Pizzo Meriggio (discesa dalla paretina N) - 2358 m
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"Ire, il piede è entrato troppo facilmente nello scarpone... Questo è un brutto segno"
Nel giro di nemmeno 2 ore son successe cose che ad un normale scialpinista nemmeno in una stagione potrebbero accadere.
Bufera di neve... spallaggio a tempo indeterminato... ricerca di sentieri CAI inesistenti... attraversamento di abetaie abbattute (forse ho un futuro da tree climber)... airbag che si aprono senza motivo e senza che venga sfiorata l'apposita manovella...
Insomma, dopo più di mezz'ora persa a sgonfiare questo maledetto airbag saltandoci sopra (a ripensarci la scena era decisamente ridicola), decidiamo di battere in ritirata (altro che ritirata di Russia!): la Val Fontana oggi non ci vuole proprio!
Tra una risata e l'altra (sempre far buon viso a cattivo gioco!) torniamo veloci alla macchina e ci rifiondiamo nel fondovalle per poi risalire il versante opposto della Valtellina: destinazione Meriggio!
Partenza nelle nuvole, ma piano piano la luce diventa sempre più forte e buchiamo il limite delle nuvole: SPETTACOLO!
In vetta decidiamo di scendere diretti dalla divertente paretina nord su neve inaspettatamente super! La polvere è tornata a far visita anche alle belle e selvagge Orobie finalmente!
Insomma, anche se doveva essere una semplice "gita di ripiego" ne è uscita una gita con la "G" maiuscola!
Dalla Chiesetta alla località Campelli (q. 1250 m), risalire il pratone soprastante sino a degli alpeggi. Qui inizia la vecchia pista che sale, molto ripida, nel bosco.
E' possibile sia seguire la pista sia la strada che la aggira verso sinistra.
Man mano che sale, il bosco si dirada, fino a scomparire del tutto e lasciare una vista mozzafiato sul gruppo Redorta/Scais e sulla Valtellina.
Raggiunta la dorsale e la q. 2143 m, con alcuni sali e scendi, seguirla interamente sino alla grande croce di vetta del Pizzo Meriggio (q. 2350m).
Lungo la dorsale prestare attenzione alle possibili cornici.
DISCESA:
In presenza di buoni condizioni del manto nevoso, è possibile scendere lungo il pendio proprio sotto la croce del Meriggio (versante N), con pendenze, nei primi 50/70 metri che toccano i 35°.
Scendere lungo tutto il pendio e, un attimo prima di raggiungere una baita isolata, prendere una traccia sulla destra che, in leggera salita (ripellare) riporta sul sentiero di salita.
Da qui come per la salita.
TEMPI DI PERCORRENZA:
PARCHEGGIO CAMPELLI - PUNTA LA PIADA: 1,20 ora
PUNTA LA PIADA - q. 2143 m: 20 minuti
q. 2143 m - PIZZO MERIGGIO: 40 minuti
PIZZO MERIGGIO - PARCHEGGIO CAMPELLI: 1,00 ora
con Edo
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