Rifugio Alp di Fora (1844 m) – Bike & Hike
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Gita Bike & Hike sul versante orografico sinistro della Valle Calanca, nel comune di Calanca, costituito nel 2015 grazie alla fusione di Arvigo, Braggio, Cauco e Selma.
Malgrado la giornata di piena estate sia serena e calda (isoterma di 0°C alle nove a 4000 m) su questo versante il sole sorge tardi. Suggerisco quindi agli amanti del sole di non partire troppo presto per un’escursione in questa zona.
Inizio dell’escursione: ore 7.00
Fine dell’escursione: ore 10.45
Pressione atmosferica, ore 9.00: 1014 hPa
Temperatura alla partenza: 12°C
Isoterma di 0°C, ore 9.00: 4000 m
Temperatura al Rifugio Alp di Fora alle 8.40: 12°C
Temperatura al rientro: 22,5°C
Velocità media del vento: 10 km/h
Sorgere del sole: 6.12
Sveglia alle 4:50, partenza da casa alle 5:40, arrivo a Cauco alle 6:40, dopo 74 km d’auto; partenza con la bici alle 7:00.
Parcheggiata l’auto subito dopo il ponte sulla Calancasca, all’inizio del villaggio di Cauco, mi avvio un po’ infreddolito, tra le viuzze, in direzione della chiesa.
Ahimè, è ancora tutto all’ombra: scatterò le foto al rientro. Imbocco quindi la strada che sale ai monti, più deserta che mai. Dopo un quarto d’ora di salita arrivo al pianoro caratterizzato da una bellissima chiesetta bianca: è la Cappella di Sant’Antonio da Padova di Lasciallo, a circa 1125 m di quota, eretta nel 1620. Poche decine di metri più in alto, sul ripido pendio rivolto ad ovest, si vedono dei campi terrazzati, ottenuti con la costruzione di muri a secco. Come spiegano i pannelli didattici, durante il giorno la parete rocciosa e i muri assorbono il calore e dopo il tramonto continuano ad emanarlo rallentando il raffreddamento. La cerealicoltura sui terrazzi in Calanca fu importante fino alla metà del XIX secolo. La Comunità di lavoro Val Calanca si impegna per restaurare l’antico paesaggio a terrazzi, nonché a ripristinare alcuni sentieri.
Lungo la strada ci sono diverse baite riattate e al loro fianco delle auto con targhe provenienti dalla Svizzera interna. A Bersach (1332 m) vedo pure un segnavia con l’indicazione della quota. Desumo che questo monte sia più importante di altri oppure è perché si trova su un crocevia.
Dopo l’attraversamento della Val d’Auriglia proseguo ancora verso sud, ignorando la deviazione per Braggio, fino al bacino antincendio di Motta della Vacca (1530 m). A circa 1590 m di quota inizia il sentiero per il rifugio. Lascio la bici e continuo a piedi nella fitta abetaia. Mi bastano 25 minuti per raggiungere la meta principale della gita: il Rifugio Alp di Fora (1844 m). Dall’ultima visita sono passati sette anni e mezzo. Nel 2012 ci arrivai con le racchette da neve, in compagnia di un gruppo di una decina di escursionisti, all’indomani di una bella nevicata.
La chiave della capanna è nella toppa della porta, assicurata con un filo di scoubidou. Non c’è nessuno. Nel refettorio/cucina la stufa e il camino sono freddi. Il libro di capanna è sul grande tavolo. Nessuno ha pernottato nel rifugio da alcuni giorni; strano, perché si trova sul “Sentiero Alpino Calanca”, un percorso di 44,6 km che collega San Bernardino a Santa Maria in Calanca.
Tornato alla strada forestale, riprendo la bici e decido di visitare Braggio, il villaggio più alto e soleggiato della valle Calanca, posto su un terrazzo prativo, ereditato dall’epoca dell’ultima glaciazione.
C’è un sole splendente e una tranquillità insolita: i 60 abitanti del villaggio e i visitatori, dal 26 giugno al 9 agosto 2019, non possono fruire della teleferica. L’interruzione del servizio da e per Arvigo si è resa necessaria per procedere alla sostituzione del sistema di trazione e ad altri interventi di manutenzione all’impianto a fune rinnovato nel 2004.
Venne costruito, contemporaneamente a quello di Landarenca, nel 1961 dal governo cantonale di Coira, al posto di una strada cantonale di collegamento. Nel frattempo il comune di Calanca ha organizzato un servizio di trasporto in pulmino tra Arvigo e Braggio, dove vige un divieto generale di circolazione per veicoli a motore. Da lunedì a venerdì ci sono due collegamenti per la salita e altrettanti per la discesa.
L’ostello/ristorante è chiuso. Per fortuna il negozietto è aperto ed offre la possibilità di bere qualche cosa.
Dopo il ristoro mi aspetta ancora una salita di 200 m di dislivello, prima di potermi rilassare nella facile e tranquilla discesa fino a Cauco.

Cauco: affreschi di Johann Jakob Riegg
Pedalata alla riscoperta di Braggio e del Rifugio Alp de Fora senza la neve. Per l’ennesima volta mi chiedo se il paesaggio montano sia più suggestivo in pieno inverno o in piena estate. Non è facile dare una risposta a questo interrogativo…
Tempo totale: 3 h 45 min
Tempo di salita: 1 h 40 min
Tempi parziali
Cauco (982 m) – Lasciallo (1125 m): 15 min (Bike)
Lasciallo (1125 m) – Val Meira, inizio sentiero (1590 m): 55 min (Bike)
Val Meira, inizio sentiero (1590 m) – Rifugio Alp de Fora (1844 m): 25 min (Hike)
Rifugio Alp de Fora (1844 m) – Strada forestale (1590 m): 20 min (Hike)
Braggio (1293) – Cauco (982 m): 45 min (Bike)
Dislivello in salita: 1047 m
Quota massima: 1844 m
Quota minima: 982 m
Sviluppo complessivo: 22,45 km
Difficoltà: F / T2
Consumo batteria: 50%
Copertura della rete cellulare: Swisscom buona
Coordinate Rifugio Alp de Fora: 731'000 / 128'700
Libro di capanna: sì.
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