Grignone. Canale Ovest - cresta di Piancaformia

Nessuno dei miei (pochi) soci è disponibile e quindi tentenno fino all'ultimo...però non nevica da due settimane e gli ultimi 3 giorni hanno regalato un po di relativo freddo e quindi alla fine decido di farmi coraggio e di partire in solitaria.
Per ridurre al minimo tempo di cammino su neve in scioglimento già alle sei inizio a camminare dal parcheggio di Vo del Mocodeno.

Come tutti i giri alpinistici (in particolar modo quelli invernali) le difficoltà che si incontreranno dipenderanno molto dalla quantità e dalla qualità del mondo nevoso. Personalmente sono stato fortunato e, soprattutto nei tratti più ostici, ho trovato neve compatta e portante.

Anche il lungo traverso che conduce verso il Bietti-Buzzi non deve essere sottovalutato: in caso di ghiaccio i ramponi escono dallo zaino ben prima del rifugio.

L'attacco del canale avviene svoltando a sinistra dopo aver superato la valletta successiva al rifugio. Trovare la via giusta non è però sempre scontato: non conoscendo perfettamente la zona e non avendo tracce da seguire (a causa della neve dura e del vento che ha cancellato i segni degli alpinisti precedenti) ho sbagliato l'attacco del canale arrivando a prenderlo più in alto del dovuto.
Così facendo sono stato costretto a superare un paio di ripide paretine ghiacciate, per le quali è necessario prestare attenzione, prima di ricongiungermi al canale. Ma mi sono divertito da morire quindi niente di male.

Il canale di per se non è complesso (almeno nelle buone condizioni in cui lo ho trovato), ma molto intenso poichè non da mai possibilità di rifiatare arrivando ripido fin alla sua sommità: solamente girandosi ci si rende conto di quanto sia in piedi e di quanto sia necessario non abbassare la concentrazione.

L'arrivo direttamente al Brioschi rende l'uscita veramente emozionante e particolare. Uno spettacolo meraviglioso che giustifica la fatica fatta nella salita.

Per rendere il giro veramente indimenticabile la discesa non può che essere fatta dalla cresta di Piancaformia. Anche la cresta non va sottovalutata perchè ha alcuni passaggi dall'esposizione non indifferente, ma la sua fama fa si che nella maggior parte dei casi sia ben tracciata per tutto il suo sviluppo.

Questo giro regala emozioni davvero fantastiche perchè davvero molto variegato sia come ambiente che come "tecnicismi" interessati. Si passa dallo stretto e buio canale alla cresta luminosa e di ampio respiro su tutto l'ambiente circostante. 

Una scalata veramente da non perdere anche se da affrontare preparati e aspettando le condizioni migliori.