Monte Val de' Corni
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Cosa fare se si hanno solo un paio d'ore a disposizione e si vuole comunque fare quattro passi? Anna propone il Poncione di Ganna, io il Monte Val de' Corni: lei non ci è mai stata e la salita ci permetterà di stare al sole mentre salendo al Poncione rimarremmo per un buon tratto all'ombra.
Raggiungiamo il Passo del Tedesco, calziamo gli scarponi ed iniziamo a salire.
Il bosco appare ancora completamente spoglio e privo di fiori, fatta eccezione per una coraggiosa e solitaria Polygala sulla cresta dopo il belvedere.
Facciamo una prima breve sosta alla panchina, poi riprendiamo la salita ed in breve siamo al cartello che indica il Monte Val de' Corni, qualcuno ha opportunamente aggiunto una freccetta indicante la direzione per la cima vera e proprio, percorriamo i pochi metri che ci separano da questa, caratterizzata da un pannello triangolare con il nome, gli stemmi dei tre comuni i cui territori qui si incontrano, ed il logo del Parco delle Cinque Vette.
Scendiamo dal versante opposto e poi giriamo a destra per riprendere il sentiero, qui quasi una strada, che ci riporterà alla partenza.
Intorno vi sono evidenti segni della presenza di cinghiali e, infatti, poco dopo sentiamo un gran tramestio a poca distanza, fra il sottobosco intravvediamo un paio di ungulati che arano il terreno.
Proseguiamo, raggiungiamo di nuovo il bel monolite roccioso che caratterizza la cresta e poi ci abbassiamo nel bosco per tornare al Passo del Tedesco.
Gita brevissima ma sempre piacevole: il Val de' Corni è un elevazione insignificante e completamente boscata per cui il panorama dalla cima è inesistente. La crestina che fa da spartiacque fra la Valganna e la Valle Cavallizza invece offre dei bei panorami sulle Alpi a Ovest e sulla zona Monte Generoso e montagne del Comasco e del Lecchese ad Est. Bellissima la vista su Ganna, la sua badia ed il Pralugano.
Difficoltà: prevalentemente T1 tranne qualche breve tratto sulla cresta classificabile come T2. È un itinerario percorribile in ogni stagione, anche con la neve.
Raggiungiamo il Passo del Tedesco, calziamo gli scarponi ed iniziamo a salire.
Il bosco appare ancora completamente spoglio e privo di fiori, fatta eccezione per una coraggiosa e solitaria Polygala sulla cresta dopo il belvedere.
Facciamo una prima breve sosta alla panchina, poi riprendiamo la salita ed in breve siamo al cartello che indica il Monte Val de' Corni, qualcuno ha opportunamente aggiunto una freccetta indicante la direzione per la cima vera e proprio, percorriamo i pochi metri che ci separano da questa, caratterizzata da un pannello triangolare con il nome, gli stemmi dei tre comuni i cui territori qui si incontrano, ed il logo del Parco delle Cinque Vette.
Scendiamo dal versante opposto e poi giriamo a destra per riprendere il sentiero, qui quasi una strada, che ci riporterà alla partenza.
Intorno vi sono evidenti segni della presenza di cinghiali e, infatti, poco dopo sentiamo un gran tramestio a poca distanza, fra il sottobosco intravvediamo un paio di ungulati che arano il terreno.
Proseguiamo, raggiungiamo di nuovo il bel monolite roccioso che caratterizza la cresta e poi ci abbassiamo nel bosco per tornare al Passo del Tedesco.
Gita brevissima ma sempre piacevole: il Val de' Corni è un elevazione insignificante e completamente boscata per cui il panorama dalla cima è inesistente. La crestina che fa da spartiacque fra la Valganna e la Valle Cavallizza invece offre dei bei panorami sulle Alpi a Ovest e sulla zona Monte Generoso e montagne del Comasco e del Lecchese ad Est. Bellissima la vista su Ganna, la sua badia ed il Pralugano.
Difficoltà: prevalentemente T1 tranne qualche breve tratto sulla cresta classificabile come T2. È un itinerario percorribile in ogni stagione, anche con la neve.
Communities: Montagne di Casa, Hikr in italiano
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