sicuramente non entusiasmante, i fitti boschi a quote bassissime non sono esattamente l'ambiente che prediligo, ma ne ero ben consapevole, ed è andata benissimo così: l'obiettivo era fare un pò di allenamento e vedere qualche bello scorcio sul lago, e sono molto soddisfatto di entrambe le cose.


Tourengänger: peter86
Communities: Hikr in italiano


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