Monte Generoso (1701 m) e Pizzo della Croce (1491 m)

Finalmente si può tornare in montagna, seppur rimanendo nella propria regione e districandosi tra mille ordinanze comunali con i più disparati divieti.
Avuto l'ok da parte del comune di Centro Valle Intelvi decido per un giro nella zona del Generoso, che già conosco e mi permette di improvvisare un giro più o meno ampio a seconda della mia condizione, grande incognita dopo la quarantena.

Lascio l'auto al grande parcheggio (deserto) a La Bolla ed imbocco il bel sentiero nel bosco per Orimento, che raggiungo in 30 minuti circa.
Da qui seguo le indicazioni del Sentiero Alto per il Monte Generoso, mentre il Sentiero Basso è chiuso causa lavori.
Raggiunto il Barco dei Montoni affronto la bella salita di fianco all'abetaia che mi porta sul crinale. Da qui in poi è senza dubbio il tratto più bello dell'escursione, e oggi mi sembra ancora più bello del solito!
Con brevissime deviazioni tocco tutte le cime (Piancaccia, Sasso Bianco, Baraghetto), incontrando diversi camosci sotto il Baraghetto, quindi raggiungo purtroppo nella nebbia la cima del Monte Generoso (2h00).
Una quantità assurda di escrementi di animale, con relativa puzza, rende impossibile stare in vetta più del tempo di una foto :-)

Volendo compiere un anello scendo comunque verso l'imbocco del Sentiero Basso, che effettivamente risulta chiuso anche da questo lato (ovviamente). Dunque mi abbasso ancora, proseguendo sul sentiero che scende verso Scudellate ed Erbonne,fino a trovare, appena sopra i ruderi dell'Alpe di Sella, la traccia a sinistra per l'Alpe Squadrina, ben indicata da una palina segnavia.
La traccia è esile e un pò invasa dalla vegetazione, per fortuna ben presto entra nella faggeta e si fa più pulita.
Con alcuni saliscendi raggiungo l'Alpe Squadrina (3h00), dove il minuscolo sentierino si trrasforma in una enorme e brutta sterrata, che percorro fino a tornare ad Orimento (3h30).
Decisamente affaticato dai numerosi saliscendi punto comunque senza indugio al Pizzo della Croce, percorrendo la facile dorsale erbosa che oggi mi fa penare non poco.
Raggiunta la cima del Pizzo della Croce (4h05), mi fermo qualche minuto per godermi finalmente un pò di panorama e per reintegrare qualche energia, quindi scendo sulla dorsale opposta fino a trovare sulla sinistra l'ampio sentiero erboso, non indicato ma ben evidente, che con un bel percorso nel bosco in leggera discesa porta al Rifugio Giuseppe e Bruno.
Da qui, con i piedi ormai in fiamme, percorro la strada asfaltata e torno alla Bolla (5h00).

Davvero niente male come rientro!

NB il gps mi ha segnato 1260 m di dislivello, ma io, carta alla mano, considerando tutti i saliscendi, arrivo a contarne 1050.