Pizzo Rossetto
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Ultima escursione del 2019, decidiamo per il Pizzo Rossetto: io non vi sono mai stato nè a piedi nè con gli sci, mi sembra giusto provarci con le ciaspole.
Ritrovo alle 7,30 da Gaggiolo, fino a Lugano Nord c'è un po' di traffico visto che oggi per molti è un giorno lavorativo, alle 9 comunque parcheggiamo un po' oltre Piera: l'affollamento a quanto sembra è notevole, e con le ciaspole sullo zaino iniziamo a salire seguendo la strada forestale in direzione di Anvèuda. L'innevamento qui in basso è decisamente scarso ma le cime vicine sono ben innevate. Arriviamo a Marzanei e quindi ad Anvèuda. Le ciaspole sono sempre sullo zaino, anche sul tratto successivo, dove abbandoniamo la strada per seguire il sentiero estivo che taglia il Piano di Léigra, il fondo è compatto e la traccia tanto segnata che possiamo procedere senza.
Inizia il tratto più ripido della gita, comunque vi sono tracce di sci, di scarponi e di ciaspole che agevolano la salita, arriviamo al pianoro e, poco dopo, finalmente calziamo le racchette da neve.
Veniamo sorpassati da un gitante accompagnato da un Border Collie e che ritroveremo in cima. Seguiamo il sentiero estivo che sale nel bosco e fa un traverso sotto l'anticima, che non saliamo, in breve siamo in vetta: panorama a 360° decisamente spettacolare.
Scattiamo qualche decina di fotografie e poi decidiamo di abbassarci nella valletta sottostante per mangiare qualcosa. Per la discesa seguiremo il vallone che nonostante qualche tratto ripido è ben assestato, raggiungiamo il pianoro e scendiamo verso Anvèuda da dove raggiungiamo Dötra seguendo la strada forestale, da qui per il sentiero ridiscendiamo a Piera per il percorso fatto in salita che reincontriamo nei pressi di Oncedo.
Il Pizzo Rossetto, a dispetto dell'altitudine non elevata, grazie alla sua posizione isolata e centrale offre un magnifico panorama. Il dislivello da percorrere è modesto ma adatto dopo le inevitabili libagioni natalizie.
Ritrovo alle 7,30 da Gaggiolo, fino a Lugano Nord c'è un po' di traffico visto che oggi per molti è un giorno lavorativo, alle 9 comunque parcheggiamo un po' oltre Piera: l'affollamento a quanto sembra è notevole, e con le ciaspole sullo zaino iniziamo a salire seguendo la strada forestale in direzione di Anvèuda. L'innevamento qui in basso è decisamente scarso ma le cime vicine sono ben innevate. Arriviamo a Marzanei e quindi ad Anvèuda. Le ciaspole sono sempre sullo zaino, anche sul tratto successivo, dove abbandoniamo la strada per seguire il sentiero estivo che taglia il Piano di Léigra, il fondo è compatto e la traccia tanto segnata che possiamo procedere senza.
Inizia il tratto più ripido della gita, comunque vi sono tracce di sci, di scarponi e di ciaspole che agevolano la salita, arriviamo al pianoro e, poco dopo, finalmente calziamo le racchette da neve.
Veniamo sorpassati da un gitante accompagnato da un Border Collie e che ritroveremo in cima. Seguiamo il sentiero estivo che sale nel bosco e fa un traverso sotto l'anticima, che non saliamo, in breve siamo in vetta: panorama a 360° decisamente spettacolare.
Scattiamo qualche decina di fotografie e poi decidiamo di abbassarci nella valletta sottostante per mangiare qualcosa. Per la discesa seguiremo il vallone che nonostante qualche tratto ripido è ben assestato, raggiungiamo il pianoro e scendiamo verso Anvèuda da dove raggiungiamo Dötra seguendo la strada forestale, da qui per il sentiero ridiscendiamo a Piera per il percorso fatto in salita che reincontriamo nei pressi di Oncedo.
Il Pizzo Rossetto, a dispetto dell'altitudine non elevata, grazie alla sua posizione isolata e centrale offre un magnifico panorama. Il dislivello da percorrere è modesto ma adatto dopo le inevitabili libagioni natalizie.
Tourengänger:
paoloski

Communities: Hikr in italiano
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