Dalla Valgrisenche alla Val Maira passando per...


Publiziert von cristina , 30. September 2019 um 14:24. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Aostatal
Tour Datum:28 August 2019
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I   F 
Zeitbedarf: 18 Tage
Strecke:31.004 D+ x 383,30 km. Totale 18 giorni di cui il primo mezza giornata e l'ultimo solo la discesa di mezz'oretta.
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autobus SAVDA con partenza alle 7.15 da Lampugnano. Fermata a Villeneuve dove abbiamo preso il trekbus Gran Paradiso fino a Valgrisenche.
Zufahrt zum Ankunftspunkt:Terminato il trekking a Prazzo abbiamo preso autobus benese per Dronero. Altro autobus benese per Cuneo. Trenitalia per Torino e quindi cambio per Milano. Trenord Milano-Garbagnate

Che dire di questa splendida traversata? Non ci sono parole sufficienti ad esprimere la bellezza di tutto ...
 
I ghiacciai, i boschi, le pietraie, i comodi sentieri, le sterrate e le tracce, le ripide discese e le altrettanto ripide salite. Belle giornate di sole, tante, e un paio bruttine, ma ci stanno anche loro! Soprattutto dopo le previsioni catastrofiche di un inizio di settembre con il botto con neve a 1700 m di quota e della conseguente fine dell’estate…
 
L’ospitalità della gente sempre più che disponibile alla chiacchiera… chiacchiere su tutto…e alla collaborazione, in molti casi indispensabile.
 
Così capita di stare un’ora al telefono con un esperto delle Valli di Lanzo con cui siamo stati messi in contatto dopo la discesa dal Colle della Piccola e la notizia della chiusura del sentiero del giorno dopo.
 
Di parlare dei NO TAV/SI TAV con chi veramente vive la situazione e di vedere come cent’anni dopo si ripete la storia. Situazioni diverse ma l’informazione che viene data ora e quella che veniva data allora è sempre la stessa…mai del tutto vera!
 
Di cenare e chiacchierare in più lingue per cercare di comunicare in qualche maniera e conoscere belle avventure ma anche tristi situazioni…parlare di cose personali con persone che vediamo per la prima volta e difficilmente rivedremo e confidarsi con loro come se ci conoscessimo da anni…
 
Tutto ciò e molto di più rimarrà in noi…non solo montagna…
 
29 Agosto: Valgrisenche – Rifugio Chalet de l’Epèe
Si parte in allegria anche grazie all’amico Gianni che ci accompagna a Lampugnano alle 7.15. Per lui essere in giro a quest’ora è tutt’altro che normale! Autobus della SAVDA direzione Courmayeur scendiamo a Villeneuve con gli auguri dell’autista per il trekking. Due chiacchiere con il cassiere del negozietto dove acquistiamo i panini di giornata e quindi continuiamo l’avvicinamento con la navetta trek Gran Paradiso (grazie al tam tam di FB). Arrivo a Valgrisenche alle 11.30 e partenza per il rifugio Chalet de l’Epèe. Sistemazione, pranzo e passeggiata al Col Fenetre per ingannare il pomeriggio.
GPS:   Dislivello 1382m + 12,60 km

30 Agosto: Rifugio Chalet de l’Epèe – Rifugio Benevolo
Dal rifugio Chalet de l’Epèe scendiamo al bivio per il rifugio Bezzi. Un bellissimo sentiero a balcone che con svariati sali scendi e passando più vallette cala al rifugio.Volendo avremmo potuto rimanere alti e traversare per prati fino a rintracciare il sentiero per il Col Bassac Derè. Scesi al rifugio Bezzi risaliamo al Col Bassac Derè, poco prima del colle il sentiero è franato prestare attenzione. Dal Colle saliti per sentiero bollato alla Becca di Traversiere coinvolgendo un’altra escursionista milanese. Ritorno al colle e discesa al lago Goletta e quindi al rifugio Benevolo dove sulla soglia sentiamo il primo e unico tuono del trekking!
GPS:   Dislivello 1983m + 22,70 km

31 Agosto: Rifugio Benevolo – Rifugio Muzio
Dal rifugio Benevolo a muzzo risaliamo per ripidi prati alla ricerca del sentiero per il Col Nivoletta, ci sono innumerevoli tracce, qualche bollo, qualche ometto ma difficilmente si riesce a seguire il sentiero corretto. Puntare, appena lo si vede, ad un muretto in pietre, poi pian piano la traccia si fa più evidente. Raggiungiamo il Col Nivoletta, breve passaggio esposto per passare sul versante opposto e poi il Col Basei. Salita alla Punta Basei. Discesa ai Laghi Rosset e quindi veloce visita a Sandro al rifugio Chivasso. Per mulattiera prima e poi asfalto scendiamo a Chiapili Inferiore e al rifugio Muzio.
GPS:   Dislivello 1362m + 21,90 km
 
01 Settembre: Rifugio Muzio – Rifugio Fermata Alpi Graie
Dal rifugio Muzio saliamo al micro rifugio Jarvis, e quindi al Colle di Nel. Discesa al lago di Dres che si sta ormai intorbando e quindi ripidissima salita al Colle della Piccola dove facciamo una veloce deviazione alla cima omonima. Seguiamo dei radi ometti e nella parte finale, ometto sulla cresta, passiamo dall’altra parte per vincere più facilmente gli ultimi metri per la vetta. La discesa dal Colle della Piccola a Forno ci  impegna parecchio. Nella prima parte, per evitare la pietraia rimane a sx sotto le pareti rocciose. Traccia sempre ripidissima e sdrucciolevole. Si passano alcuni punti di pietraia e poi si prende a scendere per ripidi prati dove non c’è sentiero e si scorge solo saltuariamente qualche bollo. Attenzione perché ci sono parecchi salti di roccia. In caso di nebbia fitta, un GPS diventa quasi indispensabile. Giunti a Forno una gentile coppia  ci fa passare per il loro cortile telefonando al B&B per far aprire il cancello sul retro. Avendo saputo da dove arrivavamo e vedendo le facce molto stanche hanno evidentemente avuto pietà. In serata la gestrice del B&B ci mette in comunicazione con un suo amico esperto delle valli di Lanzo per darci info sui giorni a seguire poichè anche il sentiero per il Ghicet di Sea (giorno dopo) è stato chiuso per frana. Fortunatamente qualche settimana prima è stato ripulito il ripidissimo sentiero per il P.so dell'Ometto che ci permetterà di scendere in Val d’Ala e risalire al Pian della Mussa. Veniamo poi a scoprire che dal Colle della Piccola se fossimo rimasti alti sotto le rocce avremmo trovato un nuovo sentiero che ci avrebbe portato su una sterrata facendoci scendere più facilmente. Peccato che il sentiero non era indicato, non c’è sulle carte e nemmeno sul GPS. Avessimo saputo di come era conciato quello che abbiamo fatto avremmo sicuramente fatto meglio a traversare al rifugio Daviso e da lì scendere a Forno.
GPS:   Dislivello 1986m + 20,50 km
 
02 Settembre: Rifugio Fermata Alpi Graie – Rifugio Ciriè
Da Forno risaliamo prima per sterrata poi per sentiero il bel vallone dell’Alpe di Sea. Poco prima di raggiungerla svoltiamo a sx e prendiamo a salire ripidamente verso il P.so dell’Ometto. Passiamo il bivio per il Ghicet di Sea, cartello tolto, per cui invece di svoltare a dx proseguiamo a sx e senza mai un attimo di respiro giungiamo al P.so dell'Ometto. Più comodamente scendiamo al bivacco Molino e quindi al bivio per Balme. Il bivio ci manderebbe a sx ma noi continuiamo sul sentiero in discesa dove, pur essendo bollato non è indicato più nulla. Ci spostiamo a dx del vallone e passiamo i resti dell’alpe Le Piane. Scendiamo all’Alpe Pian Bosch. Attraversiamo un paio di volte, se non ricordo male, una sterrata e giungiamo all’asfalto nei pressi di Molera. Svoltiamo a dx e per asfalto scendiamo a Balme. Proseguiamo su una sterrata che ci fa superare i tornanti per il Pian della Mussa. Torniamo su asfalto e comodamente raggiungiamo il rifugio Ciriè, con ultimo strappo finale!
GPS:   Dislivello 2029m + 21,00 km
 
03 Settembre: Rifugio Ciriè – Rifugio Cibrario
Breve discesa e poi attraversamento della piana per iniziare la ripida salita per il rifugio Gastaldi. Fortunatamente solo la prima parte è ripida poi la salita si fa più dolce correndo su prati con diversi tornanti. Il rifugio si vede solo poco prima di arrivarci. Veloce salita alla panoramica Rocca Turo e dopo un caffè ripartiamo per il Collerin d’Arnas dove facciamo una deviazione per raggiungere la dorsale che ci porterà alla Punta Fortino. Lunga sosta. Discesa al Lago della Rossa dove si trova anche il bivacco e la cappella di San Camillo. Contorniamo il lago per salire al Colle Altare e quindi nuova discesa per il rifugio Cibrario.
GPS:   Dislivello 1815m + 15,00 km
 
04 Settembre: Rifugio Cibrario – Rifugio Vulpot Malciaussia
Dal rifugio Cibrario percorriamo la piana fino all’ampio canalone, traverso su neve. Ripida salita fino alla spianata e alla più comoda salita per il Colle Sulè. Lasciati gli zaini saliamo alla Testa Sulà. Rimaniamo dapprima nei pressi della dorsale fino ad individuare un breve canaletto un poco franoso. Risalitolo si svolta a sx e stando sulla dorsale si giunge facilmente all’ometto di vetta. Proseguiamo fino al colle ai piedi della Valletta che da qui non sembra facilmente salibile. Torniamo al colle Sulè e proseguiamo sul tour della Bessanese allungando il giro fino ai laghi e al colle Autaret. Tanto che ci siamo saliamo anche alla Cima Costan. Ripida salita su ghiaie che velocizzerà parecchio la discesa! Non ci resta ora che scendere e poi risalire al Col Spiol per un ultima lunga discesa al rifugio Vulpot sul lago Malciaussia.
GPS:   Dislivello 1611m + 18,40 km
 
05 Settembre: Rifugio Vulpot Malciaussia – Rifugio Il Truc
Dal rifugio Vulpot costeggiamo il lago fino al ponticello che ci permette di passare dall’altra parte. Con comoda salita giungiamo al Colle Croce di Ferro. Svoltiamo a sx e saliamo alla, chiamiamola cima Croce di Ferro. Dopo una veloce visita alla Capanna Ravetto saliamo ripidamente al Monte Palon. Ne seguiamo la cresta, incrociamo il sentiero per il Rifugio Cà d’Asti, lo ignoriamo e proseguiamo in cresta fino ad incrociare il sentiero per l’Alpe Arcella. Quindi per sterrata fino al bivio con il GTA che imbocchiamo per raggiungere il Rifugio Truc.
GPS:   Dislivello 1412m + 16,80 km
 
06 Settembre: Rifugio Il Truc – Rifugio Alpe Toesca
Dal Truc scendiamo a Mompantero e poi Susa. Risaliamo quindi sul versante opposto passando varie borgate tra cui Assiere e Mattie. Giungiamo al bivio per l’Alpe Toglie dove svoltiamo a sx per il rifugio Amprimo. Sosta, sta piovendo da un’oretta o poco più. Lunghe chiacchiere e quindi ripartenza quasi asciutta per il rifugio Toesca. Tutto il percorso è nel bosco. Nei pressi delle borgate tantissime more!
GPS:   Dislivello 1967m + 23,50 km
 
07 Settembre: Rifugio Alpe Toesca – Pitz Rei Usseaux
Dal rifugio Toesca saliamo alla Porta del Chiot e poi al Colle Mulinas da dove scendiamo alla Bergerie dell’Orsiera (bivacco). Riprendiamo quindi la salita per il Colle dell’Orsiera. Giunti al Colle dell’Orsiera troviamo il cartello che indica la salita alla cima Orsiera in 45 minuti. Lasciamo gli zaini e seguiamo prima un sentiero su prati poi su pietraia e infine ampio canale ghiaioso, tutto indicato con ometti anche se la traccia sulle ghiaie un poco si perde. Al colletto tra le due Orsiere scegliamo quella di sx che ci sembra più semplice. Un solo breve passaggio un poco esposto. Ometti. Fare però la salita solo con l’asciutto, pietre saponette! Leggendo poi delle relazioni sembra che sia proprio quella salita da noi quella un poco più impegnativa. Tornati al Colle Orsiera scendiamo a Puy dove abbiamo l’amara sorpresa di scoprire che per Usseaux ci aspettano 200 m D+ e passa visti i vari sali scendi. Forse, se al primo incrocio con la sterrata, avessimo tenuto quella, avremmo evitato la risalita. Il sentiero in ogni caso è molto bello. Un lungo balcone con vista sulla valle e il Forte di Fenestrelle.
GPS:   Dislivello 1988 m + 20,60 km
 
08 Settembre: Pitz Rei Usseaux – Foresteria di Massello
Da Usseaux scendiamo per asfalto fino Laux dove prima per sterrata poi per sentiero saliamo al Colle Albergian. Noi abbiamo tenuto il sentiero di dx, GTA, ma abbiamo visto che ce n'è un altro sul versante opposto e risale a delle casermette. Dal Colle saliamo alla bella Fea Nera, sosta nonostante il forte e gelido vento. Tornati al colle altra sosta e veniamo raggiunti dalla coppia di pensionati di Monaco che partiti il 15 maggio da Vienna devono arrivare il 15 settembre a Nizza. Lasciamo il colle per lunga discesa a Balsiglia da dove per asfalto giungiamo alla Foresteria di Massello (un hotel a tutti gli effetti!!!)
GPS:   Dislivello 1987m + 25,40 km
 
09 Settembre: Foresteria di Massello – Agriturismo Alpe Plane
Per asfalto ci portiamo a Salza di Pinerolo dove per sentiero che taglia la forestale saliamo al Colle delle Fontane. Dal colle seguiamo un sentierino dapprima ben bollato poi solo dei vecchi bolli blu ci porta al Monte Truscera e poi al Clot Mouton. La traccia in cresta è sempre evidente, si perde ogni tanto quando rimane a mezza costa. Forse meglio rimanere sempre in cresta. Unico passaggio un poco ostico, causa zaino pesante, lo troviamo dopo il Clot Mouton. Bellissima cresta. Giunti al Colle della Balma, scendiamo a tornanti alla Bergerie omonima ma fortunatamente il sentiero per il Colle di Rodoretto parte un centinaio di metri sopra la bergerie. Ciò ci evita l’incontro/scontro con i cani. Una comoda strada militare sale verso il colle. Purtroppo incrociamo, passando un 150 m sopra, un gregge di pecore, uno dei soliti cani da pastore, nonostante i richiami del pastore, mi raggiunge e dà una testa o tenta di mordere lo zaino, fortunatamente nessuna conseguenza. Giunti al colle facciamo un’altra pausa e quindi discesa all’Agriturismo Alpe Plane.
GPS:   Dislivello 2375m + 22,00 km
 
10 Settembre: Agriturismo Alpe Plane – Yak Avenir Aiguilles
Mattina uggiosa con previsioni di temporali che poi non arriveranno mai. Risaliamo la Val Lunga fino  all’indicazione per il Col Mayt. La salita non particolarmente faticosa avviene sotto una leggera pioggerella. Sosta per curiosare al bel bivacco Casalegno, chiave sulla porta. Giunti al colle entriamo in Francia ma, percorsi pochi metri sentiamo dei cani abbaiare nella sottostante bergerie. Abbandoniamo il sentiero diretto proprio verso la bergerie e, trattandosi di prati ci spostiamo tutto a sx e scendiamo a muzzo fino ad incrociare i paletti gialli del sentiero e con quello arrivare alla sterrata per Le Rue e quindi per asfalto fino ad Abries. Attraversiamo il paese fino al ponte, oltre il ponte parte una sterrata che, passando da un campeggio ci avrebbe portato fino ad Aiguilles. Putroppo dopo il campeggio troviamo dei lavori in corso e siamo costretti a percorrere un tratto di asfalto. Stanno ricostruendo, sul versante opposto, la strada di fondovalle. Quella originale è crollata sotto una frana. In aggiunta a ciò anche ad Aiguilles stanno facendo dei lavori e non avremo acqua fino a dopo cena!
GPS:   Dislivello 1073m + 22,40 km
 
11 Settembre: Yak Avenir Aiguilles - La Baita du Loup La Chalp
Lasciamo Aiguilles e ripercorriamo il sentiero fatto lo scorso anno in discesa. Saliamo al bivacco Cabane de Rasis e quindi al Pas du Chai. Ripercorriamo la cresta di dx prolungandola fino al punto panoramico con ometto de La Mourre Froid. Spettacolare la dorsale dopo la Gardiole de l’Alpe. Un sentiero con partenza dalla Gardiola de l’Alpe ci avrebbe portato più direttamente a Molines ma preferiamo farla più comoda e torniamo al Pas du Chai. Scendiamo quindi a Pierre Grosse e poi Molines dove facciamo sosta pranzo alla Bulangerie dello scorso anno. Scendiamo poi sulla strada per Saint Veran per raggiungere La Chalp.
GPS:   Dislivello 1741m + 23,40 km
 
12 Settembre: La Baita du Loup La Chalp – La Matefaim Ceillac
Da La Chalp per sterrata raggiungiamo Pont Le Raux dove troviamo l’indicazione per il Col des Estronques. Attenzione a non rimanere sul ripido sentiero a sx ma tenere a dx, non ci sono altre indicazioni. Il sentiero sale con comodo fino al colle dove facciamo una veloce deviazione alla Tete de Jaquette, resti militari. Scendiamo quindi dal colle fino al bivio per il Col Fromage che raggiungiamo con un lungo mezza costa e una breve discesa. Dal Colle saliamo nuovamente al Brunet (osservatorio) e quindi per cresta scendiamo al Col Bramousse, dove troviamo un nuovo e più comodo sentiero. Al bivio per Ceillac svoltiamo a dx, percorso leggermente più breve. Giungiamo quindi alla chiesa di Santa Cecilia, quella all’esterno di Ceillac e per prati a Ceillac.
 GPS:   Dislivello 1323m + 19,70 km
 
13 Settembre: La Matefaim Ceillac – La Cure Maljasset
Lasciata Ceillac prendiamo il sentiero Balcone e poi il sentiero del Bois de Jalavez. Evitiamo così sia le sterrate sia l’asfalto. Anche perché una volta giunti sulla strada andiamo ad intercettare il sentiero sul versante opposto raggiungendo così il posteggio di fondo valle. Superiamo un salto roccioso salendo con ripidi tornanti poi più comodamente giungiamo al Col Tronchet. Lasciati gli zaini saliamo alla Rocher de l’Eissassa, dapprima si rimane, ometti, sulla sx, quando si raggiungono le ripide ghiaie meglio spostarsi verso dx, salendo si intercetta poi una più comoda traccia che porta in cima.  Meglio seguire la traccia GPS  di discesa. Tornati al colle scendiamo comodamente alla Cabane de Tronchet, casetta in pietra. Un lungo traverso ci porterà poi molto viciono a Maljaset. Ultimi metri su sterrata e asfalto.
GPS:   Dislivello 1503m + 16,40 km
 
14 Settembre: La Cure Maljasset – Rifugio Campo Base
Lasciamo il GTA e risaliamo il vallone per il Col Maurin. Passiamo sotto alla Bergerie inferiore de Mary e poco dopo giungiamo a quella superiore dove decidiamo di proseguire per il Col Marinet. Svoltiamo a dx raggiungiamo prima un laghetto e successivamente il piccolo bivacco del Marinet, ora in ristrutturazione. Lago del Marinet e quindi colle omonimo. Saliamo a quella che sulla carta è indicata come Tete du Vallonet. Proseguendo dall’ometto scendiamo al Col Maurin o della Mary quindi Col Traverse o Col de Roux. Breve risalita su traccia erbosa dopodiché continuiamo facendo un lungo traverso su traccia su pietraia, ometti, non particolarmente scomoda. Al termine della pietraia un ripido strappo ci porta al colle Cialancion. Su buona traccia saliamo all’omonima cima sulla destra e tornati al colle saliamo anche a quella di sx, la Ciabrera, con facili passaggi di I°. Ometti. Dal colle sembra ci sia una traccia che scende direttamente sul versante italiano passando sotto il Monte Ciabrera. Proviamo a scendere i due tornanti e di seguito risalire. La traccia si fa però sempre più esile ed esposta, non sapendo se effettivamente si riesca a giungere al Colle Ciabrera, torniamo sui nostri passi. Scendiamo sul versante francese prendendo una traccia che volge più a dx, ometti e andando a prendere il percorso di salita dal versante francese. Breve tratto su pietraia e quindi breve risalita al Colle di Ciabrera. Dalla Ciabrera, per scendere a Campo Base, ci era parso di vedere un sentiero in una sorta di vallecola più o meno in centro al vallone. Il GPS però ci conduce sul versante sx del vallone facendoci poi risalire e andando ad incrociare la salita alla Maniglia. Il quartetto che era con noi, pensiamo abbia scelto l’altro percorso, li vediamo scendere da un ripido sentiero, traversare la piana e poi congiungersi anche loro a quello che stiamo facendo noi, sicuramente però con meno risalita. In ogni caso percorso molto bello. Scendiamo quindi nel vallone di Bellino ma rimaniamo troppo a dx. Seguiamo svariate tracce fino a raggiungere la sterrata e quindi il sentiero per Campo Base.
GPS:   Dislivello 1684m + 24,80 km
 
15 Settembre: Rifugio Campo Base – Posto Tappa La Carlina
Scendiamo a Chiappera e imbocchiamo il sentiero per il Colletto, sentiero Cavallero. Il sentiero evidentemente poco frequentato in questa parte, sale ripido prima nel bosco poi nella pietraia fino ad incrociare una sterrata, svoltiamo a sx e poco dopo riprendiamo una traccia a dx poi buon sentiero per il lago Visaisa e il bivacco Bonelli. Superiamo dall’alto il lago e troviamo un cartello che indica il bivacco Bonelli diritto mentre il Cavallero svolta a sx. Risaliamo il Vallonetto prima tra radi larici e poi su pendii aperti fino a quota 2350 mt dove imbocchiamo la traccia di sinistra fino ad arrivare al passo Baracconi (q.2418 mt). Dal passo verso sinistra in breve arriviamo sul Monte Arpet. Tornati al Passo seguiamo un sentiero/traccia sulla dx, nella prima parte piuttosto esposto e sdrucciolevole, con zaini umani nessun problema. Poi il sentiero comincia a scendere a tornanti. Purtroppo manchiamo il lungo traverso che passando sulla pietraia ci avrebbe permesso una discesa migliore e una perdita di dislivello inferiore. Scendiamo invece a muzzo su ripidi prati nel bosco fino a congiungerci con il Percorso Occitano. Saliamo quindi al Colle Ciarbonet. Da qui potremmo scendere per comoda sterrata a Chialvetta ma svoltiamo a sx e saliamo al Monte Estelletta e dopo breve discesa al Monte Midia Soprano da dove si vede tutta la Val Maira, Ussolo compreso! Tornati sotto il Monte Estelletta seguiamo, ahinoi, una traccia scaricata da internet che avrebbe dovuto portarci a Chialvetta. Sulla cartina è indicata una discesa scialpinistica. Di fatto una volta lasciata la dorsale prende a scendere molto ripidamente su erba nel rado bosco. Scendiamo lentamente e faticosamente fino a quando cominciamo a trovare delle tracce di passaggio delle mucche. Le seguiamo in modo alternativo perché non sono sempre continue. Passiamo dai ruderi di un alpeggio e continuiamo faticosamente la discesa fino a raggiungere l’asfalto. DISCESA ALTAMENTE SCONSIGLIATA. Seguiamo l’asfalto fino a incrociare una sterrata sulla dx che in leggera discesa raggiunge il torrente dove parte il sentiero LO SCORCIO che ci porta a Chialvetta, Gheit e Frere. Qui imbocchiamo la cicliabile di fondovalle fino a raggiungere i tornanti per Ussolo. Attraversiamo il torrente, località Maddalena, e imbocchiamo la vecchia mulattiera che sale abbastanza comodamente ad Ussolo.
GPS:   Dislivello 1750m + 24,60 km
 
16 Settembre: Posto Tappa La Carlina – Garbagnate Milanese
Poco prima del cimitero di Ussolo parte il sentiero per Prazzo, 25 minuti. Giunti alla strada svoltare a sx, subito dopo a dx e quindi a sx. Fermata autobus. Autobus per Dronero cambio per Cuneo. Treno per Torino dove cambiamo per Milano, fin qui tutto ok. Come temevo i ritardi saranno quelli di Trenord Milano-Garbagnate, tanto per non perdere l’abitudine!
GPS:   Dislivello 33m + 1,50 km
 
Vacanze finite, magnifiche. Unica nota dolente i cani da pastore…fare sempre molta attenzione. In Francia, come già successo negli anni passati, non abbiamo avuto problemi. All’inizio del sentiero ci sono cartelli in cui avvisano della presenza delle pecore e i cani non ci hanno mai avvicinato, limitandosi a qualche abbaio. Da noi purtroppo la cosa è diversa, vedi salita al colle di Rodoretto.

P.S.. Per un qualche misterioso motivo la traccia del 5 giorno non riesco a caricarla!

Tourengänger: cristina, Marco27
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (24)


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froloccone hat gesagt:
Gesendet am 30. September 2019 um 14:48
Wow!!

cristina hat gesagt: RE:
Gesendet am 30. September 2019 um 20:11
Bellissimo.... ci siamo divertiti un sacco :-)))

Gelöschter Kommentar

cristina hat gesagt: RE:
Gesendet am 30. September 2019 um 20:12
Un lungo lavoro di ricerca di Marco, ormai sono quasi 20 anni che le nostre ferie sono trekking e con il tempo ci siamo specializzati :-)

danicomo hat gesagt:
Gesendet am 30. September 2019 um 17:49
Mi pareva che foste latitanti da un po'....

cristina hat gesagt: RE:
Gesendet am 30. September 2019 um 20:13
Sistemare 1500 foto non è stato facile :-)

ralphmalph hat gesagt:
Gesendet am 30. September 2019 um 20:05
....cose che noi umani neanche immaginiamo di potere fare....questo è il "numero" dell'estate 2019!!!! IMMENSI!!!!!!
ciaooo!
Graziano

cristina hat gesagt: RE:
Gesendet am 30. September 2019 um 20:15
Beh ti confesso che è la prima volta che facciamo 18 gg di trekking e un poco timorosi lo eravamo. Alla fine è stato veramente bellissimo e ci siamo divertiti tantissimo.

Ciao ciao

Daniele66 hat gesagt:
Gesendet am 30. September 2019 um 20:58
Sembra eterno solo leggendo i waypoint chissa' a farlo.........Complimenti....Daniele66

cristina hat gesagt: RE:
Gesendet am 1. Oktober 2019 um 12:36
Lungo si ma il tempo è volato....

andrea62 hat gesagt:
Gesendet am 30. September 2019 um 22:04
Ma come, nella prima metà dislivelli giornalieri da 1800-2300 e nella seconda metà "solo" da 1500-1700 invece di incrementare? :D :D
Complimenti!

cristina hat gesagt: RE:
Gesendet am 1. Oktober 2019 um 12:36
Sfotti? :-D

andrea62 hat gesagt: RE:
Gesendet am 1. Oktober 2019 um 14:18
Nooo, sono serissimo anzi mi sono dimenticato di aggiungere"e' una cosa indegna!" :D Scherzi a parte quando ho visto i dislivelli delle prime tappe nonostante vi conosca da anni siete riusciti ancora a stupirmi!

cristina hat gesagt: RE:
Gesendet am 1. Oktober 2019 um 14:23
In alcune tappe ci sono stati degli errori di lettura cartina, non è facile inventarsi questi giri, qualcosa può scappare, meno male che c'è l'allenamento! :-)

Poncione hat gesagt:
Gesendet am 1. Oktober 2019 um 07:26
Direi stupendo... me ne avevate accennato... ma la realtà supera nettamente le parole. ;)
Chapeau ragazzi.

cristina hat gesagt: RE:
Gesendet am 1. Oktober 2019 um 12:36
Bellissimo veramente! Grazie

GIBI hat gesagt:
Gesendet am 1. Oktober 2019 um 09:03
Che notevole e spettacolare vacanza da " sana " invidia, una poderosa cavalcata da gustarsi con tutta calma la prima sera che sono a casa tranquillo ... ma per adesso complimenti vivissimi !

ciao Giorgio

cristina hat gesagt: RE:
Gesendet am 1. Oktober 2019 um 12:39
Attraversare le valli in questo modo, vedere cambiare i paesaggi ogni giorno è stato molto bello...

I ghiacciai della Val d'Aosta, l'umidità della Val Grande, le Valli di Lanzo viste per la prima volta e il Monviso che cambiava prospettiva...e le baguette francesi? Ma che ci mettono????

GIBI hat gesagt: RE:
Gesendet am 2. Oktober 2019 um 08:49
una volta durante le prove del G.P. di Montecarlo ho mangiato una baguette al " Pan bagnat " ... dopo anni penso di non averla ancora digerita !

cristina hat gesagt: RE:
Gesendet am 2. Oktober 2019 um 09:15
La prima cosa che abbiamo fatto entrando in Francia è stato fiondarci in un supermercato per comprare le baguette :-)))

Menek hat gesagt:
Gesendet am 1. Oktober 2019 um 14:22
che dire...this is the trekking. Ciao Gnari

cristina hat gesagt: RE:
Gesendet am 1. Oktober 2019 um 14:23
Le vacanze migliori!

Bertrand hat gesagt:
Gesendet am 18. Oktober 2019 um 13:17
Vous faites rêver, merci !

cristina hat gesagt: RE:
Gesendet am 18. Oktober 2019 um 13:45
Merci beaucoup tres gentil


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