Becca de Lovégno (2821 m)
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Quest’anno mi sono proposto due cose, nelle mie vacanze vallesane: fare anche vette “escursionistiche” ed andare ad “esplorare” zone più lontane rispetto alla Val d’Hérens. Oggi il tempo è un po’ incerto, quindi decido di fare una vetta più facile, su una cresta (Mont Noble – Becs de Bosson) in cui ho fatto solo due o tre cime.
Parto con tranquillità dal villaggio di Trogne, di cui ignoravo l’esistenza! Tanti cancelletti da passare e richiudere, un sentiero abbastanza diretto che sale verso Lovégno. L’ultimo tratto è una parte del sentier didactique Maurice Zermatten, di cui ignoravo l’esistenza: lungo il percorso, una serie di pannelli con frasi mistico-filosofiche sulla bellezza della Natura e così via. Dopo aver scambiato due chiacchiere a distanza con due signore che scendevano a valle dal loro chalet e superato l’alpeggio di Lovégno, mi trovo nell’ampio vallone che conduce all’omonimo passo. Il sentiero è sempre perfetto, non ci sono abituato! Di solito mi muovo al di fuori di tutto quel che è già segnato ed indicato, ma ogni tanto ci sta! E la visione della Maya da così vicino è davvero impressionante… vale assolutamente la pena passare di qui. Giunto al passo, mi si apre la vista sulla Val de Réchy, che colpevolmente conosco solo dall’alto (deve essere un interessante ecosistema paludoso). Il tempo incomincia a peggiorare, ma la mia cima è veramente a due passi. Quella successiva (Pointe de Masserey) non è tanto più lontana, ma più che altro mi sembra con qualche passaggio difficile, indi mi faccio la mia Becca de Lovégno e mi accontento assolutamente di questa! Vengono giù due gocce di pioggia, ma davvero non più di due. Giusto per rendere un po’ più “variata” la giornata, per la discesa la prendo un bel po’ più lunga, passando quasi sotto al Mont Noble. E già che ci sono, faccio una cima anonima (Les Réchasses) piazzata così in mezzo al versante e con un bel panorama sulla bassa val d’Hérens ed uno scorcio sulla piana del Rodano. Oggi fa più caldo del solito, gli ultimi chilometri sono un po’ sofferti, ma la cima valeva la pena!

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